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Grazie al c..zo, la sindone è autentica!

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2014 03:37
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19/08/2014 19:38
 
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Caro Rinato;non ti è passato per la mente che noi siamo dall'altra parte del clinale del monte!!!

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24/08/2014 23:45
 
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Re: Re: Re: Re:
Rinato81, 19/08/2014 18:59:


Quando nell'XI secolo la chiesa cattolica ha creato la scienza, dando vita nei propri luoghi sacri al sistema universitario, il quale è la scienza nello stato più puro e fonte e culmine di ogni tipo di scienze che, proprio per questo motivo, ottengono dignità scientifica nella misura in cui ad esso si conformano, si era posta l'obiettivo di approfondire la realtà. Tale approfondimento deve essere fatto innanzitutto dal punto di vista della verità ottenuta, nella facoltà di teologia, che infatti è la più antica. In secondo luogo dal punto di vista della verità ricercata, nelle facoltà di filosofia, giurisprudenza, medicina e matematica, le quali sono nate per affiancare i sacri contenuti trattati nella focltà di teologia a profani contenuti, estendendo la ricerca scientifica al di là della teologia, per non limitarsi allo studio della religione in modo da dare vita ad uno studio più ampio della realtà. Successivamente sono sorte altre facoltà universitarie e i corsi di studi, al loro interno, si sono moltiplicati fino ad approfondire la realtà dai più svariati punti di vista, come succede oggi.
Il problema è che non tutte le ciambelle escono con il buco. Di più, le cimbelle che escono il buco in realtà sono poche nel nostro mondo che va allo sbando, dove vediamo più bestialità che divinità, infatti la massa è più simile alle bestie che a Dio, tendendo solitamente a perdere la propria imago Dei. Per questo motivo buona parte della scienza si è ribellata alla religione, sua creatrice. Esiste un meccanismo psicologico che spiega tale ribellione: il complesso di inferiorità. Quando una persona trova la verità è normale che venga vessata dalla massa ancora in ricerca. Secondo un proverbio, quando il sedere rode, la bocca sparla. Ecco perchè sembra che religione e scienza siano in contrasto. La prima ha ottenuto la verità, la seconda la cerca. Da ciò parte la vessazione della seconda nei confronti della prima. Ma non sempre è così. La verità è per pochi. Quindi ci sono sempre stati dei pochi che hanno compreso il legame tra rivelazione divina (religione) e ragione umana (scienza). Infatti questi pochi, dopo avere raggiunto la verità, consistente nel contatto con Dio, hanno deciso di approfondire la verità, dando vita alla scienza, consistente nell'approdondire le cose che riguardano Dio, le quali consistono in ogni tipo di scienza, anche in quelle che sembrano estremamente profane, poichè tutto ciò che ci circonda, dunque anche il suo studio, tende a Dio.
La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità. E' Dio ad avere posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere lui perchè, conoscendolo ed amandolo possa giungere anche alla piena verità su se stesso (cfr. Es 33,18). Possa, la sede della sapienza, essere il porto sicuro per quanti fanno della loro vita la ricerca della saggezza. Il cammino verso la sapienza, ultimo e autentico fine di ogni sapere, possa essere liberato da ogni ostacolo per l'intercessione di colei che, generando la verità e conservandola nel suo cuore, l'ha partecipata all'umanità intera per sempre.
Una storia narra del cammino dello scienziato. Secondo questa storia, lo scienziato è una persona che vive vicino ad una montagna. Egli crede che la valle, in cui vive, sia il luogo della superstizione, identificandola con la religione, e crede che la montagna sia il luogo della ragione, identificandola con la scienza; crede anche che sulla cima della montagna si trovi la verità. Così si mette alle spalle la vallata e incomincia a scalare la montagna. Ogni passo verso la vetta della montagna consiste in una scoperta scientifica. Così lo scienziato, desideroso di trovare la verità, identificandola con la cima della montagna, si dà a questa scalata. Scoperta dopo scoperta, si avvicna sempre di più verso la vetta della montagna. Quando arriva sulla vetta della montagna rimane incredulo, poichè là sopra vede dei teologi discutere tra loro delle cose che riguardano Dio. Così lo scienziato si rende conto che nel suo cammino ha fatto un errore: considerare contrastanti la scienza e la religione.




Repliche a parte, sono incuriosito. E' un pensiero che hai scritto tu, o lo hai preso da qualche parte?
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Re: Re: Re: Re: Re:
Rainboy, 24.08.2014 23:45:




Repliche a parte, sono incuriosito. E' un pensiero che hai scritto tu, o lo hai preso da qualche parte?



Chiunque l'abbia partorito...

 



Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

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11/09/2014 13:35
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Rainboy, 24/08/2014 23:45:




Repliche a parte, sono incuriosito. E' un pensiero che hai scritto tu, o lo hai preso da qualche parte?

Qualcosa è mio e qualcosa è di un'altra persona.



http://freeforumzone.leonardo.it/f/193459/Religione/forum.aspx
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11/09/2014 14:09
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Rinato81, 11/09/2014 13:35:

Qualcosa è mio e qualcosa è di un'altra persona.


Capisco.

Dunque, da quello che hai scritto (sia con le tue parole che attraverso quelle di quest'altra persona), si evince che tu ritieni inutile cercare una qualsiasi verità in questo universo, visto che sappiamo già tutto quello che ci serve sapere attraverso la teologia.
[Modificato da Rainboy 12/09/2014 02:16]
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11/09/2014 16:48
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Rainboy, 11/09/2014 14:09:


Capisco.

Dunque, da quello che hai scritto, si evince che tu ritieni inutile cercare una qualsiasi verità in questo universo, visto che sappiamo già tutto quello che ci serve sapere attraverso la teologia.



Caro Rain,uno dei primi ad aver capito tutto fu proprio  S.Agostino per la CCR un Padre della Chiesa e per me una povera testa di cazzo che cercava di argomentare l'inesistente per mezzo dell'insostenibile.      

Un caro saluto,  




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12/09/2014 03:30
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

=omegabible=, 11/09/2014 16:48:



Caro Rain,uno dei primi ad aver capito tutto fu proprio  S.Agostino per la CCR un Padre della Chiesa e per me una povera testa di cazzo che cercava di argomentare l'inesistente per mezzo dell'insostenibile.      

Un caro saluto,  




In questo periodo mi sto guardando su youtube una serie di registrazioni di dibattiti, conferenze, riflessioni e programmi televisi condotti da intellettuali atei e/o laici di spicco del panorama mondiale (Richard Dawkins, Neil DeGrasse Tyson, Lawrence Krauss, Bill Maher, Cristopher Hitchens e altri). Aldilà dell'immersione nella cultura e nella politica anglosassone, americana e "d'oltreoceano", che trovo sempre molto interessante, devo dire che sento dentro di me una sorta di profondo orgoglio di fronte a queste persone, misto anche a un certo stupore. Le cose che dicono sono ANNI LUCE al di là degli pseudo-dibattiti che i nostri "intellettuali" fanno su temi di etica, bioetica, spiritualità, e sul ruolo, il valore (e il disvalore) delle religioni nel mondo del XXI secolo.
Non mi lasciano di sasso le tesi che loro sostengono, sia chiaro. Tutt'altro, sono abbastanza semplici e canoniche. E' semmai il fatto che le dicano, che gliele lascino dire, che li invitino nelle trasmissioni per dirle, che parlino con loro, che il pubblico li ascolti con attenzione quando parlano, a stupirmi.
E' questo che manca completamente, in questo paese.
Loro non hanno paura, e nemmeno dovrebbero averne, perché il mondo occidentale rispetta loro come e più di quanto rispetti le figure di autorità religiosa. Rispetta la ragione, rispetta l'intelletto, rispetta la conoscenza; tutte le cose che in questo paese potrebbero esistere come in qualsiasi altro, ma vengono sistematicamente disprezzate e talvolta, apertamente temute.

Ora voglio fare un esperimento mentale, Omega; con te, Kelly, Max, e chiunque altri voglia leggere le prossime righe.
Rievocate tutti i dibattiti televisivi su tematiche religiose a cui avete mai potuto assistere, in diretta televisiva oppure dal vivo, nel nostro amato paese. Non saranno molti, immagino, ma fate mente locale.
E adesso provate a immaginarvi questa scena, come se ce l'aveste davanti agli occhi:

...un intellettuale dichiaratamente ateo, scienziato di fama e autore di alcuni fra i migliori libri di divulgazione scientifica degli ultimi 100 anni, che si siede a un dibattito contro un cardinale della Chiesa Cattolica (peraltro uno che è stato per molti anni in servizio in Italia). Provate a immaginarvi sessanta minuti di dibattito televisivo in diretta, con le canoniche platee divise dietro ciascuno dei due. Immaginatevi il cardinale aprire il dibattito con affermazioni che da noi, in Italia, sono dei classici sempreverdi di demenzialità incontrati praticamente dappertutto, ad esempio l'asserzione che Hitler e Stalin erano due atei le cui dittature erano esempi di applicazioni delle teorie di Darwin alla politica. Ora provate a immaginarvi l'intellettuale ateo strabuzzare gli occhi (come se non credesse a quello che sta sentendo), e dopo una breve pausa esclamasse "Ok, that's completely ridiculous!" ed essere sommerso dagli applausi del pubblico prima ancora di poter spiegare le fallacie di quella tesi.
Mentre la conversazione continua, immaginatevi, questa è la parte più facile, il cardinale mentre commette una collezione di errori madornali nelle proprie argomentazioni contro le teorie scientifiche che critica, ad esempio immaginatelo sostenere che l'Homo sapiens discende dall'Homo neanderthalensis, immaginatelo mentre non riesce a comprendere come sia possibile che le specie estinte siano nostre cugine e non nostre antenate, e figuratevelo mentre casca in tutti i luoghi comuni della propaganda creazionista (l'evoluzione come fenomeno del tutto casuale etc.). Immaginatelo anche mentire spudoratamente (sostenendo ad esempio che Darwin fosse rimasto credente fino alla morte), e immaginatevi come può essere stato ripreso per la propria ignoranza dal suo interlocutore...
Immaginatevi poi il cardinale "attaccare" con tutti i classici argomenti emotivi della teologia: la scienza spiega il "come" ma non può spiegare il "perché" (l'intellettuale replica banalmente che neanche la religione può farlo in assenza di prove, e che oltretutto spesso il "perché" in senso filosofico è una domanda priva di senso...).
Immaginatevi il cardinale spostare il dibattito sulla fisica, provare di nuovo a sostenere che un dio è necessario perché la scienza non comprende la genesi del Big Bang, ed essere bastonato di nuovo, quando l'intellettuale gli fa notare la superbia che la sua dottrina dimostra nel pensare di avere una soluzione a problemi che neanche *comprende*, come quelli della fisica, peraltro pretendendo di proporre senza prove a proprio sostegno l'oggetto più complesso di tutti (un dio); una spiegazione che aprirebbe domande ancora più enormi, in totale contrasto non soltanto con il rasoio di Ockham, ma con il semplice buon senso. Nelle parole dell'intellettuale, "la scienza un giorno risolverà anche questo problema, io credo. Ma se anche non ci riuscisse, nulla ci autorizza a smettere di cercare una soluzione e dire che l'avrà fatto Dio. Questo sarebbe semplicemente un atto di pigrizia". Immaginate una conversazione sempre più surreale, che si conclude quando il moderatore del dibattito, che aveva spesso tirato un po' fuori dai guai il cardinale tagliando corte le domande su cui era in difficoltà, alla fine lo incastra sull'ultima domanda e gli tira fuori una spettacolare semi-confessione sul fatto che per la Chiesa Cattolica gli omosessuali siano assimilabili a degli esseri umani difettati (letteralmente "flawed human beings").
Immaginatevi, inoltre, che al termine della trasmissione appaiano i risultati in diretta del televoto: alla domanda "le fedi religiose rendono il mondo un posto migliore?", una risposta del 24% SI contro 76% NO.

Sembra fantascienza, non è vero?

E' successo l'anno scorso, in Australia, a Q&A, nella puntata Richard Dawkins vs. cardinal George Pell. C'è su youtube, se cercate i nomi la trovate senza difficoltà (in inglese).

Questo è l'abisso che ci separa dal mondo, ragazzi.
[Modificato da Rainboy 12/09/2014 13:43]
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12/09/2014 06:39
 
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Anche io avrei votato NO!!!


[SM=g1666967]





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12/09/2014 13:23
 
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Immaginare tutto questo in Italia... è impossibile!
Un dibattito del genere andrebbe a finire con l'intellettuale ateo bandito da tutte le televisioni/radio/giornali locali, nazionali e mondiali, mentre pubblico, conduttore e cardinale si fanno ripetutamente il segno della croce e benedizioni varie per non finire posseduti da qualche entità demoniaca. [SM=g2407713]


Titti. [SM=x789073]



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12/09/2014 13:28
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Rainboy, 11/09/2014 14:09:


Capisco.

Dunque, da quello che hai scritto (sia con le tue parole che attraverso quelle di quest'altra persona), si evince che tu ritieni inutile cercare una qualsiasi verità in questo universo, visto che sappiamo già tutto quello che ci serve sapere attraverso la teologia.


La religione è la verità ottenuta, la scienza è la verità ricercata. Però la pratica religiosa non annulla la ricerca scientifica, perchè la prima ci insegna come accostarci al Creatore, mentre la seconda ci insegna come accostarci alla creazione. Si tratta di due sfere della realtà diverse ma compatibili tra loro. La religione è superiore alla scienza perchè ci permettere di arrivare subito al fine a cui tendiamo, però anche la scienza ha l'utilità di approfondire la realtà permettendoci di fare scoperte che ci rendono la vita più agevole, come ad esempio internet che ci permette di parlare di queste cose.
Non posso fare mia la cotrapposizione tra religione e scienza che sembra emergere dalle tue parole. Si tratta semplicemente di campi diversi ma compatibili. Infatti la religione permette alla scienza di innalzarsi ulteriormente verso il suo fine. Ad esempio, in questa discussione ho parlato degll'errore commesso dagli scienziati che hanno datato la sindone. Se essi fossero stati delle persone aperte alla religione, anzichè ostili nei suoi confronti, non avrebbero commesso l'atto disonesto di falsare la datazione della sindone prendendo un pezzo di sindone bruciato, irritati di avere a che fare con persone che hanno già trovato quello che cercavano. D'altra parte, la scienza permette alla religione un utile approndimento. Ad esempio, possiamo guardare alla presenza degli studi religiosi nel mondo universitario come ad un sussidio che la scienza offre ai religiosi rendendoli in grado di conoscere la loro religione da un punto di vista culturale.
[Modificato da Rinato81 12/09/2014 13:32]



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