Frances, hai voluto sfogarti? Se hai da aggiungere ancora alle mie carenze puoi accomodarti...se ciò ti gratifica, ok, son felice per te!
Farai la felicità anche di Maurif.
Lo ha fatto di già Nicolotti, perciò che problema c'è, un commento in più uno in meno non cambia nulla.
Sta di fatto che nemmeno questa volta hai colto nel segno ... non certo per mancanza mia, salvo prova contraria, ma amen e così sia...non voglio aggiungere legna al fuoco. Non amo gli scontri.
Tengo a precisare che, quant'anche abbia usato "archetipo per originario o testo critico per primitivo" e tutto quello che vuoi, non ho affatto confuso i concetti che intendevo esprimere e, una persona colta qual tu sei, avrebbe dovuto prestare attenzione ai concetti, più che alla parola usata dagli addetti ai lavori.
Fra due che parlano lingue diverse, pensi che lo sforzo per decifrare sia solo da una parte?
Frances, caspiterina, non abbiamo girato attorno a chissà quale pianeta di chissà quale sole di chissà quale galassia.
Se vuoi rendere la trattazione di difficile comprensione puoi anche farlo, ma non puoi dirmi che io non mi sia fatto intendere.
Filologia?
Ma quando mai ho voluto dissertare con te di filologia!
So che nella materia viaggi a qualche anno luce da me, per cui sarebbe stato presuntuoso per me attaccarti in una materia che non mi competeva.
Lo ha fatto anche Nicolotti.
Forse entrambi non avete compreso che il sottoscritto non ha voluto cimentarsi in filologia, mentre in realtà, non so se volutamente o ingenuamente, avete tentato entrambi di trascinarmi sul vs terreno, forse per attaccarmi meglio ... lo dico, ma non lo so, perchè non ho il dono della telepatia, ma "non ci vuola a zingara pe duvinar ch cè"
(non ci vuole una zingare per arrivarci".
Se lo studio della filologia servisse ai miei scopi, avrei da tempo provveduto ad iscrivermi ad un qualche corso idoneo.
LA FILOLOGIA PUO' SERVIRE AL CREDENTE CHE INTENDE ARRAMPICARSI SULLE INTERPRETAZIONI DEL NT; PUO' SERVIRE AL TEOLOGO, MA A ME NO, almeno ora ...
E' mai possibile che tu non abbia compreso che io distinguo fra
testo critico, o in qualunque modo tu e gli esperti lo definiate, e
testo originale, autografo, o come cavolo lo volete chiamare, intendendo con ciò il testo o
i testi scritti di proprio pugno dagli autori veri, eventualmente certificati da qualche notaio del tempo (consentimi la battuta)????
E' tutto qui ciò che di filologia ci è servito, benedetto iddio!
MOLTO SEMPLICEMENTE:
1-Copie di copie del NT >>> l'insieme di tutte le copie rinvenute e a disposizione dei filologi per la costruzione di un testo critico.
Non sono entrato mai nei meriti del lavoro del filologo circa a cosa, a come ed ai risultati che raggiunge... NON MI INTERESSANO.
SE NON SONO ENTRATO MAI NEI MERITI DELLA FILOLOGIA, DI GRAZIA, MI PUOI SPIEGARE PERCHE' L'INVITO AD ACCULTURARMI E LA SERIE DI COMPLIMENTI?
Potrei darti ragione se fossi entrato nei meriti del lavoro svolto dai filologi, ma non l'ho fatto, perciò ... SU cosa mi stai riprendendo?
Solo perchè, per estrema necessità, mi son sentito costretto ad usare i termini "primitivo, archetipo, originale, autografo, critico"?
Se ho usato questi termini l'ho fatto per colloquiare con voi e per intenderci sul piano di un comune significato, non l'ho fatto per farmi vanto della mia conoscenza filologica.
2- La filologia può giungere solo fino al testo critico ed all'esame di tutte le copie di copie disponibili, NON OLTRE.
OLTRE NON C'E' NULLA, C'E IL BUIO.
OLTRE NON C'E' LA SOSPIRATA VERITA', OVVERO IL TESTO AUTOGRAFO, QUELLO SCRITTO DI PROPRIO PUGNO DAGLI AUTORI CHE I CRISTIANI IMMAGINANO ISPIRATI, QUELLO AUTENTICO ED UNICO CHE SERVIREBBE AI CRISTIANI PER DICHIARARE, A LORO VOLTA, AUTENTICHE LE COPIE DI COPIE DEI TESTI DEL NT.
NON C'E' NULLA DI NULLA, IL NIENTE IN ASSOLUTO, PERCIO' NESSUNA POSSIBILITA' PER DICHIARARE CHE CON LE COPIE DI COPIE A DISPOSIZIONE DEI FILOLOGI CI TROVIAMO DINANZI ALLA VOLONTA' DIVINA.
A te questo non interessa, ma a me sì, così come a te interessa la filologia, ma a me no, soprattutto se non risponde ai miei quesiti.
La maggioranza dei cristiani suppone che ad aver scritto il NT siano stati Paolo, PIetro, Giovanni, Giacomo, Giuda, Luca, Matteo, Marco ... se non credi a me prova a porre il quesito ad ogni confessione religiosa cristiana (fra tutte la cattolica sarà quella dove non sè raggiunto unifermità di pensiero).
Questo a te non interessa, ma a Sonny e Maurif sì.
La filologia dice che non è così.
Questo è uno dei primi scontri fra filoloiga e religiosi cristiani, una delle prime sorprese per essi: Ma come, Giovanni l'evangelista non ha scritto il vangelo omonimo e l'Apocalisse? Pietro non ha scritto di proprio pugno le sue lettere?
NO! Dice la filologia ... ed ha le sue buone ragioni.
La filologia si è resa conto che gli autori veri delle copie di copie non corrispondono a quelli ipotizzati dai cristiani.
CHIEDO:
E se fosse vero che ad aver composto il testo del NT siano davvero stati gli apostoli anzidetti?
E' ipotizzabile o meno una cosa di questo genere?
Lo è.
E se ad essere stati persi siano stati i testi scritti di proprio pugno dagli apostoli?
Sarebbe il dilemma dei dilemmi.
Chi ha scritto dunque i testi in mano ai filologi?
Se non gli apostoli, CHI?
I discepoli degli apostoli?
Ed a che titolo?
Come facciamo a saperlo?
Come facciamo a sapere che non abbiano scritto il contrario di ciò che il Cristo e gi originali apostoli avrebbero, invece, scritto di proprio pugno?
A te non interessa, ma non è così per Nicolotti.
Lo so che è come dire: "Esiste o non esiste il paradiso e l'inferno",
però, le persone benpensanti, sono arcistufe d'essere prese per i fondelli dai signori della fede che cantano e suonano una musica che è detta divina, ma di quella musica non ci sono prove delle sua divinità, non solo, ma nemmeno prove che a cantarla e suonarla sia stato il Cristo e tantomeno gli apostoli.
LA FEDE IN COSA, DUNQUE, CARO BICCHY?
MI auguro, Frances, d'essermi spiegato, e, se non mi fossi spiegato, ti pregherei di non aggiungere complimenti a complimenti, così come hai fatto finora. Abbi anche tu l'accortezza e la delicatezza, piuttosto che giungere a conclusioni tue personali offrettate e sprezzanti, di chiederti se hai interpretato bene il pensiero altrui.
Pyccolo
[Modificato da pyccolo 20/07/2008 16:14]