È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

E se Gesù non fosse mai esistito....?

Ultimo Aggiornamento: 14/07/2009 19:34
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 16.648
Post: 4.116
Età: 17
Sesso: Maschile
Utente Gold
Papa
15/07/2008 00:21
 
Quota

Re:

Benvenuto, Andrea.

Epifanio di Salamina, 15.07.2008 00:11:



1) hai scritto un post dicendo che il mio sito è cattolico, e non è vero;



In compenso lo e' questo forum.
Sentiti come a casa tua.


Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.196
Post: 1.221
Città: ACCIANO
Età: 39
Sesso: Maschile
Utente Master
Arciprete
15/07/2008 00:56
 
Quota



Un modo questo di tirarsi d'impiccio ... in gamba sig.r Nicolotti, ma fra una serie di dischi incantati ed il soffermarsi su stupidaggini da 4 soldi, cose di cui ha fatto l'essenza del suo intero post, non ha risposto alle mie banali dabbenaggini, troppo scomode per prestarsi ad una risposta degna d'essere tale.

Ho appena letto il vs post ... non appena mi sarà possibile vedrò che cosa si potrà raccogliere dal suo magro esposto, teso, com'è evidente, più ad attaccare nell'intento di umiliare, che a dare senso a risposte che siano convicenti ... evidentemente perchè non ne ha. Mi spiace per lei, dato che probabilmente pensa che la vita si viva sulle nuvole e non sulla terra con tutti i drammi che la caratterizzano, molti provocati dall'aver dato un'interpretazione arbitraria a testi - non mi riferisco certo a Dante o ad Omero o a Cesare, accostamento che le piacerebbe, perchè quei testi non hanno provocato lutti e tragedie per due millenni - testi che ci provengono da copie di copie di chissà quali presunti autori che scrissero in chissà che epoca, ma che voi vorreste far coincidere con autori e tempi, che sono nella vostra fantasia, ma di cui non potrete mai dar dimostrazione.

A presto.

Saluti

Pyccolo



OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.038
Post: 1.008
Sesso: Maschile
Utente Gold
15/07/2008 07:48
 
Quota

Ma valà pyccolo...che te le ha suonate di santa ragione...

è meglio se te ne stai zitto adesso e ti tieni la tua palata. ;)

Studia filologia classica, come ti ha consigliato e forse avrai le basi per poter discutere di queste cose e renderti conto di che cosa si sta parlando.

Ciao!
Mauri

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.196
Post: 1.221
Città: ACCIANO
Età: 39
Sesso: Maschile
Utente Master
Arciprete
15/07/2008 11:03
 
Quota



Clementina MAZZUCCO ZANONE
Professor of Letteratura cristiana antica
University of Turin

H:

O:Università di Torino, Dipartimento di Filologia, linguistica e tradizione classica, via Sant'Ottavio 20, 10124 Torino; tel. 011 6703570; fax: 011 6703631



1. Curriculum

- Laurea in Lettere, ind. classico, il 22.12.1969 con una tesi in Letteratura latina dal titolo La cultura di Teodosio;

- Dal dicembre 1969 al 31.7. 1971 ricercatrice a tempo pieno retribuita mediante finanziamento annuale del C.N.R.;

- Dal 1°.8.1971 al 31.12.1973 borsa di addestramento del C.N.R.;

- Il 12.12.1970 abilitazione all'insegnamento di lettere e latino nelle scuole di istruzione secondaria di 2° grado;

- Il 1°.12.1971 idoneità a ricoprire il posto di assistente ordinario alla cattedra di Letteratura latina I della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino;

- Dal 1°.10.1973 al 30.9.1974 incaricata a tempo indeterminato per l'insegnamento di lettere e latino nella scuola media superiore;

- Dal 1°.10.1974 al 30.6.1978 straordinaria, poi ordinaria per l'insegnamento di lettere e latino nella scuola media superiore;

- Dal 1°.12.1975 al 31.12.1977 assistente incaricata alla cattedra di Letteratura cristiana antica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino;

- Il 5.5.1976 abilitazione all'insegnamento di greco nei licei classici;

- Il 9.11.1977 vincitrice del concorso ad un posto di assistente alla cattedra di Letteratura cristiana antica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino;

- Dal 1°.1.1978 al 23.3.1983 assistente ordinaria alla cattedra di Letteratura cristiana antica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino;

- Dal 10.1.1980 al 31.1.1980 incaricata per supplenza dell'insegnamento di Letteratura cristiana antica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino;

- Dal 24.3.1983 professore associato (straordinario fino al 24.3.1986) di Letteratura cristiana antica greca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino; dal 1997 la titolatura dell'insegnamento è diventata Filologia ed esegesi neotestamentaria; dal 2000 si è aggiunto l'affidamento di Letteratura cristiana antica.
In base alla nuova riforma, dal 2000, sono inserita nel Corso di laurea triennale in Lettere, nella Laurea specialistica in Filologia e letterature dell'antichità e nella Laurea specialistica interfacoltà in Scienze delle religioni.
Ho fatto parte del corpo docente dei seguenti Dottorati, con sede amministrativa a Torino: Filologia e letteratura greca e latina (dal 1986 al 1999); Storia religiosa (dal 2000 al 2003, ora ad esaurimento); Filologia e letteratura greca, latina e bizantina (dal 2001).

web.uniud.it/isr/data/w/mazzucco.htm#Education


Un curriculum non indifferente.
Non è detto di che estrazione religiosa sia.
Evidentemente deve trattarsi di un dato sensibile.
Poichè non è detto può essere sia cattolica che non.
Non importa molto.



OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.196
Post: 1.221
Città: ACCIANO
Età: 39
Sesso: Maschile
Utente Master
Arciprete
15/07/2008 12:47
 
Quota

Re:
Epifanio di Salamina, 15/07/2008 0.11



Questo discorso esula completamente dall'argomento in questione, per il quale io sono intervenuto. Ti pregherei di non andare fuori tema. Parlare d'altro è solo una distrazione.



Guardi che ad essere poco conciliante ha cominciato ad esserlo lei con il suo bell'ingresso a gamba tesa... comunque se lei fosse stato più attento si sarebbe accorto che nulla esula dagli argomenti in questioni.
E' una semplice sua opinione, di quelle sbrigative, come detto, per togliersi d'impiccio.


Se mi permetti, da quello che scrivi non mi sembra che tu abbia una tale competenza sugli argomenti di cui discuti da essere in grado di comprendere la faziosità di questo o di quell'altro.


Questo non ti riguarda, intanto comincio con il dire che ad essere fazioso è lei. Poi semmai parleremo di faziosità anche di altri bravi cattolici come lei.


Comunque resta il principio fondamentale: scrivere "con molta serietà (poichè non è cattolica)" rimane una stupidaggine, qualunque giustificazione tu voglia dare.



Confermo in linea di principio questa mia affermazione (vedasi paragrafo precedente). Se permette, inoltre, in presenza dell'autore di uno scritto, non è lei a dover dare l'interpretazione corretta del pensiero (intendo del mio). Resta il fatto che gli scrittori di cristianesimo cattolici devono rendere il conto di ciò che scrivono e pubblicano ai loro superiori. Se ad uno scrittore è messa la museruola (visto che a lei non piace il termine 'condizionamento') mi sa dire come fa a scrivere con serietà su di una qualunque controversia?
O ancora non è convinto ... mi spiace per lei, ma se ne deve fare una ragione.


In primo luogo, le parti in rosso della prima frase che hai sottolineato non sono aggiunta di niente ma sono la citazione *letterale* del testo di Clementina. Hai qualche difficoltà di lettura?



Per che ragioni si è perso dietro a sottigliezze da nulla e non è piuttosto andato al sodo?
Ha faticato a comprendere, davvero? Non è che l'abbia volutamente fare?
Guardi che ho distinto benissimo ciò che è di competenza di Mazzucco e ciò che invece ha scritto lei in aggiunta.
Ho detto semplicemente che solo chi può avere interesse a far risaltare certe analogie, fra scritti sacri e scritti profani, può aver incluso notizie del tipo che sarebbero state superflue per uno scrittore che non fosse stato di parte o non fosse stato influenzato per qualche motivo... la metta come vuole.
Sta di fatto che non è possibile trovare conforto sull'assunto che, poichè le copie di copie dei testi manoscritti di Dante e Cesare sono
in genere ritenute attendibili e supposte (da gente comune), per partito preso, corrispondenti agli autografi, per le stesse ragioni ANCHE le copie di copie dei manoscritti neotestamentari debbano per forza essere attendibili e corrispondenti lettera per lettera agli autografi.
Come dire: Se rifiutate i libretti del NT come testi che corrispondono ai loro presunti autografi, allora dovreste rifiutare anche la Divina Commedia di Dante ed i testi di Cesare.


QUESTO RAGIONAMENTO E' INACCETTBILE E INSOSTENIBILE, ed invece nel testo della Mazzucco traspare velatamente. Perchè?
E qui torniamo alle ragioni già esposte.

Lo vuole capire che nè lei, Nè la Mazzucco, nè qualunque altro studioso è in grado di dare una risposta chiara e logica?
Perchè, pur volendo, nemmeno logicamente è possibile UNA spiegazione, dato che possono essere molteplici.

Poichè quei testi influenzano la vita di milioni di persone e sulla loro applicazione si sono basati millenni di abusi nei confronti degli esseri umani, è lecito pretendere la verificabilità di essi, per avere la certezza che siano state disposizione emanate dal Cristo in persona o dai suoi apostoli, piuttosto che essere inserzioni successive di "pia frode"? Ovvero inseriti fra la redazione dei presunti autografi e le primissime copie manoscritte?

La storia succesiva, quella a cui lei fa riferimento, ovvero a partire dalla prima copia manoscritta (ho detto prima copia, non autografo), nel caso esistesse, e le copie che possediamo oggi, non servono a spiegare l'inghippo, altrimenti non starei qui a spiegarmi con lei ed a subire attacchi ed improperi inutili e gratuiti.

Noti invece qual'è la sua risposta:

"Certo: che è una cosa talmente ovvia e risaputa, che sperare di trovare autografi di opere antiche o stupirsi perché non ce ne sono è una dabbenaggine."

Vede che la dabbenaggine appartiene tutto a lei?


Anche questa è una dabbenaggine. Dire che le opere di Dante Cesare o Matteo "si assumono come autentiche, corrispondenti, senza troppo ragionarci sopra, agli originali" è dimostrare di non sapere nemmeno che esiste gente che per tutta la vita lavora sui testi per iportarli il più possibile al loro stadio "autentico" iniziale...



Perchè, secondo lei, avrei fatto riferimento agli addetti al mestiere?
Vede che lei si perde?
Io ho parlato del pubblico comune, di gente come quella qui presente, in questi spazi virtuali, che ha bisogno di poggiare la propria fede su fondamenti solidi e non traballanti, del tipo che lei, con molta disinvoltura racconta:

"Sa benissimo che potrebbe incontrare varianti, che

in qualche caso non possono essere risolte quanto
alla autenticità

, ma sa altrettanto bene che nel complesso quando prende in mano l'edizione critica di un testo antico ha per le mani un testo ricostruito da professionisti, e sufficientemente credibile per poter fondare su di esso uno studio esegetico. E in presenza di dubbi e varianti ne terrà conto."


Ma il professore spiegherà Dante basandosi sul testo senza andar dicendo che quel testo può esser stato alterato al punto da essere reso irriconoscibile o inutilizzabile.



Certo, per Dante tutto è chiaro, ammissibile ... nessuno protesterà mai ... e poi, che sia o non sia corrispondente all'originale, mi scusi, ma che se ne frega. Che accetti o dubiti non mi capiterà niente.

Se invece lei dubita dei testi cristiani non può nemmeno più fare il prete, nè potrebbe insegnare.
Lei verrebbe scomunicato ed abbandonato al suo destino, emarginato e discriminato. Dobbiamo fare nomi di teologi che si lamentano per questo?

Per la povera gente, come me, con tanto di dabbenaggine, il contenuto traballante ed incerto delle copie di copie, la sua distanza dai presunti autografi, incolmabile, con chissà quante manipolazioni, ha significato nei secoli morte, roghi, ostracismo, genocidi, inquisizioni, ed oggi, non proprio così fotunatamente, ma abbastanza per far violenza ai diritti umani fondamentali.
Questo lei non lo vuole capire.
Da che parte è dunque la dabbenaggine?
Se lei, in quanto sacerdate, si priva della santità e della gioia del sesso è grazie al contenuto di testi giunti a noi in copie di copie.
Ma davvero gli autografi contenevano quelle misure?
E se non fosse stato così?
Non se l'è mai chiesto?
E se gli autografi risalissero a ridosso del 130/180 dc.?
Lei che ne sa?
E se non fossero mai stati scritti autografi a cavallo della prima metà del primo secolo (40/70 dc)?
LEI NON PUO' DARE NESSUNA RISPOSTA.
LEI DEVE SOLO FIDARSI CHE TUTTO POSSA ESSERE ANDATO PER IL MEGLIO,
ed intanto subire a sue spese tutto il contenuto delle copie di copie, come se davvero rapresentassero il contenuto originale.
Se per lei va bene, ok!, ma per molti oggi non va più bene.

Circa i sillogismi la spieghi come vuole, credo che lei abbia compreso ma giri intorno, senza approdare al senso che hanno.
Lei dice che il primo sillogismo è sbagliato.
Peccato che non sia di mia invenzione, ma formulato, così come l'ha letto, da un docente universitario di filosofia e psicologia.



>AMMETTI DUNQUE CHE NON ESISTONO AUTOGRAFI DEGLI SCRITTI NEOTESTAMENTAI, VERO?




Ammetto che una domanda così è molto ingenua. Mi sembra che tu abbia
scoperto l'acqua calda. Conosci forse un autografo di uno scritto qualunque del secolo I d.C.?



Ed è su questa domanda che lei si perde.

E' ancora ingenua? O è la sua ingenuità?


Mi sembra uno che mi dice: AMMETTI DUNQUE CHE NON ESISTONO FOTOGRAFIE DI
GIULIO CESARE?

Sì, lo ammetto.



Ottima la vs osservazione, e per nulla ingenua, tant'è che, pur non avendo la fotografia del Cristo, l'avete riprodotto biondo e con gli occhi celesti, con ciò discriminando gli ebrei, oltre ad averlo riprodotto su croce, senza averne le basi.
Poi consentite che di quelle rappresentazioni se ne faccia mercato, e che mercato, con gente che le bacia e le odora e vi regala denaro.
Pensi lei se, sulla base della presunta fotografia, molti, nel passato, fossero andati al rogo.



Iscriviti a filologia classica e fai un bello studio sulla trasmissione di testi antichi. Oppure decidi che tutti i testi antichi sono a rischio di falsificazione, e non leggerne più nessuno.



Insomma, secondo lei, mi consenta il termine, "i fessi comuni" non possono intuire e ragionare di proprio.
La filologia classica dovrebbe, allora, rispondere ai miei quesiti, ed io sono convinto che può, perchè di risposte ne sono già state date, ma lei, non può, perchè lei usa la filologia classica per portare acqua al mulino vaticano.
Sul sito che ha risponda alle mie domande.


Secondo te una professoressa che lavora sul Nuovo Testamento e ha pubblicato un commentario del Vangelo di Marco verrebbe a dirti che non è sicura che il Vangelo di Marco sia sufficientemente attendibile dal punto di vista testuale??



Questa è una domanda che nasconde l'inganno.
Mi deve piuttosto dire, secondo la sua opinione, (che resterà sempre e solo un'opinione), se può avere la certezza che le copie di copie di Marco, corrispondano in toto, parola per parola, al contenuto del supposto autografo, intendendo quello che si ritiene sia stato scritto prima del 70 d.c.


Sta di fatto che:

1) hai scritto un post dicendo che il mio sito è cattolico, e non è vero;



Per me lo è, certmente è filocattolico. Non puoi annullare la mia impressione.



2) hai affermato di conoscere l'appartenenza religiosa dell Mazzucco, ma non è vero;



Mi sono già spiegato, quisquiglie di nessun conto.

3) hai riportato una frase di un documento scritto da lei per sostenere una tesi che lei non sostiene.

Falso.
Non ho aggiunto nè tolto, ma commentato la mia impressione su quel contenuto. Non ho detto che è la di lei tesi. [SM=x789064]

Saluti anche a voi

Pyccolo





[Modificato da pyccolo 15/07/2008 12:57]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 16.648
Post: 4.116
Età: 17
Sesso: Maschile
Utente Gold
Papa
15/07/2008 13:53
 
Quota

Re: Re:

Epifanio di Salamina, 15/07/2008 0.11
Iscriviti a filologia classica e fai un bello studio sulla trasmissione di testi antichi. Oppure decidi che tutti i testi antichi sono a rischio di falsificazione, e non leggerne più nessuno.




pyccolo:
Insomma, secondo lei, mi consenta il termine, "i fessi comuni" non possono intuire e ragionare di proprio.





Caro pyccolo, e' proprio questo il "bello" di quella gente.

USANO storia e cultura per i propri comodi.
Nel disperato tentativo di legittimare puttanate fuori dal mondo.
Nella solita difesa dell' indifendibile, basata sulla negazione di tutto cio' che inficia le loro mistificazioni vecchie di secoli.

Con la loro solita spocchia boriosa di studiosi e padroni della Verita'.

Studiosi di che?
Del NULLA.

Padroni di che?
Di vecchiume millenario fuori dal mondo e dalla ragione umana.

E vorrebbero far passare per ridicoli e patetici, AL POSTO LORO, chi li smaschera usando ragione e razionalita'.


Ciao
Claudio

[Modificato da Claudio Cava 15/07/2008 13:54]





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 272
Post: 243
Sesso: Femminile
Utente Junior
Dama dei fili
15/07/2008 14:22
 
Quota

Mi intrometto “abusivamente” nel dibattito per soppesare alcune delle affermazioni di tutti gli utenti convenuti.
Anzitutto, un accademico cattolico, non può essere tacciato di faziosità se non ci si relaziona prudentemente con la letteratura che ha prodotto. Altro indice di riconoscimento è il suo curriculum accademico, i titoli e le specializzazioni acquisite. Ma tali requisiti, nonché il suo cursus honorum possono essere valutati unicamente da esperti del campo, nel caso della prof. Mazzucco, un filologo o antichista. E devo dire che non mi sono mai chiesta se la Mazzucco fosse cattolica o non credente, dal momento che in sede di lettura della sua produzione letteraria non emergono elementi tali da mettere un dubbio la sua serietà professionale, o indizi di faziosità riconducibili a un preciso schieramento ideologico. Sotto il profilo metodologico, la prof. Mazzucco è impeccabile, e già questo elemento è una rassicurazione per ulteriori giudizi di contenuto.
La carenza di metodo è spesso inficiata da due variabili, talvolta intrecciate: 1) carente conoscenza delle metodologie di base e dell’oggetto di studio (fenomeno piuttosto raro tra gli accademici “navigati”); 2) rifiuto parziale della metodologia scientifica a favore di metodologie alternative, non scientifiche. Ripeto che in ambito accademico è piuttosto raro che dette variabili incidano profondamente sugli studi di uno studioso, se non altro perché un certo codice deontologico delle università laiche impone di conformarsi al paradigma scientifico. Ovviamente molti studiosi sono molto bravi a mascherare eventuali falle metodologiche per salvaguardare altrettanti interessi privati, ma questo è un discorso a parte.
Purtroppo le università laiche ospitano individui collusi ideologicamente, che, abusando della più becera “corrida” giornalistica, producono letteratura dozzinale, alimentata da sensazionalismo e scoop giornalistico. Mi riferisco in particolare a due studiose, la cui credibilità accademica in materia di cristianesimo primitivo è piuttosto bassa (soprattutto se come orizzonte accademico si prende il panorama mondiale, in particolare il “setting” anglosassone): Marta Sordi e Ilaria Ramelli, la cui competenza non è discussione, ma la serietà accademica, si. Il fatto che queste due studiose siano cattoliche, come il fatto che si sia dato ampio e immeritato risalto alle loro rispettive tesi, mi sembra estremamente emblematico. Probabilmente in un paese in cui la sponsorizzazione e propagazione di determinata spazzatura mediatica non fosse in mano a testate giornalistiche e programmi televisivi di approfondimento di bassa lega("Porta a porta" docet) a una claques di affaristi in odor di “high sharing” di ascolti e dove non si sente l’urgenza di retrodatare i documenti del cristianesimo delle origini, si assisterebbe, come nel mondo anglosassone, ad un contraddittorio, in cui pubblicamente e attraverso i mezzi di informazione a “largo raggio”, al filologo serio sarebbe offerta la possibilità di controbattere a certe esternazioni di parte.
Riguardo la trasmissione del testo del NT, in comparazione alla trasmissione del testo della Bibbia ebraica e delle opere classiche, occorrerebbe aprire threads su threads, con il rischio di gettare nello sconforto gli utenti che non hanno ancora ben chiara la distinzione tra le tre tipologie. Mi limito ad osservare che la critica testuale neotestamentaria risponde a criteri diversi dalla critica testuale delle opere classiche, dalla quale ha preso le mosse più di tre secoli fa. In merito all’”accuratezza” con la quale il testo del NT ci è pervenuto, occorre anzitutto studiare “the scribal habits” (stile degli scribi), per poter azzardare qualsiasi conclusione supportata dalla evidenze. Stile, che Skeat, Turner, Roberts, e i recenti studi di Haines-Eitzen e Kannaday, hanno confermato essere di un genere particolare, inscritto si nella fisionomia della classe scribale del mondo greco-romano, ma permeato di interessi apologetici, soprattutto nei primi tre secoli della cristianità, quando la produzione letteraria cristiana non aveva raggiunto una vastità tale da necessitare la formazione e educazione di una professione, quella del copista professionista, la cui attività di copiatura fosse di natura meccanica, puntuale e scevra da istanze apologetiche. Tale comportamento degli scribi della letteratura cristiana dei primi secoli è giustificato un larga parte dalla natura stessa della produzione e circolazione del testo dei testi, confinata entro circoli e comunità cristiane locali, che copiavano i testi per uso privato e per alimentare il servizio liturgico. In un’epoca in cui il disincentivo maggiore del perfezionamento della tecnica di copiatura dei testi cristiani era rappresentato dalla mancanza di scriptoria, biblioteche cristiane, diffusi su larga scala, lo scriba diventava il “padrone del testo”, esercitando più di un’attività meccanica, talvolta pretendendo di saper maneggiare le lettere più di quanto la sua formazione letteraria e cultura gli consentisse. Fenomeno che non è assente nelle opere classiche, ma occorre precisare che la letteratura pagana, soprattutto quella prodotta nelle residenze romane dagli scribi, in gran parte schiavi o liberi addestrati al compito, era sottoposta a un rigoroso controllo da parte dei padroni, nei primi due-tre secoli della cristianità l’autorità della comunità cristiana locale, di solito analfabeta, alla quale rispondevano i copisti cristiani, non poteva e non aveva i mezzi tecnici per esercitare la soprintendenza sull’attività di copiatura. E qui si tocca un tasto dolente, non ancora risolto in sede storico-filologica e storiografica: l’alfabetismo nell’età imperiale. I dati addotti dagli storici sono in gran parte carenti, carenza che è dovuta ad altrettanta scarsità di fonti. Ma se fino alla prima metà del secolo scorso si considerava il cristianesimo primitivo un fenomeno essenzialmente analfabeta, gli studi successivi hanno in parte riabilitato questa visione negativa, attribuendogli varie gradazioni di alfabetismo. Peraltro, la concezione di alfabetismo varia nello spazio e nel tempo: nella società antica un individuo alfabetizzato era colui che sapeva apporre la propria firma in calce ai documenti trascritti da altri, accompagnata da formule di chiusura epistolari mnemoniche. Pertanto, la definizione di alfabetismo risente ineluttabilmente del contesto al quale si applica. Alfabetizzato era per esempio colui che copiava il documento “lettera per lettera”, scandendo le sillabe di una parola, ovvero di un individuo che non sapeva leggere, ma sapeva scrivere (o meglio, “dipingere” le lettere). Non a caso in ambito egiziano tutti gli scribi addetti all’amministrazione dei villaggi appartenevano a quest’ultima categoria.
Se sommiamo questi dati, insieme all’attività di modifica del testo esercitata dai primi copisti cristiani per i fini più disparati, in più aggiungiamo il normale processo di degradazione del testo dovuto agli effetti anturali della trasmissione, potete farvi un’idea più completa e neutrale dell’attività letteraria della cristianità primitiva. Non dimenticatevi mai che l’attività letteraria del cristianesimo delle origini è inscritta nel contesto dell’attività letteraria della società antica greco-romana e quindi per capire la prima, occorre studiare la seconda.
So che molti di voi hanno già dimestichezza con questi argomenti, perciò il mio intervento è principalmente rivolto a coloro che si erano posti determinate domande e non avevano ancora ricevuto risposta. Da ultimo, vi indico due delle più recenti opere che trattano degli argomenti che ho abbozzato in questo mio intervento:

- Kannaday W. C., Apologetic Discourse and the Scribal Tradition: Evidence of the Influence of Apologetic Interests on the Test of the Canonical Gospels, Brill, Leiden, 2004.

- Haines-Eitzen K., Guardians of Letters: Literacy, Power, and the Transmitters of Early Christian Literature, Oxford University Press, Oxford, 2000.

[Modificato da Frances1 15/07/2008 15:12]



OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 3.402
Post: 2.626
Sesso: Maschile
Utente Master
Cardinale
15/07/2008 14:53
 
Quota

Frances, ti bramo! [SM=x789056]


Scherzi a parte, grazie per questo prezioso intervento. Non sei mai "abusiva" qui da noi, lo sai...
[Modificato da Rainboy 15/07/2008 14:54]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 272
Post: 243
Sesso: Femminile
Utente Junior
Dama dei fili
15/07/2008 15:14
 
Quota


Frances, ti bramo!



[SM=x789061]



OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 58.167
Post: 9.341
Città: PISA
Età: 84
Sesso: Maschile
Utente Gold
Padre Guardiano
15/07/2008 16:43
 
Quota

re x Frances

Beato chi ti ama!!! [SM=x789057]


omega [SM=x789056]



O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
Risposta Veloce
Nick  
Titolo
Messaggio
Smiles
Copia il codice di controllo qui sotto





Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:55. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com