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Adamo ed Eva

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2018 13:08
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31/12/2017 21:45
 
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rain


Ma io lo lascio, lo spiraglio. Il problema è che lo spiraglio ha valore solo in relazione a quali prove ci sono a suo sostegno



Ma tu in questo thread avevi detto:

"Per esempio, io personalmente sono un ateo agnostico verso qualsiasi concetto generico di dio che mi sia mai stato presentato: non sono convinto che esista, e non rivendico di sapere se esiste oppure no."

Posso sapere perche´non rivendichi di sapere se esiste oppure no? Se non rivendichi di sapere se esiste, le prove al sostegno della sua inesistenza dovrebbero essere non sufficienti per te, giusto?




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01/01/2018 16:02
 
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Re:
Cristianalibera, 31/12/2017 21.45:

rain


Ma io lo lascio, lo spiraglio. Il problema è che lo spiraglio ha valore solo in relazione a quali prove ci sono a suo sostegno



Ma tu in questo thread avevi detto:

"Per esempio, io personalmente sono un ateo agnostico verso qualsiasi concetto generico di dio che mi sia mai stato presentato: non sono convinto che esista, e non rivendico di sapere se esiste oppure no."

Posso sapere perche´non rivendichi di sapere se esiste oppure no? Se non rivendichi di sapere se esiste, le prove al sostegno della sua inesistenza dovrebbero essere non sufficienti per te, giusto?




Hai assolutamente ragione. Permettimi di elaborare sulla mia posizione: non sono mai stato convinto da alcun argomento scientifico o filosofico circa l'impossibilità che un dio esista. In gergo, questo si chiama "dimostrare un negativo", ed è una cosa estremamente difficile da fare.
Il problema fondamentale è che questa non è una situazione di "parità". Se io manco sia di prove a favore che di prove a sfavore per una proposizione, non posso, logicamente, essere giustificato nel credere che quella proposizione sia vera. Per fare un esempio: in questo momento io manco di prove a favore del fatto che un marziano abiti in una caverna sotterranea su Marte. Tuttavia manco anche di prove a sfavore del fatto che quella creatura esista. Nessuno in questo momento potrebbe dimostrarmi che non esiste. Forse nessuno potrà mai farlo. Ma non sono giustificato a credere nella sua esistenza solo perché non ci sono prove a suo sfavore: se questo fosse il caso, allora per coerenza io dovrei credere simultaneamente in TUTTE le proposizioni che in questo momento non hanno prove a sfavore, che sono praticamente infinite, e spesso contraddittorie e insensate. Nessuno è tenuto a provarmi un negativo, sono io che devo cercare prove a sostegno del positivo (in questo caso, il fatto che il marziano esiste). Ovviamente se non le trovo, questo non vuole necessariamente dire che il marziano non esiste, anzi, magari un marziano esiste in questo esatto momento e sta prendendo il tè con i suoi amici in una caverna sotto la crosta planetaria di Marte... ma in assenza di prove, io non sono legittimato a credere che esista e a comportarmi come se esistesse.

Applica questo adesso all'idea di una divinità: ci sono migliaia di proposizioni di divinità nel mondo, e queste sono solo una goccia nell'oceano di tutte le infinite teologie possibili e formulabili. Non possono essere tutte vere, perché molte sono contraddittorie fra loro (es. Allah non può esistere come creatore del mondo se il pantheon di dei creatori degli antichi egizi esiste a sua volta. O l'uno, o l'altro. Jhavé non può esistere nella versione descritta dalla Bibbia se il Corano è autentico, perché il Corano emenda pesantemente la Bibbia, mentre la Bibbia dichiara di essere l'unico manoscritto divino. O l'uno, o l'altro!). La maggior parte di queste teologie rivendicano le stesse tipologie di prove: esperienze mistiche, guarigioni, salvataggi miracolosi dalla morte durante catastrofi naturali, e così via. Queste prove sono quasi sempre difficili da verificare e confondibili con eventi naturali. Se un dio è dietro a questi eventi, non sembra intenzionato a comunicare chiaramente con noi, a spiegarci chi è, e soprattutto non sembra intenzionato a dimostrarci che esiste.
Io non ho mai incontrato dimostrazioni univoche di potere divino, vale a dire eventi che potevano essere attribuiti solo a un agente soprannaturale, intelligente e incredibilmente capace. Le persone che sostengono di aver avuto queste esperienze provengono da moltissimi credi religiosi diversi (e contraddittori fra loro), attribuiscono i loro miracoli a dèi diversi (che non possono esistere assieme, almeno non nelle versioni in cui credono loro), e spesso si dichiarano convinti di aver compreso qualche messaggio intimo e profondo comunicato dalla loro divinità... ma questi messaggi non sono mai chiari o univochi, e puntualmente conducono a dividere i credenti fra loro anziché unirli (pensa solo a quante migliaia di sette cristiane esistono al giorno d'oggi...), che è proprio quello che ci aspetteremmo se i messaggi non venissero da un autore unico ed estremamente intelligente, ma da una serie di menti umane influenzate da eventi naturali.

Niente di tutto quello che ho detto qui dimostra un negativo. Niente di tutto questo prova che non ci sono divinità. Ma di fronte a una situazione di questo genere, se voglio essere coerente con la logica e applicare il pensiero critico, devo concludere che non posseggo le prove per ritenermi convinto che un dio esista, figuriamoci poi sapere quale dio specificamente esiste.
[Modificato da Rainboy 01/01/2018 22:31]
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01/01/2018 20:16
 
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rain:

Grazie dell'esposizione della tua posizione.
Devo dirti che il discorso non fa una grinza, come già detto più volte io credo per fede e non per sapere, e le varie esperienze vissute all'interno di questa fede oltre ragionamenti vari mi hanno condotti fin qui ancora con le mie convinzioni riguarda il credo cristiano, ma delle volte mi sono chiesta anch'io, e se io fossi nata nell'Iran essendo cresciuta con idee da musulmana con simili esperienze, in quale Dio oggi crederei?
Non posso saperlo ... [SM=g27833]
Se vogliamo lasciare come l'ipotesi che un vero Dio però esista, non posso neanche sul semplice fatto che i "miracoli" accadono in tutti i credi, escludere che il mio Dio non è quello giusto, a meno che io rivendichi per la mia fede l'esclusività dei miracoli.



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02/01/2018 14:56
 
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Re:
Cristianalibera, 01/01/2018 20.16:

rain:

Grazie dell'esposizione della tua posizione.
Devo dirti che il discorso non fa una grinza, come già detto più volte io credo per fede e non per sapere, e le varie esperienze vissute all'interno di questa fede oltre ragionamenti vari mi hanno condotti fin qui ancora con le mie convinzioni riguarda il credo cristiano, ma delle volte mi sono chiesta anch'io, e se io fossi nata nell'Iran essendo cresciuta con idee da musulmana con simili esperienze, in quale Dio oggi crederei?


E' un'ottima domanda. Io personalmente sono convinto che saresti musulmana, e questo andrebbe a riprova del fatto che le religioni (a prescindere dall'esistenza o meno di qualche divinità) sono, in ultima analisi, dei fenomeni culturali umani.
Poi questo aprirebbe un discorso anche su cosa sia la fede, che naturalmente è un'altra patata bollente.

Cristianalibera, 01/01/2018 20.16:


Non posso saperlo ... [SM=g27833]
Se vogliamo lasciare come l'ipotesi che un vero Dio però esista, non posso neanche sul semplice fatto che i "miracoli" accadono in tutti i credi, escludere che il mio Dio non è quello giusto, a meno che io rivendichi per la mia fede l'esclusività dei miracoli.



Concordo, almeno in parte, con le tue parole: la distribuzione "a pioggia" di eventi che si presume essere miracolosi non autorizza a escludere nessuna idea di Dio. Io argomenterei che non centra proprio con la validità delle idee su Dio... perché per quanto ne sappiamo, anche se questi fenomeni fossero tutti dal primo all'ultimo dei semplici fenomeni naturali, questo non sarebbe comunque la dimostrazione di un negativo su Dio: potrebbe comunque esistere un dio che semplicemente non fa miracoli, magari perché non è sua intenzione farne oppure perché nessuna delle attuali religioni gli è gradita. E al contrario, se per ipotesi tutti questi eventi dal primo all'ultimo fossero davvero soprannaturali, questo non ci direbbe quasi niente su cosa siano veramente. Sono fenomeni causati da un dio? Sono fenomeni causati da 10 divinità diverse e indipendenti? Sono fenomeni che non sono causati da nessuna divinità ma sono comunque magici, magari perché esistono regole naturali che determinano un legame fra le preghiere e l'accadimento di certi fenomeni? Credo che i miracoli siano un pessimo sistema per valutare il coinvolgimento di un dio negli affari dell'umanità, perché presi a sé stanti, non sono una forma di comunicazione. Se anche fossero veri, non ci danno un come, un perché, tantomeno un chi.
E' vero che alle volte ci sono dei "messaggi" riportati dalle persone che li hanno ricevuti... ma se consideriamo la storia dell'umanità, direi che questo è servito soltanto a moltiplicare le idee sul soprannaturale come funghi, anziché a centrarle su un'unica dottrina verificata.
[Modificato da Rainboy 02/01/2018 20:41]
Freya
[Non Registrato]
06/01/2018 23:41
 
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Molto
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27/01/2018 13:38
 
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Re: Re:
Rainboy, 01/01/2018 16.02:

Cristianalibera, 31/12/2017 21.45:

rain


Ma io lo lascio, lo spiraglio. Il problema è che lo spiraglio ha valore solo in relazione a quali prove ci sono a suo sostegno



Ma tu in questo thread avevi detto:

"Per esempio, io personalmente sono un ateo agnostico verso qualsiasi concetto generico di dio che mi sia mai stato presentato: non sono convinto che esista, e non rivendico di sapere se esiste oppure no."

Posso sapere perche´non rivendichi di sapere se esiste oppure no? Se non rivendichi di sapere se esiste, le prove al sostegno della sua inesistenza dovrebbero essere non sufficienti per te, giusto?




Hai assolutamente ragione. Permettimi di elaborare sulla mia posizione: non sono mai stato convinto da alcun argomento scientifico o filosofico circa l'impossibilità che un dio esista. In gergo, questo si chiama "dimostrare un negativo", ed è una cosa estremamente difficile da fare.
Il problema fondamentale è che questa non è una situazione di "parità". Se io manco sia di prove a favore che di prove a sfavore per una proposizione, non posso, logicamente, essere giustificato nel credere che quella proposizione sia vera. Per fare un esempio: in questo momento io manco di prove a favore del fatto che un marziano abiti in una caverna sotterranea su Marte. Tuttavia manco anche di prove a sfavore del fatto che quella creatura esista. Nessuno in questo momento potrebbe dimostrarmi che non esiste. Forse nessuno potrà mai farlo. Ma non sono giustificato a credere nella sua esistenza solo perché non ci sono prove a suo sfavore: se questo fosse il caso, allora per coerenza io dovrei credere simultaneamente in TUTTE le proposizioni che in questo momento non hanno prove a sfavore, che sono praticamente infinite, e spesso contraddittorie e insensate. Nessuno è tenuto a provarmi un negativo, sono io che devo cercare prove a sostegno del positivo (in questo caso, il fatto che il marziano esiste). Ovviamente se non le trovo, questo non vuole necessariamente dire che il marziano non esiste, anzi, magari un marziano esiste in questo esatto momento e sta prendendo il tè con i suoi amici in una caverna sotto la crosta planetaria di Marte... ma in assenza di prove, io non sono legittimato a credere che esista e a comportarmi come se esistesse.

Applica questo adesso all'idea di una divinità: ci sono migliaia di proposizioni di divinità nel mondo, e queste sono solo una goccia nell'oceano di tutte le infinite teologie possibili e formulabili. Non possono essere tutte vere, perché molte sono contraddittorie fra loro (es. Allah non può esistere come creatore del mondo se il pantheon di dei creatori degli antichi egizi esiste a sua volta. O l'uno, o l'altro. Jhavé non può esistere nella versione descritta dalla Bibbia se il Corano è autentico, perché il Corano emenda pesantemente la Bibbia, mentre la Bibbia dichiara di essere l'unico manoscritto divino. O l'uno, o l'altro!). La maggior parte di queste teologie rivendicano le stesse tipologie di prove: esperienze mistiche, guarigioni, salvataggi miracolosi dalla morte durante catastrofi naturali, e così via. Queste prove sono quasi sempre difficili da verificare e confondibili con eventi naturali. Se un dio è dietro a questi eventi, non sembra intenzionato a comunicare chiaramente con noi, a spiegarci chi è, e soprattutto non sembra intenzionato a dimostrarci che esiste.
Io non ho mai incontrato dimostrazioni univoche di potere divino, vale a dire eventi che potevano essere attribuiti solo a un agente soprannaturale, intelligente e incredibilmente capace. Le persone che sostengono di aver avuto queste esperienze provengono da moltissimi credi religiosi diversi (e contraddittori fra loro), attribuiscono i loro miracoli a dèi diversi (che non possono esistere assieme, almeno non nelle versioni in cui credono loro), e spesso si dichiarano convinti di aver compreso qualche messaggio intimo e profondo comunicato dalla loro divinità... ma questi messaggi non sono mai chiari o univochi, e puntualmente conducono a dividere i credenti fra loro anziché unirli (pensa solo a quante migliaia di sette cristiane esistono al giorno d'oggi...), che è proprio quello che ci aspetteremmo se i messaggi non venissero da un autore unico ed estremamente intelligente, ma da una serie di menti umane influenzate da eventi naturali.

Niente di tutto quello che ho detto qui dimostra un negativo. Niente di tutto questo prova che non ci sono divinità. Ma di fronte a una situazione di questo genere, se voglio essere coerente con la logica e applicare il pensiero critico, devo concludere che non posseggo le prove per ritenermi convinto che un dio esista, figuriamoci poi sapere quale dio specificamente esiste.


Buongiorno a tutti, non mi ricordavo più di essere ancora iscritto a questo forum, colgo l'occasione di complimentarmi con Rainbow per quanto ha esposto sopra, ha saputo esprimere benissimo quello in cui credo anche io ora.




"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
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Re: Re: Re:
(Mario70), 27.01.2018 13:38:


Buongiorno a tutti, non mi ricordavo più di essere ancora iscritto a questo forum,



L'età avanza inesorabile. [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]

Ciao Mario! Felice di rileggerti da queste parti.

Massimo







Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

" Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)


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28/01/2018 11:27
 
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Condivido molto delle convinzioni di Rainboy.

Dato che ci sono... aggiungo che questa mattina ho accompagnato mia moglie alla messa. Nella prima lettura tratta dal libro del Deuteronomio (18,15-20), tra l'altro si legge.......(E' DIO CHE PARLA) "Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri DEI (DEI???), quel profeta deve morire.

Alla faccia dell'olio d'oliva, una minaccia in più (ormai ne ho catalogate decine...) fatta dal Dio che si professava UNICO Creatore, ma che temeva gli "ALTRI" DEI, tutto amore per TUTTE le sue creature, seeee.... ma che poi parteggiava per gli israeliti a discapito degli egiziani (che parità di trattamento per i propri figli, effettuata da Dio poi). Io, nel mio piccolo, non sono mai riuscito ad essere parziale con i miei, e non mi ritengo un santo, tanto meno Dio. Mah!
Un saluto
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