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L'infallibile

Ultimo Aggiornamento: 02/10/2012 01:51
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17/02/2008 14:26
 
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Re:
MauriF, 17/02/2008 10.35:

E nessuno è salito in cielo,se non colui che è disceso dal cielo: il Figliol dell'uomo che è nel cielo


Infatti nessuno ha mai affermato che Maria è salita in cielo, ma che vi è stata assunta...
Cosa assai differente. ;)





Allora mettiamola così che forse capisci meglio!!!!

Non devi andà [SM=x1414702] ma devi essere assunto in culo direttamente!!!!

Cosa assai differente!!!!!

[SM=x1464548] [SM=x1464548] salda....salda

omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]



O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

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Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


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17/02/2008 14:35
 
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Re: Re: Re:
Rainboy, 17/02/2008 13.42:




Bene, lo posso capire. Allora io attendo che mi spieghi correttamente il dogma dell'Immacolata Concezione, così entrerò nell'ottica corretta.

Circa le argomentazioni, io ho letto soltanto speculazioni. Che magari erano antecedenti all'XII secolo e rendono conto dei dubbi in seno alla Chiesa dell'alto medioevo, ma restano speculazioni, prive di fondamento scritturale.
Io sono ignorante sia delle scritture che della parola... non sono scemo però! C'è o non c'è la giustificazione scritturale?

Anche qui, attendo.



Andiamo per ordine:



l'Immacolata concezione di maria


testo tratto da: G. ROSCHINI O.S.M., Maria Santissima nella storia della salvezza, vol. III, Isola del Liri: Pisani, 1969, pp. 9-21.

Preliminari

Il primo privilegio mariano in ordine di tempo, ossia, la prima perla scintillante incastonata dalla mano stessa di Dio Padre nella corona di gloria della Madre del suo Figlio, è l'immacolato concepimento, vale a dire, la preservazione dalla colpa originale.
Questo privilegio iniziale della Vergine si inserisce anch'esso vitalmente, nella storia della salvezza. Il Concilio Vaticano II, infatti, ha rilevato con estrema chiarezza l'appartenenza di Maria o stirpe adamitica, bisognosa di salvezza. Anch'Essa è «figlia di Adamo» (Lumen Gentium, n° 56), in quanto anch'Essa «è congiunta nella stirpe di Adamo con tutti gli uomini bisognosi di salvezza dal Figlio, ossia, «redenta», quantunque «in modo più sublime in vista dei meriti Figlio» (n° 55), vale a dire, fu preservata (non già liberata) da colpa originale. E fu redenta - si noti bene! - con redenzione preservativa proprio, perché fosse in grado di cooperare alla redenzione liberativa di tutti gli altri, e perciò in funzione de salvezza. L'Immacolata Concezione perciò, più che un ornamento personale della Vergine, va considerata come una preparazione immediata della medesima alla missione salvifica ch'Ella doveva esercitare nella storia della salvezza.

1. IN CHE COSA CONSISTE

L'Immacolata Concezione è una verità «rivelata da Dio», ossia, è un dogma cattolico, secondo il quale crediamo - come ha definito Pio IX l'8 dicembre 1854 (1) - «che la Beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia, Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia di peccato originale» (Bolla «Ineffabilis Deus», in: Le Encicliche Mariane, a cura di A. Todini, Roma, 1950, p. 55).
I vari termini di questa definizione - come appare dai lavori preparatori (2) - sono stati tutti accuratamente pensati e pesati.
In questa formula definitoria vengono espresse e precisate le quattro cause del singolare privilegio, vale a dire: a) il soggetto (causa materiale); b) l'oggetto (causa formale); e) l'autore (causa efficiente); d) lo scopo (causa finale).

1) Il soggetto

Il soggetto (o causa materiale) di un tale privilegio fu la persona stessa della Vergine (non già l'anima o, tanto meno, il corpo), nel primo istante della sua esistenza come persona (per cui neppure per un solo istante fu affetta dal peccato originale), ossia, nell'istante stesso in cui l'anima di Maria fu creata da Dio ed infusa nel corpo formato, secondo il modo ordinario, dai genitori di Lei (3). La ragione fondamentale che spinse a sostituire la «persona» all'«anima» di Maria, è stata questa: per rendere la definizione conforme alla festa liturgica dell'Immacolata, la quale festa onora la «persona» di Maria, non già l'anima (4).
La definizione ha voluto sottolineare il «primo istante» della concezione di Maria SS. per esprimere - contro alcuni teologi antichi - che la concezione immacolata non è avvenuta né prima dell'infusione dell'anima al corpo, né dopo (sia pure un istante dopo) líinfusione dell'anima al corpo, ma nello stesso istante dell'infusione dell'anima al corpo.
Viene inoltre esclusa la sentenza intermedia proposta da Enrico di Gand, secondo la quale Maria SS. in uno stesso istante extratemporale si sarebbe trovata in stato di peccato originale (e perciò bisognosa di redenzione) e in stato di grazia.
Si tratta di un privilegio «singolare» - come vien detto nella Bolla «Ineffabilis Deus» - e perciò unico, ossia, concesso ad una persona soltanto, a Maria. Il Laurentin ha rilevato che col termine «singolare», la Bolla ha inteso mettere l'accento sul carattere unico del privilegio (cfr. L'Action du Saint-Siege par rapport au problème de l'Immaculée, in «Virgo Immaculata», II, p. 86, n. 306). La Bolla «Sollicitudo omnium Ecclesiarum» di Alessandro VII parla espressamente di un «privilegio unico». Anche l'Enciclica «Fulgens corona» ha sottolineato in termini ancora più vigorosi questa «unicità» dicendo che si tratta di un «privilegio singolarissimo, che non è stato concesso o nessun altro»: «hoc singularissimurn privilegium, nulli unquam concessum», (AAS 15 [1953] p. 580) (5).

2) L'oggetto

L'oggetto (o causa formale) del privilegio è costituito dalla singolare perfezione che ha contraddistinto il concepimento di Maria SS., ossia: la grazia santificante (lato positivo) la quale ha preservato Maria SS. dalla macchia del peccato originale (lato negativo del singolare privilegio). Il primo elemento (quello positivo, la grazia santificante) è sostantivo; il secondo invece (quello negativo) è modale, poiché indica il modo con cui Maria fu senza peccato, in grazia (la preservazione). Il primo elemento risponde alla domanda: «Che cosa rese santa, senza peccato originale la Concezione di Maria?». Il secondo elemento invece risponde alla domanda: «Per quale via, in quale modo Maria SS. fu senza peccato originale?». La seconda risposta modifica la prima. Mentre infatti tutti gli altri hanno avuto la grazia santificante per la via della liberazione dal peccato originale (in modo liberativo), Maria SS. invece l'ha avuta per via di preservazione (in modo preservativo). Siccome però il modo suppone la sostanza (poiché la modifica), ne segue che la causa formale dell'Immacolata Concezione sia precisamente la grazia santificante (posseduta fin dal primo istante dell'esistenza personale).
Si tratta perciò di una totale immunità dal peccato, per via di preservazione (non già di liberazione). La Bolla «Ineffabilis Deus» per mettere l'accento sulla completa immunità, alla formula della Bolla «Sollicitudo» di Alessandro VII ha aggiunto la parola «totale» («ab omni ... labe»: «da ogni macchia di peccato originale»). Non è mancato chi in tale formula ha voluto vedere esclusa anche la concupiscenza. Ma questa interpretazione va oltre i termini della definizione. Secondo la definizione, infatti, si tratta di immunità da ogni macchia di peccato; orbene, la concupiscenza non è un peccato (cfr. DENZINGER, 792) (6). Inoltre, dai lavori preparatori risulta che l'intenzione di coloro i quali hanno preparato i progetti di definizione, non era quella di includervi la preservazione dalla concupiscenza (cfr. ALFARO, art. cit., p. 241). Un tentativo fatto, in tal senso, da Mons. Bruni, non ebbe alcun esito (cfr. SARDI, Op. Cit., II, p. p. 242; ALFARO, art. cit., p. 250 ss.; p. 266). Anzi, in seguito ad una richiesta di Mons. Cannella, venne soppressa, dal quarto schema, una frase che avrebbe potuto essere interpretata nel senso della preservazione dal fomite della concupiscenza (cfr. ALFARO, alt. cit., p. 247 ss.). Questa immunità quindi non è compresa, almeno direttamente, nella definizione.
È bene rilevare, inoltre, che la santità iniziale di Maria SS. è definita soltanto in forma negativa: «fu preservata immune da qualsiasi macchia di peccato originale», perché è la forma più evidente. La Bolla «Sollicitudo» di Alessandro VII, invece, afferma una tale santità iniziale oltreché in forma negativa, anche in forma positiva, poiché asserisce che l'anima di Maria «fu ornata dalla grazia dello Spirito Santo e preservata dal peccato originale» (DENZINGER, 789). Ma siccome il peccato - secondo il Concilio di, Trento - è «la morte dell'anima» a causa della perdita della vita soprannaturale della grazia, ne segue logicamente che Maria SS., per il fatto stesso che fu preservata dalla «morte dell'anima» (ossia, dal peccato), dovette ricevere anche, nello stesso tempo, la vita della grazia. Vita e morte spirituale si escludono a vicenda. Dov'è l'una (la vita della grazia) non vi può essere l'altra (la morte dell'anima alla vita della grazia). Ne segue perciò che i due aspetti (quello negativo e quello positivo), nel piano dell'ordine presente (quello, di fatto, scelto e realizzato da Dio, fra i vari ordini possibili), si equivalgono perfettamente, ossia, coincidono, poiché dove non vi è la tenebra della colpa, ivi è la luce della grazia, e dov'è, la luce della grazia non vi è la tenebra della colpa. L'assenza dell'ombra è luce, e l'assenza della luce è ombra: non vi è nulla di mezzo tra la luce e l'ombra, tra lo stato di grazia e lo stato di colpa, Maria inizia la sua esistenza senza l'ombra della colpa, e Perciò inizia la sua esistenza nella luce della grazia. Occorre però aggiungere che, nel corso della Bolla, il lato positivo viene espresso in modo formale esplicito.
È necessario, inoltre, tener presente, che la dottrina dell'Immacolata Concezione non esclude affatto Maria SS. dalla categoria dei redenti dai meriti di Cristo suo Figlio, come riconobbe Ella stessa allorché disse: «Ed esulta il mio spirito in Dio mio Salvatore» (Lc. 1, 47). Anche Maria SS., infatti, quale discendente da Adamo come tutti gli altri uomini (per via di naturale generazione), avrebbe dovuto contrarre - come tutti gli altri - la colpa originale (commessa da Adamo quale Capo di tutto il genere umano, e perciò trasmissibile ai suoi discendenti). A causa però della singolare missione di Madre e di Regina universale, alla quale era stata predestinata da Dio, venne da Dio stesso eccettuata dalla legge della contrazione della colpa originale. Si può perciò ripetere di Maria ciò che il Re Assuero disse ad Ester: «Questa legge, che ho posto per tutti, non è per te» (Ester, 15, 13). Insieme alla legge della propagazione del peccato originale in tutti i discendenti di Adamo peccatore, Iddio stabiliva l'eccezione da una tale legge in favore della futura madre. Essa perciò, ed Essa sola, fra tutti i discendenti di Adamo per via di naturale generazione, veniva dispensata dal ripetere, col salmista: «Ecco, nella colpa io sono nato, e nel peccato mi ha concepito mia madre» (Ps. 50, 7).
Il Card. Lépicier spiega la cosa con questo esempio: «Un fanciullo generato da una madre schiava, il quale, per una previa disposizione del padrone di sua madre, nasce libero è, di fatto, libero dalla schiavitù. In forza però della sua nascita da una donna schiava avrebbe dovuto contrarre anche lui la schiavitù, e l'avrebbe realmente contratta se non vi fosse stata quella previa eccezione. Egli perciò aveva il debito di contrarre la schiavitù» (Tractatus de B.V. Maria Matre Dei, P. II, c. 1, a. 1, n. 7). Altrettanto si deve dire di Maria SS. in relazione al peccato originale.
Mentre quindi tutti gli altri discendenti di Adamo vengono liberati (per mezzo del Battesimo) dalla colpa contratta (ossia, vengono rialzati dopo la caduta), Maria SS. e Lei sola, fu preservata dal contrarla (venne impedita dal cadere). Non si tratta perciò di pura e semplice immunità dalla colpa originale (come pretendono i negatori di qualsiasi debito, in Maria, del peccato originale) (7); ma si tratta di una immunità che ha rivestito il modo, il carattere di preservazione, come appare dalle parole stesse della definizione, dai vari documenti Pontifici, dai documenti liturgici e dalla teologia tradizionale dell'Immacolata Concezione. In altre parole: la definizione non solo ci dice che Maria SS. fu immune dal peccato originale, ma ci dice anche per quale via Ella lo fu: per la via cioè della preservazione. Maria SS. quindi fu anche Lei redenta, o meglio, preredenta da Cristo Salvatore; fu anzi la prima fra i redenti. Fu redenta però in modo più nobile (sublimiori modo), ossia, con redenzione preservativa (mentre tutti gli altri sono stati redenti con redenzione liberativa) (8). L'Enciclica «Fulgens corona» sottolinea la redenzione di Maria asserendo che Essa «è stata del tutto preservata dalla colpa originale, e perciò è stata redenta in modo più nobile»: «perfectissimo quodam modo... redemisse» (AAS 45 [19531 p. 581). La «preservazione», perciò, è un modo di redenzione: quello più sublime.
In forza di questa preservazione, Maria SS. apparve come la forma perfetta della natura umana. «La natura umana - si chiedeva il S. P. Paolo VI nel discorso tenuto l'8 dicembre 1963 nella basilica di S. Maria Maggiore - si è mai espressa in una forma così completamente perfetta? Da Adamo in poi l'umanità non ha avuto più questa fortuna, salvo che in N.S.G. Cristo e nella Madre sua Santissima. È questa nostra sorella, questa eletta Figlia della stirpe di David, a rivelare il disegno originario di Dio sul genere umano, quando ci creò a sua immagine e somiglianza. Il ritratto, dunque, di Dio».

3) L'autore

L'autore (causa efficiente) del singolare privilegio è Dio Padre; però «in vista dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano». Come il sole è la fonte di tutta la luce e di tutti i colori, così Dio è la fonte di tutti i privilegi di Maria.
Ha espresso in modo incomparabile una tale verità il Bossuet: «Maria ha questo in comune con gli altri uomini, che Essa pure fu redenta col sangue del suo Figlio; ma Essa ha questo di particolare, che quel sangue fu preso dal casto corpo di Lei: Profundendum sanguinem pro mundí vita de corpore tuo accepit, ac de te sumpsit quod etiam pro te solvat (Eucherio di Lione). Ella ha questo di comune con gli altri fedeli, che Gesù le fece dono del suo sangue; ma Ella ha questo di particolare, che Gesù l'ha prima ricevuto da Lei. Ella ha di comune con tutti, che questo sangue ricade su di lei per santificarla; ma Ella ha poi questo di particolare, che ne è la sorgente. Per questo possiamo dire che la concezione di Maria è come l'origine prima del sangue di Gesù. È di là che questo fiume meraviglioso comincia a diffondersi, questo fiume di grazie che scorre nelle nostre vene per mezzo dei sacramenti, e che porta lo spirito della vita in tutto il corpo della Chiesa. E come avviene delle fonti che si ricordano continuamente della loro sorgente, e vi fanno ritorno elevandosi in vapori e giungendo ad esse per le vie dell'aria, così noi non abbiamo titubanza ad assicurare, che il sangue di nostro Signore rimonterà con la sua efficacia fino alla concezione della madre sua, per così onorare il luogo donde è sgorgato.
«Non vogliate più dunque, cristiani, cercare il nome di Maria nel decreto di morte, pronunciato contro tutti gli uomini».
«Voi non lo troverete più scritto; fu radiato. Come mai? Per mezzo di questo sangue divino che, essendo stato attinto nel suo seno castissimo, si gloria di dispiegare in favore di lei tutta l'efficacia che in sé contiene contro questa funesta legge di morte, che uccide fin dall'origine». (Serm. II sulla Concezione).
La preservazione perciò di Maria SS. dal peccato originale non solo non compromette l'universalità della Redenzione di Cristo, ma ne costituisce il più nobile trofeo.

4) Lo scopo

Lo scopo (causa finale) per cui Dio concesse a Maria SS. un così singolare privilegio, fu questo: perché Maria fosse una degna Madre di Dio, una «degna abitazione del Figlio di Dio», come si dice nella Orazione liturgica della festa dell'Immacolata Concezione (Orazione che risale al sec. XIV) e una degna Socia del Redentore nell'opera singolarmente meravigliosa della Redenzione del genere umano. E0 su queste due basi che poggiano - come vedremo - le varie ragioni teologiche che sono state addotte in favore di questo singolare privilegio.
Secondo il Mitterer, l'immacolato concepimento della Madre sarebbe stato richiesto dall'immacolato concepimento del Figlio. Gli Scolastici, infatti, ritenevano che la trasmissione del peccato originale avviene per opera del padre, non già per opera della madre, per cui una concezione verginale (senza opera del padre secondo la carne) sarebbe ipso facto immacolata. Secondo la moderna biologia, invece, la madre, come il padre, concorre alla generazione del figlio fornendo anch'essa una cellula vitale. Ne segue perciò che anche in un concepimento verginale, si avrebbe la trasmissione della natura umana col peccato originale che l'affetta. Conseguentemente, la ragione formale per cui Gesù è stato concepito da Maria immacolata, senza il peccato originale, non è già il concepimento verginale (senza opera di un padre secondo la carne), ma è l'immunità della Madre dal peccato originale (cfr. MITTERER A., Dogmen und Biologie der heiligen Familien nach dem Weltbild des hl. Thomas von Aquin und dem der Gegenwart, Wien 1952, p. 31-52).

2. IN CHE COSA NON CONSISTE

Dopo aver esposto in che cosa consiste l'Immacolata Concezione, non è difficile comprendere in che cosa non consiste, ossia, i vari errori sulla medesima. Questi errori si possono ridurre a tre classi: per deformazione, per eccesso e per difetto.

1) Errori per deformazione

Alcuni confondono l'Immacolata Concezione col concepimento di Cristo da parte di Maria (9). Altri, invece, pensano che ogni atto generativo è peccato, eccettuato quello con cui fu concepita la Vergine, Nulla di più errato. Si sa infatti che l'atto generativo è voluto da Dio, e per ciò si può dire, in tal senso, che ogni concezione è «immacolata».

2) Errori per eccesso

Hanno errato in tal senso: a) coloro che han ritenuto che Maria SS. sia stata concepita - come Cristo suo Figlio - in modo verginale, senza concorso paterno (sentenza molto antica, che risale - come vedremo - all'apocrifo «Protovangelo di Giacomo» del sec. II); b) coloro che han ritenuto che una particella (o seme) del corpo di Adamo («vena pura») sia stata sottratta al diavolo e trasmessa, di generazione in generazione, fino ai genitori della Vergine e da essa sarebbe stato formato il corpo immacolato di Maria: sentenza fantastica, rinnovata, nel secolo scorso, da Antonio Rosmini, e condannata da Leone XIII (10).

3) Errori per difetto

Hanno errato per difetto, negando la Immacolata Concezione: a) prima della definizione dogmatica, quei teologi che hanno ammesso la purificazione di Maria SS. dalla colpa originale (S. Bernardo, Pier Lombardo, Alessandro di Hales, S. Alberto Magno, S. Bonaventura, S. Tommaso (11), Enrico di Gand ecc.); b) dopo la definizione, i Greci ortodossi, i Giansenisti della Chiesa di Utrecht, i «vecchi cattolici» di Doellinger ecc.
I Protestanti, sia prima sia dopo la definizione dogmatica, hanno generalmente negato la preservazione di Maria SS. dal peccato originale e la presenza della grazia santificante in Lei fin dal concepimento, in forza del loro falso presupposto della giustificazione solo estrinseca, con la natura intrinsecamente corrotta e peccatrice. «Non è senza peccato chi non commette il peccato - ha detto Lutero - ma colui al quale Dio non lo imputa» (Luthers Werke, Weimar Ausgabe, 15, 415). In tal senso egli afferma che Maria è stata concepita senza il peccato (ossia, senza che le sia stato da Dio imputato i peccato): «Io - dice - alla Madre non attribuisco il peccato, cos come quelli che vogliono che Ella non sia stata concepita nel peccato originale» ibid.) (12). Anche secondo Calvino, Maria SS. non è stata esente dal peccato, checché ne dicano «gli asini di Roma», i quali invocano dei «privilegi». E aggiunge: «Quando essi avranno dimostrato lettere patenti del cielo, noi li crederemo» (Acta Synodi Tridentini cum antidoto, 1547. In Sess. 6, can. 23; Opera 7, Corpus Reformatorum, 35, 481).
Non mancano però, presso gli Anglicani di oggi, alcune voci isolate favorevoli all'Immacolata Concezione. Così, per es., l'Anglicano E. L. Mascall, professore di Teologia all'Università di Oxford, ritiene, personalmente, come parte integrante della vera fede, anche «l'assenza del peccato attuale e l'Immacolata Concezione» (The Mother of God, in «The dogmatic theology of the Mother of God», London, 1948, p. 44).
Anche tra gli ortodossi di oggi non mancano i sostenitori del singolare privilegio, ritenendolo, nella sua sostanza, conforme alla fede ortodossa (cfr. STIERNON D., Marie dans la Theologie orthodoxe grieco-russe, in «Maria», vol. VII, Paris 1964, p. 308).

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17/02/2008 14:49
 
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re x Maurif

[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]

Molto scritturale!!!!! [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]


Ma [SM=x1414702] [SM=x1414702] [SM=x1414702] non hai ancora capito che quì imbecilli non ce ne sono....e insisti ehhhh!!!! [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668]

imprimatur papocchiorum [SM=j1474747] [SM=j1474747] nihil obstat
[SM=x789052] [SM=x789052]
[SM=x789050] [SM=x789050]
[SM=x789049] [SM=x789049]


omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]



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17/02/2008 14:56
 
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Circa le argomentazioni è tuo parere personale(che non ti rende scemo o meno scemo). Poichè teologicamente le basi bibliche del dogma sono molto solide.

Sono stati citati il Cantico dei Cantici, i Salmi, tutti a sostegno del dogma dell'Immacolata Concezione di Maria.

x un sorriso,

Tu che hai letto tutta la Bibbia, al contrario di me, che cosa hai da dire in contrario a quanto ho affermato?
Gesù non era forse uguale a noi in tutto eccetto che nel peccato?
Eppure si è fatto battezzare a riparo dei suoi peccati...che non ha commesso.
Lo spiega bene il perchè lo ha fatto: perchè si compisse ogni giustizia, in Luca spiega:
Luca 7:29 Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni.
Luca 7:30 Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.

Quindi anche lui, che non ha mai avuto alcun legame con il peccato, si è fatto battezzare lo stesso.

Idem si può dire della purificazione di Maria.
Purificazione che era legata al concetto ebraico secondo il quale la perdita di sangue comportava una diminuizione di vitalità e necessitava di alcuni giorni per recuperare il legame vitale con Dio, che era la fonte della vita.
Ed in seguito si doveva compiere un rito espiatorio a senso di tale recupero.

E Maria, senza peccato, ha fatto esattamente come ha fatto Gesù, senza peccato.

Hai qualcosa da controbattere tu che hai letto bene tutta la Bibbia? Avanti, sono qui..
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17/02/2008 16:28
 
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Re: X Maurif
MauriF, 17/02/2008 15.20:




[SM=p1420241] questa te la sei inventata te!!!!!! [SM=x1468557]

Ma se Maria è madre di Dio er nonno di Dio chi è????? [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]

Ma quando fai i gargarismi usi il clistere vero? [SM=x789049]
Ci vuole la faccia come il culo per sostenere certe cose!!!!! [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053]

[SM=x1464548] [SM=x1464548] salda....salda

Quando mi dirai chi è il nonno di Dio ti dirò perchè Gesù si fece battezzare!!!! [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x1468557] [SM=g8113] [SM=x1426851]



omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]





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Re:
MauriF, 17/02/2008 10.35:




Attendo ancora che Claudio mi districhi la parola sul battesimo di Gesù nel Giordano...





Io non posso districare gli aggrovigliamenti che hai nel cervello. Ti dico solo che Maria offrì l'offerta per il peccato , e dopo averlo fatto, di lei, la Scrittura dice che fù resa pura.

Di Gesù non è mai stato detto nella Scrittura che fu puro dopo il Battesimo , ma anzi, di LUI e solo di LUI la Scrittura dice che è l'unico nato senza peccato .
Se poi preferisci credere a coloro che a forza di dogmi ti hanno aggorvigliato la mente , piuttosto che alla Scrittura, io non posso farci niente.
[Modificato da claudio.41 17/02/2008 18:01]





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MauriF, 17/02/2008 14.56:


x un sorriso,

E Maria, senza peccato, ha fatto esattamente come ha fatto Gesù, senza peccato.

Hai qualcosa da controbattere tu che hai letto bene tutta la Bibbia? Avanti, sono qui..



Io non ho MAI affermato di aver letto tutta la Bibbia, tantomeno BENE....

Io contesto il fatto che tu abbia detto, che Gesù era senza peccato....come Maria....
Le Scritture dicono altro....
E Claudio te l'ha appena scritto....

Nel documento che hai postato poco sopra, sull'immacolata concezione e molto scritturale come ha detto omega, tra le altre cose leggo....



1. IN CHE COSA CONSISTE

L'Immacolata Concezione è una verità «rivelata da Dio», ossia, è un dogma cattolico, secondo il quale crediamo - come ha definito Pio IX l'8 dicembre 1854 (1) - «che la Beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia, Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia di peccato originale» (Bolla «Ineffabilis Deus», in: Le Encicliche Mariane, a cura di A. Todini, Roma, 1950, p. 55).

2) Errori per eccesso

Hanno errato in tal senso: a) coloro che han ritenuto che Maria SS. sia stata concepita - come Cristo suo Figlio - in modo verginale, senza concorso paterno (sentenza molto antica, che risale - come vedremo - all'apocrifo «Protovangelo di Giacomo» del sec. II); b) coloro che han ritenuto che una particella (o seme) del corpo di Adamo («vena pura») sia stata sottratta al diavolo e trasmessa, di generazione in generazione, fino ai genitori della Vergine e da essa sarebbe stato formato il corpo immacolato di Maria: sentenza fantastica, rinnovata, nel secolo scorso, da Antonio Rosmini, e condannata da Leone XIII (10).


Guarda Mauri....che se leggi attentamente quello che scrive la chiesa cattolica, per confermare la tesi che Maria è nata senza peccato originale....questa risposta che ho messo qui....ERRORI PER ECCESSO....non sono poi così strani....se credi al resto....si può credere benissimo anche a quello.... [SM=g27829]

Poi in un altro post, rispondendo a Claudio hai scritto....

MauriF, 16/02/2008 18.12:



Fatti spiegare bene da Paolo....
Mi sa che non hai le idee molto chiare.



Adesso ti faccio rispondere da Paolo, riguardo al fatto se possa essere biblico che Maria è stata preservata dal peccato originale.... [SM=g27823]

Leggi un pò che dice San Paolo nella lettera ai Romani....

Romani 3
9 Che dunque? Dobbiamo noi ritenerci superiori? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che Giudei e Greci, tutti, sono sotto il dominio del peccato,
10 come sta scritto:
Non c'è nessun giusto, nemmeno uno

23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,


Romani 5
12 Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.
13 Fino alla legge infatti c'era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge,
14 la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
15 Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini.

18 Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita.
19 Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.



... l'opinione di San Paolo era diversa da quella della chiesa cattolica....infatti dice che TUTTI ....TUTTI HANNO PECCATO...TUTTI SONO NATI CON IL PECCATO ORIGINALE..compresa Maria!!!!

notteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee [SM=g27823]






"un sorriso"........se qualche volta incontri qualcuno che non sa più sorridere....sii generoso, dagli il tuo....perchè, nessuno ha mai bisogno di un sorriso, quanto colui che non può regalarne agli altri....
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Hmmm... direi che ci sono tonnellate di materiale contro il dogma dell'Immacolata Concezione.

Mauri, hai controargomentazioni scritturali per quei versetti?
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18/02/2008 01:12
 
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Re: Re:


Io non posso districare gli aggrovigliamenti che hai nel cervello.



Ah, ma allora sei umano...c'è qualcosa che "non puoi" nemmeno tu... [SM=g27828]



Ti dico solo che Maria offrì l'offerta per il peccato , e dopo averlo fatto, di lei, la Scrittura dice che fù resa pura.



In quale scrittura scusa? Fammi la citazione.



Di Gesù non è mai stato detto nella Scrittura che fu puro dopo il Battesimo , ma anzi, di LUI e solo di LUI la Scrittura dice che è l'unico nato senza peccato .



Anche qui...dove ci sarebbe scritto che sarebbe "l'unico nato senza peccato"?

Cioè spiegami un po'...Eureka pota, tu aggiungi?
Mettetevi d'accordo così fate concorrenza agli evangelisti... [SM=g27827]



Se poi preferisci credere a coloro che a forza di dogmi ti hanno aggorvigliato la mente , piuttosto che alla Scrittura, io non posso farci niente.



Scusa di quale Scrittura mi parli? Fammi le dovute citazioni...io non la conosco a memoria così come la conosci tu.
Abbassati al mio livello per potermi liberare dai dogmi che mi aggrovigliano la mente. [SM=g27824]



x un sorriso,


Io contesto il fatto che tu abbia detto, che Gesù era senza peccato....come Maria....
Le Scritture dicono altro....
E Claudio te l'ha appena scritto....



Vedi, io non riesco a trovare quello a cui fate riferimento voi, me lo potreste indicare in maniera più precisa? Le vostre citazioni sono un po' vaghe.



Guarda Mauri....che se leggi attentamente quello che scrive la chiesa cattolica, per confermare la tesi che Maria è nata senza peccato originale....questa risposta che ho messo qui....ERRORI PER ECCESSO....non sono poi così strani....se credi al resto....si può credere benissimo anche a quello....



Quandomai? E' l'unica obiezione che sai fare relativamente al dogma? Allora siamo messi bene... [SM=g27827]
Anche di Gesù c'è chi dice di tutto, ma una sola è la verità.

Relativamente a Paolo...io intendevo pcerini e non San Paolo...due persone e personalità alquanto differenti, però fa lo stesso dai, vediamo che cosa scrivi...



... l'opinione di San Paolo era diversa da quella della chiesa cattolica....infatti dice che TUTTI ....TUTTI HANNO PECCATO...TUTTI SONO NATI CON IL PECCATO ORIGINALE..compresa Maria!!!!



Scusa ma dove direbbe San Paolo che tutti sono "nati" con il peccato originale?

Ciò che afferma San Paolo non ha proprio nulla di discorde con quanto afferma la mia Chiesa.
Infatti se leggevi con calma ed attenzione che cos'è il dogma dell'immacolata concezione, ti saresti resa conto cosa NON E'...e cosa invece E'.

Per noi, infatti, Maria è stata redenta come qualsiasi altro uomo.
Ma è stata redenta prima della sua concezione.



In ogni caso per rendersi conto dell'ovvietà dell'immacolatezza di Maria basterebbe guardare alle parole dell'angelo all'annunciazione:

Chaire KECHARITOMENE....ovvero letteralmente "RICOLMA FINO ALL'ORLO DI GRAZIA".

Kecharitomene indica una pienezza assoluta e completa che non lascia spazio a nient'altro.

Ciao
Mauri

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