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Esistenza, realtà... cosa sono?

Ultimo Aggiornamento: 11/04/2011 12:12
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13/02/2011 15:23
 
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Colgo un pensiero espresso dall'amico Cava pochi giorni fa tipo "A proposito, ti sei finalmente stancato delle legnate sul forum dell' UAAR?" per avviare una dissertazione sulla quale, ultimamente, in UAAR si è parecchio discusso, con risultati molto interessanti.

Intanto è con piacere che rilevo l'accresciuta sensibilità del moderatore Xabax999, con il quale mi complimento, e non solo, in rapporto alla richiesta di qualche forista di stare alla larga da un certo forumista, definito da "guazzabuglio psichiatrico".

Vorrei dire all'amico Cava che l'esperienza da me corsa in UAAR non è dissimile da diverse altre colà vissute.
C'è, dunque, da chiedersi che cosa si frapponga nel dialogo con alcuni atei o se tutti gli atei ragionino allo stesso modo. Che tutti non ragionino allo stesso modo è evidente, da qualche tempo, per chi ha seguito l'argomento su "l'origine del caso", definito da più di qualcuno interessante.

E' chiaro che la scienza non può chiudersi all'interno del recinto del metodo scientifico, ponendo, in questo modo, il metodo a salvaguardia della fortezza in cui verrebbero confinate e sacrificate le menti che si definiscono scientifiche.
Ci sono molte domande a cui risulta impossibile dar risposte con il metodo scientifico che, per questo, non può che risultare insufficiente nel dipanare molteplici matasse teoriche del sapere umano, apparentemente senza capo e senza coda tipo "l'origine del caso", esistenza o realtà.

Cosa pensate, in conclusione, del metodo scientifico per dare spiegazioni su questioni come quelle cui ho appena accennato? [SM=g2407713]

Per un'analisi più accurata:
forum.uaar.it/viewtopic.php?f=17&t=9747&start=870






[Modificato da pyccolo 13/02/2011 15:27]
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13/02/2011 17:00
 
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Allora...

Ho letto la pagina linkata, mi è piaciuto solo il post di delfi68, comunque ho resistito e ho letto tutta la pagina. Poi ho guardato sotto e ho visto: pagina 59 di 60 [SM=x789075]

MA SIETE FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Vado a pag uno e trovo 'sta roba:

Negare il finalismo è imprescindibile per ogni discorso scientifico e la biologia persegue da tempo questo obiettivo passando per orologiai ciechi fino alle recenti critiche alla stessa selezione naturale sospettata di nascondere un' interpretazione finalistica della natura (v. Fodor Palmarini "Darwin aveva torto").
Eliminare ogni finalità significa in pratica postulare la casualità dell' evento originario, ma come si può concedere senso scientifico a questa postulazione di un evento unico frutto del caso? La casualità è rilevabile solo dalla distribuzione statistica di una popolazione quanto più possibile estesa di eventi simili, come si può allora pensare in termini scientifici che un evento unico originario sia casuale? Casuale rispetto a quale distribuzione di eventi simili?
Un' origine per caso sarà dunque sempre un' affermazione del tutto arbitraria a cui ci si può credere solo per fede?



Ho chiuso tutto e me ne sono scappata su facebook. Almeno lì c'è gente NORMALE [SM=g2283909]

Adesso, di grazia, se qualcuno è capace di spiegarmi di che caxxo hanno parlato per 60 pagine gliene sarò grato per tutta la vita, ma io mi rifiuto di leggere. Siete pazzi. [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]
[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]


[SM=x789062]


Kelly [SM=x789069]
[Modificato da kelly70 13/02/2011 17:02]



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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13/02/2011 17:29
 
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Re:
pyccolo, 13/02/2011 15.23:

Colgo un pensiero espresso dall'amico Cava pochi giorni fa tipo "A proposito, ti sei finalmente stancato delle legnate sul forum dell' UAAR?" per avviare una dissertazione sulla quale, ultimamente, in UAAR si è parecchio discusso, con risultati molto interessanti.

Intanto è con piacere che rilevo l'accresciuta sensibilità del moderatore Xabax999, con il quale mi complimento, e non solo, in rapporto alla richiesta di qualche forista di stare alla larga da un certo forumista, definito da "guazzabuglio psichiatrico".

Vorrei dire all'amico Cava che l'esperienza da me corsa in UAAR non è dissimile da diverse altre colà vissute.
C'è, dunque, da chiedersi che cosa si frapponga nel dialogo con alcuni atei o se tutti gli atei ragionino allo stesso modo. Che tutti non ragionino allo stesso modo è evidente, da qualche tempo, per chi ha seguito l'argomento su "l'origine del caso", definito da più di qualcuno interessante.

E' chiaro che la scienza non può chiudersi all'interno del recinto del metodo scientifico, ponendo, in questo modo, il metodo a salvaguardia della fortezza in cui verrebbero confinate e sacrificate le menti che si definiscono scientifiche.
Ci sono molte domande a cui risulta impossibile dar risposte con il metodo scientifico che, per questo, non può che risultare insufficiente nel dipanare molteplici matasse teoriche del sapere umano, apparentemente senza capo e senza coda tipo "l'origine del caso", esistenza o realtà.

Cosa pensate, in conclusione, del metodo scientifico per dare spiegazioni su questioni come quelle cui ho appena accennato? [SM=g2407713]

Per un'analisi più accurata:
forum.uaar.it/viewtopic.php?f=17&t=9747&start=870









Ho appena dato del fanatico a Polymetis, da Sonny.

Complimento [SM=g27828] che lui ovviamente rispedira' al mittente.

Ma io al contrario di lui non neghero' di esserlo.

Ovviamente con diverse differenziazioni. [SM=x789055]


Non so se mi spiego... [SM=x789064]

Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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Re:
kelly70, 13/02/2011 17.00:

Allora...

Ho letto la pagina linkata, mi è piaciuto solo il post di delfi68, comunque ho resistito e ho letto tutta la pagina. Poi ho guardato sotto e ho visto: pagina 59 di 60 [SM=x789075]

MA SIETE FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Vado a pag uno e trovo 'sta roba:

Negare il finalismo è imprescindibile per ogni discorso scientifico e la biologia persegue da tempo questo obiettivo passando per orologiai ciechi fino alle recenti critiche alla stessa selezione naturale sospettata di nascondere un' interpretazione finalistica della natura (v. Fodor Palmarini "Darwin aveva torto").
Eliminare ogni finalità significa in pratica postulare la casualità dell' evento originario, ma come si può concedere senso scientifico a questa postulazione di un evento unico frutto del caso? La casualità è rilevabile solo dalla distribuzione statistica di una popolazione quanto più possibile estesa di eventi simili, come si può allora pensare in termini scientifici che un evento unico originario sia casuale? Casuale rispetto a quale distribuzione di eventi simili?
Un' origine per caso sarà dunque sempre un' affermazione del tutto arbitraria a cui ci si può credere solo per fede?



Ho chiuso tutto e me ne sono scappata su facebook. Almeno lì c'è gente NORMALE [SM=g2283909]

Adesso, di grazia, se qualcuno è capace di spiegarmi di che caxxo hanno parlato per 60 pagine gliene sarò grato per tutta la vita, ma io mi rifiuto di leggere. Siete pazzi. [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]
[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]


[SM=x789062]


Kelly [SM=x789069]




Hai certamente tratto dalla lettura delle ultime due pagine e della prima la tua personale impressione.
IO ho tratto la mia.
Ma non era sull'impressione che si ricava dalla lettura di alcune pagine che desideravo avere un parere.
Per me è stato piacevole osservare come una certa parte di quei foristi si sia prestata ad una maggiore apertura al dialogo piuttosto che ad una chiusura ad esso.

L'autore del thread ha espresso una sua opinione, che può andare bene per alcuni e per altri no.
Personalmente non mi trovo in linea con l'autore del thread nella sua essenzialità e nei suoi obiettivi, anche se condivido alcuni passaggi del suo discorso. Non mi permetto, però, di mandarlo a quel paese nè di dargli del demente, cosa peraltro condivisa dignitosamente da alcuni foristi.

Quel che chiedevo è racchiuso in questa domanda: "Cosa pensate, in conclusione, del metodo scientifico per dare spiegazioni su questioni come quelle cui ho appena accennato?", riferendomi all'origine del caso, ai concetti di esistenza e di realtà.

Se la cosa non interessa pace... [SM=g27828]




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Re: Re:
Claudio Cava, 13/02/2011 17.29:



Ho appena dato del fanatico a Polymetis, da Sonny.

Complimento [SM=g27828] che lui ovviamente rispedira' al mittente.

Ma io al contrario di lui non neghero' di esserlo.

Ovviamente con diverse differenziazioni. [SM=x789055]


Non so se mi spiego... [SM=x789064]

Ciao
Claudio



Hai potuto dare del fanatico a chiunque, ma non puoi affibbiarlo a me, che [SM=g27828] sono molto meno fanatico di tanti che si dichiarano atei. [SM=g27828]

Ciao


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13/02/2011 18:49
 
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Re:
kelly70, 13/02/2011 17.00:

Allora...

Ho letto la pagina linkata, mi è piaciuto solo il post di delfi68, comunque ho resistito e ho letto tutta la pagina. Poi ho guardato sotto e ho visto: pagina 59 di 60 [SM=x789075]

MA SIETE FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Vado a pag uno e trovo 'sta roba:

Negare il finalismo è imprescindibile per ogni discorso scientifico e la biologia persegue da tempo questo obiettivo passando per orologiai ciechi fino alle recenti critiche alla stessa selezione naturale sospettata di nascondere un' interpretazione finalistica della natura (v. Fodor Palmarini "Darwin aveva torto").
Eliminare ogni finalità significa in pratica postulare la casualità dell' evento originario, ma come si può concedere senso scientifico a questa postulazione di un evento unico frutto del caso? La casualità è rilevabile solo dalla distribuzione statistica di una popolazione quanto più possibile estesa di eventi simili, come si può allora pensare in termini scientifici che un evento unico originario sia casuale? Casuale rispetto a quale distribuzione di eventi simili?
Un' origine per caso sarà dunque sempre un' affermazione del tutto arbitraria a cui ci si può credere solo per fede?



Ho chiuso tutto e me ne sono scappata su facebook. Almeno lì c'è gente NORMALE [SM=g2283909]

Adesso, di grazia, se qualcuno è capace di spiegarmi di che caxxo hanno parlato per 60 pagine gliene sarò grato per tutta la vita, ma io mi rifiuto di leggere. Siete pazzi. [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]
[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]


[SM=x789062]


Kelly [SM=x789069]



Sai qual'è il bello ? E' che ho partecipato anche io ma gli argomenti sono stati così tanti e vari che dire di cosa si è parlato è impossibile !!!
[SM=x789048]

C'è da dire che li ci sono centinaia di utenti che partecipano e quindi è facile arrivare a numerose pagine nelle discussioni. A volte non leggo per due giorni e quei grafomani maledetti [SM=g27828] hanno scritto 20 pagine !! O dico VENTI PAGINE !!!







"il punto essenziale non è se una teoria piaccia o non piaccia, ma se fornisca previsioni in accordo con gli esperimenti. Dal punto di vista del buon senso l'elettrodinamica quantistica descrive una Natura assurda. Tuttavia è in perfetto accordo con i dati sperimentali. Mi auguro quindi che riusciate ad accettare la Natura per quello che è: assurda. (da QED. La strana teoria della luce e della materia, traduzione di F. Nicodemi, Adelphi, 1989)
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13/02/2011 22:24
 
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Re: Re: Re:
pyccolo, 13/02/2011 18.37:



Hai potuto dare del fanatico a chiunque, ma non puoi affibbiarlo a me, che [SM=g27828] sono molto meno fanatico di tanti che si dichiarano atei. [SM=g27828]

Ciao





Ma guarda che non l' avevo mica con te....

Come ho appena detto ad un certo fanatico religioso DOC, fanatici ognuno in un dato senso lo siamo un po' tutti.

Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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17/02/2011 00:30
 
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Come autore del post in questione mi sento tirato in causa.
Avevo proposto precedentemente la stessa questione (tutto sommato piuttosto specifica) su Yahoo Answer [URL=]http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=Apro6cjfrJlLPdf0vi33.IjxDQx.;_ylv=3?qid=20110112143501AAuRmCs dove in genere invio domande anche molto più provocatorie su temi scientifici, politici e filosofici senza subire particolari censure. Un utente molto polemico di Answer mi aveva invitato a riproporla sul forum UAAR. Ho cercato di limare al massimo la domanda per limitare le polemiche, ma l' effetto è stato dirompente. Entrare in quel forum con la mia domanda è stato come se fossi entrato in una chiesa bestemmiando o in una moschea con gli scarponi infangati. Ho dato corda alla crociata scientista perché tutto sommato mi incuriosiva e mi eccitava. Così il post è andato avanti e sta ancora andando avanti per più di 60 pagine dove c' è dentro di tutto, dai buchi neri alla meccanica quantistica, a Galileo, al Big Bang, all' epistemiologia di Feyerabend (in cui si è distinto il qui presente Spiritolibero), alla filosofia di Parmenide e Severino e via discorrendo. E' stato un vero Big Bang quel post!
Attualmente dopo gli insulti più velenosi siamo arrivati a un dialogo finalmente piuttosto calmo e interessante con Diegopig su soggettivismo e oggettivismo, tema caro e condiviso con Pyccolo.
Che dire... lo scientismo è una religione che certo include il fanatismo e senza dubbio io non sono normale e DETESTO il concetto stesso di NORMALITA', sono me stesso contro ogni norma di ortodossia.Grazie al cielo o al caso penso che di normali secondo standard non ce ne siano molti in giro, ma odio gli anormali coalizzati insieme in nome di un ortodossia (qualunque essa sia) che li fa sentire tanto maggioranza normale.
Credo, e il mio post lo ha dimostrato, che un certo scientismo ateo da combattimento non abbia nulla da invidiare al peggiore fanatismo religioso in violenza verbale e presunzione epistemica. Forse questa è la sola conclusione che al momento riesco a trarre da quelle 60 e più pagine, anche se l' accesissima discussione ha avuto il merito di generare spunti interessanti per chi abbia voglia di cercarli tra le varie trollate. Poi non è ancora finita..., ma il fuoco si è raffreddato, seguendo strade più temperate.
 
[Modificato da maral. 17/02/2011 00:34]
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17/02/2011 01:02
 
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Caro Maral, benvenuto in questo forum [SM=x789061]

Io sono atea E BASTA. Lo scientismo lo lascio volentieri agli altri [SM=x789051]

Mi è bastato Scientology [SM=g2283909]


Kelly



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17/02/2011 01:05
 
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Post P.S. Se volessi ripetere la domanda in modo che anche i poveri mortali non scientisti possano capirla, magari rispondiamo anche qui [SM=x789048]

Kelly



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