“Forse era insensato per me pensare che per la fisica l' universo nasca da un nulla assoluto? Ok, sono contento del fatto che non è così.”
Esatto, ti si contestava semplicemente questa tua visione del modello cosmologico che è errata.
Quindi di fatto qui tutti concordiamo che l'universo non viene dal nulla.
“Dunque forse anche la singolarità esisteva da sempre come la materia, la densità, la gravità e la temperatura, mentre non esisteva lo spazio tempo”
La singolarità è uno “stato di cose”, è possibile che sia sempre stato in quel modo oppure che, come ho detto, ciclicamente possa essere cambiato lo stato di quella singolarità in modi che purtroppo non possiamo conoscere.
“La cosa strana è che, a quanto dice Rainboy non esisteva nemmeno la causalità (ovvio, non c' erano spazio e tempo), ma l' attrazione gravitazionale tendente a infinito forse sì e questo non lo capisco, perché l' attrazione gravitazionale è una forza e quindi non è concepibile fuori dagli effetti che provoca. “
Ove si vada verso l’infinito non ha più senso parlare di nessi causali che implicano finitezza e tempo, in questo senso è possibile definire una forza esistente ma senza dover necessariamente parlare di causalità.
“e questa è un' idea molto bella, ma che introduce la contraddizione di un tempo che sta prima del big bang, forse in uno spazio fuori da questo universo (spzio che però non esiste)”
C’è forse un po’ di confusione. Se la singolarità prima era in uno stato diverso, stato che includeva uno spazio-tempo di qualsiasi tipo, allora lo spazio-tempo esisteva in quella diversa configurazione di universo.
Forse va chiarito il concetto di spazio-tempo einsteiniano: quest'ultimo non è altro che un modello geometrico del nostro attuale universo, ove il tempo è intrinsecamente legato allo spazio, quindi se c’è spazio, secondo Einstein, non c’è tempo o c’è tempo t di valore infinito. E’ sempre in questi termini che va analizzata qualsiasi cosmologia compreso il BB.
La singolarità è uno stato in cui il modello geometrico einsteiniano non è applicabile ma nulla esclude che qualcosa di diverso possa essere esistito “prima” della singolarità stessa, cioè quando e se la singolarità si trovava in uno stato diverso. Peraltro si dice che nella singolarità il tempo non esiste, non è esattamente corretta come definizione, dobbiamo dire che lo spazio-tempo einsteiniano non esisteva, null'altro.
“Penso peraltro che tu saprai che questo prima, questo universo elastico introduce problemi entropici enormi, come spiega Penrose in "La mente nuova dell' imperatore", perché in una singolarità temporale iniziale, secondo l' ipotesi di curvatura di Weil, c'è il vincolo che la parte di WEIL della curvatura spazio tempo sia 0 (in altre parole è uno stato di ordine elevatissimo), nei buchi neri e nello stato finale conseguente al big crunch WEIL tende invece all' infinito (nel buco nero c'è uno stato estremamente caotico, a maggior ragione se è il risultato del big crunch) ed è per questo che esiste una freccia entropica. Ora è molto difficile pensare a una coincidenza di questi due stati in cui WEIL è 0 e anche infinito, unitamente al fatto che in effetti, mentre i buchi neri si osservano, i buchi bianchi no, nessuno, e questo conferma l' entropia dell' universo, mentre esclude il suo contrario”
Non mi addentrerei in questi dettagli anche perché non è questo il discorso e arriveremmo a punti inconcludenti.
Credo che abbiamo esaurito il problema, cioè il fatto che l’universo non derivi dal “nulla” su cui tutti concordiamo.
Ora possiamo anche discutere di tutte le varie ipotesi in campo, ma francamente per quanto mi riguarda ritengo più proficuo farlo magari davanti ad un paio di testi di cosmologi.
“Non abbiamo fatto altro che ribadire l' ipotesi di un dio trascendente lo spazio tempo e chiamarlo materia che esiste da sempre e per sempre in tutte le sue forme possibili e immaginabili, con tutte le irrisolvibili regressioni a infinito che questa idea comporta. “
Innanzitutto il trascendente dovrebbe essere anche oltre la materia il che in questo caso non è, visto che stiamo parlando di materia sempre esistita, inoltre abbiamo una piccolissima differenza, la materia è osservabile qualsiasi altra cosa trascendente no, pertanto la scelta si fa da se. Se poi aggiungiamo che entia non sunt moltiplicanda praeter necessitatem, mettiamo una pietra tombale al trascendente architetto.
[Modificato da spirito!libero 02/03/2011 13:50]
"il punto essenziale non è se una teoria piaccia o non piaccia, ma se fornisca previsioni in accordo con gli esperimenti. Dal punto di vista del buon senso l'elettrodinamica quantistica descrive una Natura assurda. Tuttavia è in perfetto accordo con i dati sperimentali. Mi auguro quindi che riusciate ad accettare la Natura per quello che è: assurda. (da QED. La strana teoria della luce e della materia, traduzione di F. Nicodemi, Adelphi, 1989)