pcerini, 12/10/2008 13.37:
MauriF:La tua è un'interpretazione fondamentalistica del testo (ti fa comodo prenderla così).E' "letterale" mentre dovresti guardare a "che cosa si voleva proclamare".
Sul Concilio di Trento ha ragione spirito,si riferivano letteralmente ad Adamo come "primo uomo" e non certo a tutta l'umanita',se si va a leggere bene il testo,al punto 1 segue anche il punto 2: (da
www.totustuus.biz/users/concili/trentoa.htm )
Chi afferma che la prevaricazione di Adamo nocque a lui solo, e non anche alla sua discendenza; che perdette per sé soltanto, e non anche per noi, la santità e giustizia che aveva ricevuto da Dio; o che egli, inquinato dal peccato di disobbedienza, abbia trasmesso a tutto il genere umano solo la morte e le pene del corpo, e non invece anche il peccato, che è la morte dell’anima: sia anatema. Contraddice infatti all’apostolo, che afferma: Per mezzo di un sol uomo il peccato entrò nel mondo e a causa del peccato la morte, e così la morte si trasmise a tutti gli uomini, perché in lui tutti peccarono (22). da dove si capisce chiaramente che concezione avessero su Adamo.
Quei cattolici che vogliono negare questa evidenza lampante nel testo non fanno altro che arrampicarsi sugli specchi,non sono in grado di dimostrare che coloro che scrissero una tale formula avessero in mente una concezione diversa da quella che si evince chiaramente dalla formula in questione se non per il tramite dell'ambiguita' classica che affligge il pensiero cattolico da secoli.
E' proprio sull'ambiguita' che intendono giocare , come a dire, fanno il gioco sporco,cosi' sono capaci tutti, io pure potrei giocare sull'ambiguita' dei termini,invece li' i termini sono chiari e lampanti.
E' un po' come giocare al gatto con il topo, la dimostrazione lampante di tale ambiguita' l'abbiamo avuta anche con il lemma lucano LC 1:28.
Guarda, io ti ho già detto che sono monogenista e non sai quanto comodo mi farebbe vedere la Chiesa guidare insindacabilmente i fedeli lungo questa strada...
Il fatto è che il dogma non è indirizzato alla discussione su monogenismo e poligenismo.
Come ho già detto, se si sostituiscono al termine ADAMO altri termini secondo la visione poligenista (l'umanità o l'uomo inteso in senso generale), il dogma non è intaccato nell'oggetto del suo discutere.
Il tentativo di vedere ambiguità laddove non ce ne sono è il pensiero che affligge tutti coloro che vorrebbero andare contro i dogmi e li vorrebbero demolire.
Ci avete già provato in questa sede a vedere se la storia del "gioco sporco" funziona...ed è chiaro a tutti che non funziona.
Vedi la questione dell'anima infusa nell'istante del concepimento.
In tal caso non funziona più il presunto "giochetto".
La regola relativa ai dogmi è chiara e pure molto semplice: "bisogna guardare all'oggetto della discussione del dogma".
Relativamente alla discussione sul monogenismo e poligenismo io, più che al dogma e quindi all'oggetto che discute, guarderei alle parole di San Paolo:
Per mezzo di un sol uomo il peccato entrò nel mondo e a causa del peccato la morte, e così la morte si trasmise a tutti gli uomini, perché in lui tutti peccarono
Infatti benchè il dogma le riprenda per comprovare la trasmissione delle conseguenze del peccato...mi sembra poco discutibile quel "per mezzo DI UN SOL UOMO".
Può darsi che, in futuro, la Chiesa prenda posizione chiara anche su questo punto ma, per adesso, accoglie sia la visione mongenista che quella poligenista.
Ciao
Mauri.
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)