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L'infallibile

Ultimo Aggiornamento: 02/10/2012 01:51
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12/10/2008 09:10
 
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Re:


Mi fà pensare che con 2000 anni di evoluzioni di tradizioni e dogmi, l'eredità degli apostoli è andata sfumando, ma fortunatamente al giorno d'oggi c'è ancora chi la segue. Mettere i padri della chiesa alla pari degli apostoli mi fà un pò storcere il naso sinceramente.



E' un pensiero errato ma nessuno impone che non lo si possa avere...

Io non ho messo i Padri della Chiesa alla pari degli Apostoli ma gli Apostoli alla pari di qualsiasi altro uomo, il che è sostanzialmente diverso.

Ho evidenziato come gli Apostoli ne abbiano combinate di cotte e di crude...molto più di alcuni Padri della Chiesa...
Questo non li rende comunque meno Santi.



Un contesto di fanatismo antigiudaico, da cui le persone veramente sante dovrebbero dissociarsi e andare controcorrente con simili ideologie; mai Francesco d'Assisi avrebbe scritto cose simili, eppure nel suo tempo c'era ancora ben marcato l'odio antiebraico, ma un vero santo non si lascia trasportare dall'ideologia del tempo se questa è corrotta e và contro il Vangelo.

Ad maiora.



Ma ci mancherebbe...volevano stare con un piede in due scarpe e l'esortazione è a prendere una decisione perchè era una cosa che non stava inpiedi.
Questo è il contesto.
Le parole sono dure ma lo scopo è altro.
San Francesco ha fatto di peggio...ne ha fatti a pezzi un po' prima di diventare Santo.







-----------------------------------------

Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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12/10/2008 10:15
 
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"San Francesco ha fatto di peggio...ne ha fatti a pezzi un po' prima di diventare Santo"

La storia secondo Mauri ! Cmq, la guerra a caui partecipò Francesco d'Assisi, ovvero quella contro Perugia, fu promossa proprio dal vescovo di Assisi !

Saluti.

ps
e Adamo sta li indifeso....
[Modificato da spirito!libero 12/10/2008 10:16]



"il punto essenziale non è se una teoria piaccia o non piaccia, ma se fornisca previsioni in accordo con gli esperimenti. Dal punto di vista del buon senso l'elettrodinamica quantistica descrive una Natura assurda. Tuttavia è in perfetto accordo con i dati sperimentali. Mi auguro quindi che riusciate ad accettare la Natura per quello che è: assurda. (da QED. La strana teoria della luce e della materia, traduzione di F. Nicodemi, Adelphi, 1989)
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12/10/2008 10:16
 
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Re:
spirito!libero, 12/10/2008 0.19:

Non mi ha risposto per nulla ! Difatti lui parte dal presupposto che in quel concilio non si affermi dogmaticamente l’esistenza di Adamo !

Io mi chiedo come sia possibile interpretare diversamente queste cristalline parole:

Chi non ammette che il primo uomo Adamo avendo trasgredito nel paradiso il comando di Dio, ha perso subito la santità e la giustizia che Adamo per quel peccato di prevaricazione fu peggiorato nell’anima e nel corpo: sia anatema

E’ talmente chiaro da non dare adito ad alcun dubbio: chi non crede che sia esistito il primo uomo Adamo che ha trasgredito nel paradiso (non in terra) il comando di Dio non può essere cattolico perchè questa è una verità di fede infallibile. Semplicemente oggi i cattolici, capendo che quella scritta è una castroneria insostenibile, come al solito, tentano di uscirne con i modi più subdoli. Addirittura si sono inventati che in quella formulazione per adamo si intende l’umanità intera !! Ma quando mai, per la traditio, tanto acclamata quando serve, ma messa da parte quando è scomoda, Adamo è sempre stato ritenuto il primo uomo sulla terra, creato direttamente da Dio e incappato nell’ira di quest’ultimo dopo aver peccato. Quindi un solo, singolo uomo vivente nel paradiso terrestre. Non esiste nemmeno lontanamente l’idea “dell’umanità”. Ergo quella formulazione, alla luce della scienza moderna, è semplicemente insostenibile, cioè falsa.

Conclusione, la chiesa cattolica è fallibile anche in materia di fede e anche nei pronunciamenti dogmatici dei concili ecumenici. (come se ci volesse una prova per saperlo..)



La tua è un'interpretazione fondamentalistica del testo (ti fa comodo prenderla così).E' "letterale" mentre dovresti guardare a "che cosa si voleva proclamare".

Un DOGMA viene stabilito per opporsi a determinate idee teologiche ed è a questo che si deve guardare quando lo si legge, se l'intento è quello di capirlo, non di strumentalizzarlo.

L'intento del dogma è di stabilire come fede ortodossa quella che afferma che A CAUSA DEL PECCATO L'UOMO HA PERSO SUBITO LA SUA SANTITA' E GIUSTIZIA...PER QUEL PECCATO FU PEGGIORATO NELL'ANIMA E NEL CORPO.

Stop.

Non c'è alcun intento di proclamare un dogma che affermi il monogenismo in Adamo.

E' fuori dal dibattito e fuori dall'intento del dogma in oggetto.

La Chiesa, tutt'oggi, non stabilisce se bisogna essere monogenisti o poligenisti.
Io sono monogenista, Polymetis poligenista...e nessuno di noi due è eretico.

Relativamente al termine ADAM i Padri della Chiesa non hanno mai affermato che fu un solo e preciso uomo e non è mai stato un dogma di fede pensarlo.

E te lo dico senza cercare di rigirare frittate perchè, per l'appunto, io sono monogenista.
Ma questo dogma che stiamo discutendo non è una conferma del monogenismo.

L'idea della "umanità", guardando al termine ADAM esiste eccome.
Ed i padri della Chiesa, che sapevano l'ebraico, lo sapevano bene...ma non è mai sorta un dibattito su monogenismo e poligenismo all'epoca...e tutt'ora la Chiesa non ha stabilito direttive.

Quel dogma, lo ripeto, non ci spinge ad un vicolo cieco relativamente all'esistenza di Adamo visto come singolo e preciso uomo storico.




Hans Kung, al quale tra l’altro papa-ratzi deve la carriera visto che fu lui a perorarne la causa accademica, è il più grande teologo contemporaneo. Credo tu non abbia mai letto nemmeno una riga di questo enorme pensatore e pontifichi, sei troppo piccolo Mauri.



Sicuramente è un grande teologo...come pure è un grande eretico.
E, in qualità di eretico, sa bene come difendersi e su quale tipo di apologia fare leva.
Quello che credi tu su ciò che leggo io è irrilevante.



Riguardo a Maria e all'anima, avevo già risposto:

Ho casualmente seguito la discussione a cui ti riferisci. Bene, il cattolico (che poi è sempre Polymetis), ha detto una grossa stupidaggine per almeno due motivi, il primo è che se a Maria l'anima è stata "infusa" al momento del concepimento, nulla e nessuno ci dice che tale metodologia sia uguale per tutti gli altri esseri umani, anzi, visto che è stata una concezione "immacolata" e quindi del tutto particolare, è molto probabile che ciò che vale per Maria non valga per gli altri uomini, nessuno può dire il contrario. Polymetis molto furbamente ha fatto finta di non conoscere questa contro obiezione e nessuno in quella discussione gli ha posto questo problema. Ha dunque ragione chi gli chiedeva conto di dove fosse scritto il dogma esplicito che voleva l'anima infusa al momento del concepimento! Il dogma non c'è, non esiste, ed è una vera stupidaggine dire che esso è "implicito" nel dogma dell'immacolata sia per il motivo di cui sopra, sia per il fatto che un dogma non può MAI essere implicito e questo lo disse lo stesso Polymetis diverso tempo fa quando discusse con me dei dogmi tridentini che parlavano di Adamo.



Sicuramente non si vuol insistere, in questo dogma, sulla questione dell'anima infusa al momento del concepimento ma lo si da come cosa scontata.
Pur non essendo oggetto diretto del dogma ne è un presupposto inscindibile.

Se si fosse voluto affermare che l'infusione dell'anima di Maria al momento del concepimento fosse una cosa straordinaria, il dogma lo avrebbe stabilito in maniera chiara.

Mentre in maniera chiara afferma che l'infusione dell'anima di Maria è avvenuta nell'istante del suo concepimento...ma che la cosa straordinaria è la redenzione in quell'istante.

Quindi, anche secondo me, qui non c'è nulla di "implicito"...il dogma ESPLICITAMENTE fa riferimento all'infusione dell'anima al momento del concepimento.



In quelle pronunciazioni infallibili si diceva più o meno: "chi non crede che Adamo fu il primo uomo e che da esso noi per discendeza ereditiamo il peccato orginale sia anatema". Io gli dissi che da questa frase si evinceva il dogma che Adamo fosse il primo uomo (tesi che Polymeti rifiuta perchè altrimenti dovrebbe accettare il creazionismo cosa che per fortuna rifiuta) e sai lui che mi rispose ? Mi disse che non si può evincere da quell'enunciato che Adamo fosse il primo uomo perchè NON E' ESPLICITAMENTE DEFINITO !!!

Ma come !! li c'è proprio la parola "Adamo" definito esplicitamente come "primo uomo" ma non si può considerare dogma il fatto che Adamo fu storicamente e realmente il primo uomo mentre dall'immacolata concezione si può dedurre dogmaticamente che l'anima viene infusa nel momendo del concepimento ???? Ma che razza di approccio è ? una volta in un modo un'altra in un altro ??? alla faccia della coerenza e della logica !! ma soprattutto alla faccia dell'onestà intellettuale!



Ha ragione Polymetis poichè, come ho già detto, il dogma relativo ad Adamo non ha nè come oggetto nè come elemento imprescindibile dallo stesso...il voler predicare che Adamo è un singolo e preciso uomo.

Al contrario, l'espressione relativa all'Immacolata Concezione ha come elemento imprescindibile dall'oggetto del dogma la verità di fede che l'anima sia infusa al momento del concepimento.
Inoltre, in tal caso, se l'infusione al momento del concepimento fosse stata elemento straordinario ed esclusivo per Maria, il dogma avrebbe dovuto affermarlo esplicitamente.



La differenza fra i due casi è chiara, come ho già detto..:

a) Nel caso delle affermazioni relative al peccato originale e ad Adamo si può presupporre che "ADAMO" sia "l'uomo" o "l'umanità"...come l'indagine critico-storica avvalora.
Se si sostituisce ad ADAMO tale senso, il dogma non perde di significato...
Non si è ad un vicolo cieco.

b) Nel caso delle affermazioni dogmatiche relative all'Immacolata Concezione non si può presupporre che l'anima possa essere immune dal peccato sin dal concepimento...se non vi è anima sin dal concepimento.
Si è ad un vicolo cieco.


PS: Il monogenismo non sfocia obbligatoriamente nel creazionismo.

Ciao
Mauri.







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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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12/10/2008 10:18
 
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Re:
spirito!libero, 12/10/2008 10.15:

"San Francesco ha fatto di peggio...ne ha fatti a pezzi un po' prima di diventare Santo"

La storia secondo Mauri ! Cmq, la guerra a caui partecipò Francesco d'Assisi, ovvero quella contro Perugia, fu promossa proprio dal vescovo di Assisi !

Saluti.

ps
e Adamo sta li indifeso....



La storia secondo Mauri?
San Francesco ha partecipato o no alla guerra?

Ha fatto la sua parte anche lui...

Eppure è uno dei Santi più grandi che la storia della Chiesa conosca.

Ciao
Mauri.



[Modificato da MauriF 12/10/2008 10:19]



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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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12/10/2008 10:23
 
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Re: Re:
MauriF, 12/10/2008 10.18:



La storia secondo Mauri?
San Francesco ha partecipato o no alla guerra?

Ha fatto la sua parte anche lui...

Eppure è uno dei Santi più grandi che la storia della Chiesa conosca.

Ciao
Mauri.






Con una piccolissima differenza: la sua conversione a Cristo avvenne proprio a causa delle atrocità vissute in guerra !

E dopo l'inizio della sua vita spirituale (Francesco NON HA MAI PRESO I VOTI !) la non violenza era uno dei suoi punti irrinunciabili.

Borromeo, invece, tanto per prenderne uno a caso citato da Clint, fu assassino durante la sua vita spirituale e, anzi, fu canonizzato proprio per i suoi "meriti" inquisitoriali !!

Forse solo la tua cieca fede non ti fa notare l'enorme differenza. Un conto è essere mandato in guerra e quindi uccidere per difendersi e poi proprio a causa di questa esperienza convertirsi alla vita spirituale, tutt'altra è considerare un'azione da SANTO l'omocidio.

Saluti.





"il punto essenziale non è se una teoria piaccia o non piaccia, ma se fornisca previsioni in accordo con gli esperimenti. Dal punto di vista del buon senso l'elettrodinamica quantistica descrive una Natura assurda. Tuttavia è in perfetto accordo con i dati sperimentali. Mi auguro quindi che riusciate ad accettare la Natura per quello che è: assurda. (da QED. La strana teoria della luce e della materia, traduzione di F. Nicodemi, Adelphi, 1989)
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12/10/2008 13:37
 
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Re: Re: Re:


Con una piccolissima differenza: la sua conversione a Cristo avvenne proprio a causa delle atrocità vissute in guerra !



Da un punto di vista storico le circostanze della conversione di san Francesco non sono state chiarite e si hanno notizie solo attraverso le agiografie. Pare che abbia giocato un ruolo la sua volontà frustrata di farsi cavaliere e di partire per la crociata, ma soprattutto un crescente senso di compassione che gli ispiravano i deboli, i reietti, gli ammalati, gli emarginati: questa compassione si sarebbe trasformata poi in una vera e propria "febbre d'amore" verso il prossimo.

Nel 1204-1205 provò infatti a partire per la quarta crociata: si trattava di raggiungere a Lecce la corte di Gualtieri III di Brienne, per poi muovere con gli altri cavalieri alla volta di Gerusalemme. Partecipare come cavaliere ad una crociata era a quel tempo considerato uno dei massimi onori per i cristiani d'Occidente. Tuttavia, giunto a Spoleto, si ammalò nuovamente. Avrebbe raccontato in seguito di essere stato persuaso da due rivelazioni notturne[6]: nella prima egli scorse un castello pieno d'armi, ed udì una voce promettergli che tutto quello sarebbe stato suo. Nella seconda sentì nuovamente la stessa voce chiedergli se gli fosse stato «più utile seguire il servo o il padrone»: alla risposta: «Il padrone», la voce rispose:
« Allora perché hai abbandonato il padrone, per seguire il servo? »



E dopo l'inizio della sua vita spirituale (Francesco NON HA MAI PRESO I VOTI !)



LOL...che cosa vorrebbe significare "Francesco non ha mai preso i voti!"?

La sua vita è un voto assoluto.



la non violenza era uno dei suoi punti irrinunciabili.



Eh, beh...se si segue Cristo...
Anche a Gandhi è venuta quest'idea formidabile.



Borromeo, invece, tanto per prenderne uno a caso citato da Clint, fu assassino durante la sua vita spirituale e, anzi, fu canonizzato proprio per i suoi "meriti" inquisitoriali !!



Mah, io ho trovato questo:

www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=72531

Assolutamente un'altra versione rispetto da quella alla quale stai facendo riferimento tu...



Forse solo la tua cieca fede non ti fa notare l'enorme differenza. Un conto è essere mandato in guerra e quindi uccidere per difendersi e poi proprio a causa di questa esperienza convertirsi alla vita spirituale, tutt'altra è considerare un'azione da SANTO l'omocidio.

Saluti.



Non ci sono differenze, il Santo resta comunque un peccatore...ce lo ricordano le stesse Sacre Scritture facendo riferimento agli stessi Apostoli.

Ciao!
Mauri.




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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
12/10/2008 13:37
 
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MauriF:La tua è un'interpretazione fondamentalistica del testo (ti fa comodo prenderla così).E' "letterale" mentre dovresti guardare a "che cosa si voleva proclamare".

Sul Concilio di Trento ha ragione spirito,si riferivano letteralmente ad Adamo come "primo uomo" e non certo a tutta l'umanita',se si va a leggere bene il testo,al punto 1 segue anche il punto 2: (da www.totustuus.biz/users/concili/trentoa.htm )

Chi afferma che la prevaricazione di Adamo nocque a lui solo, e non anche alla sua discendenza; che perdette per sé soltanto, e non anche per noi, la santità e giustizia che aveva ricevuto da Dio; o che egli, inquinato dal peccato di disobbedienza, abbia trasmesso a tutto il genere umano solo la morte e le pene del corpo, e non invece anche il peccato, che è la morte dell’anima: sia anatema. Contraddice infatti all’apostolo, che afferma: Per mezzo di un sol uomo il peccato entrò nel mondo e a causa del peccato la morte, e così la morte si trasmise a tutti gli uomini, perché in lui tutti peccarono (22). da dove si capisce chiaramente che concezione avessero su Adamo.

Quei cattolici che vogliono negare questa evidenza lampante nel testo non fanno altro che arrampicarsi sugli specchi,non sono in grado di dimostrare che coloro che scrissero una tale formula avessero in mente una concezione diversa da quella che si evince chiaramente dalla formula in questione se non per il tramite dell'ambiguita' classica che affligge il pensiero cattolico da secoli.

E' proprio sull'ambiguita' che intendono giocare , come a dire, fanno il gioco sporco,cosi' sono capaci tutti, io pure potrei giocare sull'ambiguita' dei termini,invece li' i termini sono chiari e lampanti.

E' un po' come giocare al gatto con il topo, la dimostrazione lampante di tale ambiguita' l'abbiamo avuta anche con il lemma lucano LC 1:28.
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12/10/2008 14:00
 
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Re:
pcerini, 12/10/2008 13.37:

MauriF:La tua è un'interpretazione fondamentalistica del testo (ti fa comodo prenderla così).E' "letterale" mentre dovresti guardare a "che cosa si voleva proclamare".

Sul Concilio di Trento ha ragione spirito,si riferivano letteralmente ad Adamo come "primo uomo" e non certo a tutta l'umanita',se si va a leggere bene il testo,al punto 1 segue anche il punto 2: (da www.totustuus.biz/users/concili/trentoa.htm )

Chi afferma che la prevaricazione di Adamo nocque a lui solo, e non anche alla sua discendenza; che perdette per sé soltanto, e non anche per noi, la santità e giustizia che aveva ricevuto da Dio; o che egli, inquinato dal peccato di disobbedienza, abbia trasmesso a tutto il genere umano solo la morte e le pene del corpo, e non invece anche il peccato, che è la morte dell’anima: sia anatema. Contraddice infatti all’apostolo, che afferma: Per mezzo di un sol uomo il peccato entrò nel mondo e a causa del peccato la morte, e così la morte si trasmise a tutti gli uomini, perché in lui tutti peccarono (22). da dove si capisce chiaramente che concezione avessero su Adamo.

Quei cattolici che vogliono negare questa evidenza lampante nel testo non fanno altro che arrampicarsi sugli specchi,non sono in grado di dimostrare che coloro che scrissero una tale formula avessero in mente una concezione diversa da quella che si evince chiaramente dalla formula in questione se non per il tramite dell'ambiguita' classica che affligge il pensiero cattolico da secoli.

E' proprio sull'ambiguita' che intendono giocare , come a dire, fanno il gioco sporco,cosi' sono capaci tutti, io pure potrei giocare sull'ambiguita' dei termini,invece li' i termini sono chiari e lampanti.

E' un po' come giocare al gatto con il topo, la dimostrazione lampante di tale ambiguita' l'abbiamo avuta anche con il lemma lucano LC 1:28.




Guarda, io ti ho già detto che sono monogenista e non sai quanto comodo mi farebbe vedere la Chiesa guidare insindacabilmente i fedeli lungo questa strada...

Il fatto è che il dogma non è indirizzato alla discussione su monogenismo e poligenismo.
Come ho già detto, se si sostituiscono al termine ADAMO altri termini secondo la visione poligenista (l'umanità o l'uomo inteso in senso generale), il dogma non è intaccato nell'oggetto del suo discutere.

Il tentativo di vedere ambiguità laddove non ce ne sono è il pensiero che affligge tutti coloro che vorrebbero andare contro i dogmi e li vorrebbero demolire.

Ci avete già provato in questa sede a vedere se la storia del "gioco sporco" funziona...ed è chiaro a tutti che non funziona.
Vedi la questione dell'anima infusa nell'istante del concepimento.
In tal caso non funziona più il presunto "giochetto".

La regola relativa ai dogmi è chiara e pure molto semplice: "bisogna guardare all'oggetto della discussione del dogma".

Relativamente alla discussione sul monogenismo e poligenismo io, più che al dogma e quindi all'oggetto che discute, guarderei alle parole di San Paolo:


Per mezzo di un sol uomo il peccato entrò nel mondo e a causa del peccato la morte, e così la morte si trasmise a tutti gli uomini, perché in lui tutti peccarono


Infatti benchè il dogma le riprenda per comprovare la trasmissione delle conseguenze del peccato...mi sembra poco discutibile quel "per mezzo DI UN SOL UOMO".

Può darsi che, in futuro, la Chiesa prenda posizione chiara anche su questo punto ma, per adesso, accoglie sia la visione mongenista che quella poligenista.

Ciao
Mauri.






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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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12/10/2008 14:13
 
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X Mauri

"Ho evidenziato come gli Apostoli ne abbiano combinate di cotte e di crude...molto più di alcuni Padri della Chiesa...
Questo non li rende comunque meno Santi. "


Bè l'hai evidenziato ma poi non ho sentito bene cosa siano queste cotte e crude che hanno fatto gli apostoli, mentre io ne ho riportate alcune su carta bianca, alcune perchè ce ne sono molte altre.


"San Francesco ha fatto di peggio...ne ha fatti a pezzi un po' prima di diventare Santo. "


Ha combattuto in una battaglia è diverso, e comunque come hai anche evidenziato tu è stato prima della conversione, dopo ha fatto l'esatto opposto. Poi non dico che il santo debba essere perfetto, ma dopo la conversione un minimo di integrità cristiana sarebbe bene mantenerla; come si fà a scrivere cose così vergognose contro gli ebrei essendo cristiani non lo sò.
Io che comunque ho idee protestanti evangeliche come cristiano, guardo con disapprovazione persino Lutero che ugualmente diede addosso agli ebrei in maniera feroce, quindi non ce l'ho certo con i padri della chiesa in particolare.



"Non ci sono differenze, il Santo resta comunque un peccatore...ce lo ricordano le stesse Sacre Scritture facendo riferimento agli stessi Apostoli. "


Il problema è che comunque santo non deve essere per forza un iscritto ad un presunto albo di una denominazione cristiana, potrei farti un lungo elento di persone di santità fuori dalla chiesa cattolica e non iscritti all'albo e alcuni già li ho menzionati.


Poi rientrando in topic, l'infallibilità dei concili è un'altra cosa tutta da vedere, potrei sempre riallacciarmi al discorso degli ebrei citando il IV Lateranense, dove viene imposto agli ebrei di portare una pezza gialla come riconoscimento, anche questo la dice lunga sulla presenza o meno dello Spirito Santo sui concili cattolici, secondo me era volato da un'altra parte già da un bel pezzo.


Ad maiora.
[Modificato da ClintEastwood82 12/10/2008 14:16]
12/10/2008 14:15
 
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Il fatto è che il dogma non è indirizzato alla discussione su monogenismo e poligenismo.

La formulazione fa capire con chiarezza la posizione degli autori di quella formulazione,e non e' vero che non l'abbiano espresso,e' vero il contrario,l'hanno espressa chiaramente tale posizione,visto che le parole usate sono li' a testimoniarlo.

Percio',una tale formulazione parte da una evidente concezione di base.Giocare sull'ambiguo e' tipico del pensiero cattolico,perche' non vuole tenere conto del contesto preciso di una formulazione ritenendo di dover svincolare i dogmi dal contesto.
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