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Sindone: ancora tu

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2014 23:47
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14/06/2014 19:35
 
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Re: Precisazione.
Dopo questa frottola del !Freddie! per la quale si era chiesta la fonte 


!Freddie!, 08/06/2014 12:34:



Scavi recenti hanno portato alla luce un complesso abitativo che risulta essere (ormai non ci sono più dubbi) la Nazareth citata nei vangeli. Ecco che la scienza (archeologica, in questo caso) dà una mano a chi crede che Nazareth sia veramente esistita.



Il somaro tal !Freddie! fa notare:

!Freddie!, 14/06/2014 17:10:



P.S. Qui si parla di Sindone, se non hai argomenti al riguardo, vedi di farti un giro da qualche altra parte. Giusto per non fare figuracce...



!Freddie!, 14/06/2014 17:12:





P.S. A parlare di Sindone non te ne viene proprio, vero?




Non si rende minimamente conto questo pupazzetto di merda (tal !Freddie!), instillato di fetori irrespirabili, dell''inutilità, delle sue arringhe. 

Come si può parlare di sindone con coloro che ammettono l'autenticità basandosi (tanto per dirne una) sulle monetine sugli occhi?

Fammi un favore, porcellino con le ali.  Mettiti in piedi e vedi se riesci a coprirti i coglioni con le mani. Poi riguardati il negativo fotografico della sindone e dimmi se sei tu il mongoloide oppure l'uomo raffigurato nel disegno.

 

"Le persone disperate hanno bisogno di speranza. Per questo è facilissimo approfittare di loro (e del loro portafoglio) raccontandogli panzane una più assurda dell’altra e facendosi pagare profumatamente"


[Modificato da ReteLibera 14/06/2014 19:41]



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15/06/2014 00:42
 
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Re: Ecco che l'amministratrice dà il suo piccolo contributo alla causa atea!
!Freddie!, 14/06/2014 17:13:

[SM=x789066]


E' andato a cercare la fonte. [SM=g2535979]



Eccola: SPARAPALLE SEMIBESTIA edito dalla casa di una tenutaria di bordello e vecchia vaiassa. Facile!!!


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.


P.S. Se non sai nulla di Sindone, datti all'ippica!!!



Continua, continua, più ti dimeni e più sprofondi.
[SM=x789055]

A me i tuoi tentativi di denigrarmi, nemmeno mi sfiorano. A te invece ti qualificano per quello che sei. Se questi sono gli effetti della fede, speri per caso di portare qualcuno dalla tua parte con i tuoi modi da cafone maschilista e misogino?

Io non mi arrabbio per quello che dici, perchè è evidente che sei un poveretto frustrato e infelice, e che evidentemente le donne ti scansano, perchè una persona che è capace di certe espressioni verso una donna, sia pure per conoscenza virtuale, non è degno della loro vicinanza.

Ti meriti tutto il dio cattolico. [SM=g2535979]






La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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15/06/2014 00:47
 
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Re: Re: Precisazione.
ReteLibera, 14/06/2014 19:35:

Dopo questa frottola del !Freddie! per la quale si era chiesta la fonte 





Non si rende minimamente conto questo pupazzetto di merda (tal !Freddie!), instillato di fetori irrespirabili, dell''inutilità, delle sue arringhe. 

Come si può parlare di sindone con coloro che ammettono l'autenticità basandosi (tanto per dirne una) sulle monetine sugli occhi?

Fammi un favore, porcellino con le ali.  Mettiti in piedi e vedi se riesci a coprirti i coglioni con le mani. Poi riguardati il negativo fotografico della sindone e dimmi se sei tu il mongoloide oppure l'uomo raffigurato nel disegno.

 

"Le persone disperate hanno bisogno di speranza. Per questo è facilissimo approfittare di loro (e del loro portafoglio) raccontandogli panzane una più assurda dell’altra e facendosi pagare profumatamente"






La gente come Freddie non usa rispondere a domande dirette, altrimenti dovrebbero ammettere tutte le loro costruzioni basate solo su mistificazioni e imbrogli.

E questo sì che è provato.
Dall'esperienza.



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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15/06/2014 02:19
 
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Mangiapane a tradimento


Secondo il Papato le analisi al carbonio sono esatte, e pertanto il telo è riconosciuto come reperto di Basso Medioevo. La questione scientifica è ormai risolta e la Sindone è un falso.

Poi arrivano porci con le ali come tal !Freddie! che pretendono di mettere tutto in discussione.

Vi siete chiesti il perché?


Croce vinco io, testa perdi tu.

 "Chi crede all'autenticità della Sindone, temo, non sarà smosso dalla sua fede neppure se avessimo la confessione scritta del falsario"


[Modificato da ReteLibera 15/06/2014 02:26]



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15/06/2014 02:42
 
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Ritorniamo a bomba e ri-domandiamo a questo porco con le ali (tal !Freddie!...
(visto non ci fornisce nemmeno la fonte delle sue farneticazioni):


!Freddie!, 08/06/2014 12:34:



Scavi recenti hanno portato alla luce un complesso abitativo che risulta essere (ormai non ci sono più dubbi) la Nazareth citata nei vangeli. Ecco che la scienza (archeologica, in questo caso) dà una mano a chi crede che Nazareth sia veramente esistita.



Gesù era un nazireo?


P.s. !Freddie!, Prima di sparare altri peti con la bocca, leggi: GESU' il NAZARENO, .......NON di Nazareth
[Modificato da ReteLibera 15/06/2014 03:13]



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15/06/2014 03:39
 
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Nota a margine.


La sindone pare ritragga un uomo nudo avanti retro.

Oltre alla monetine sugli occhi, gli esperti pro sindone hanno anche misurato la circonferenza del buco del culo?


!Freddie! ma vai a fare nel culo tu e tutta la chiesa cattolica!!!





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15/06/2014 07:11
 
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Re:
ReteLibera, 15/06/2014 03:39:

Nota a margine.


La sindone pare ritragga un uomo nudo avanti retro.

Oltre alla monetine sugli occhi, gli esperti pro sindone hanno anche misurato la circonferenza del buco del culo?


!Freddie! ma vai a fare nel culo tu e tutta la chiesa cattolica!!!







E smettila di aiutarlo!!! Gli hai suggerito il 9° mistero glorioso!!!!







O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
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15/06/2014 16:11
 
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La disonestà del porco con le ali tal !Freddie! (nega anche l'evidenza).

Si legga:

http://apocalisse.freeforumzone.leonardo.it/x/d/10302561/Sindone-ancora-tu-/discussione.aspx?idm1=124327912&pl=398


Notasi: 




Esaminate:

!Freddie!, 20/05/2014 21:47:



DALLO SPARAPALLE:

E come potrebbe conciliarsi la lettera ai Corinzi del tal san Paulo (quello della marca del caffè; paulista)?________________________________________
"Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli, mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere?"
________________________________________

_______________________________________

Secondo Ezechiele 44, 20
Non si raderanno il capo, nè si lasceranno crescere la chioma, ma avranno i capelli normalmente tagliati.
________________________________________


Se Cristo avesse avuto realmente una lunga chioma san Paolo non avrebbe potuto fare quella affermazione.
Il termine "indecoroso", ossia "indegno" è un'accusa morale che non ammette deroghe.
Nè per gli uomini nè per il figlio di Dio. Ma solo per i porci volanti.



FREDDIE:
E questo chi lo stabilisce, tu? Ma se sei completamente digiuno (oltre che ignorante, nel senso etimologico della parola) di studi biblici. Intanto c'erano gli appartenenti alla setta dei Nazirei (di cui non faceva parte Gesù;) che portavano chiome lunghe.
________________________________________



SPARAPALLE:
(di cui non faceva parte Gesù;) Insomma non fanno testo
!


FREDDIE:
No! Significa che, come al solito, non capisci una mazza. I due brani non possono essere conciliati per il semplice fatto che sono stati scritti a diversi secoli di distanza l’uno dall’altro e si riferiscono a soggetti diversi (Paolo si rivolge ai Corinzi; il Libro di Ezechiele si rivolge agli Israeliti). Inoltre, entrambi i testi non possono essere diretti genericamente e indifferentemente a tutti perché nella casistica sarebbero stati esclusi i Nazirei!


!Freddie!, 29/11/2013 15:48:
________________________________________

Inoltre gli ebrei, come gli altri popoli semiti, consideravano una buona cosa tenere in ordine i propri capelli. Infatti, i capelli folti e lunghi erano considerati una segno di vitalità e di forza. Assalonne, pretendente al trono di Davide, viene descritto come un uomo bellissimo, con capelli folti e lunghi che si faceva tagliare una volta l'anno quando diventavano troppo pesanti.

________________________________________


DALLO SPARAPALLE:
Sei insuperabile a sparare cazzate. Leggi attentamente:

Usi e costumi antichi circa la capigliatura

Ebrei. Gli antichi uomini ebrei non portavano i capelli lungi ma si lasciavano crescere la barba, che doveva però essere ben curata (Lv 19:27; Ger9:25,26;25:23;49:32). I capelli maschili lunghi erano segno di lutto e dolore (2Sam 19:24). Secondo il comando di Dio, i sacerdoti dovevano tagliarsi corti i capelli, senza radersi la testa. – Ez 44:15,20.

Potevi anche evitarti Assalonne. Infatti il "fato" (non si muove foglia che dio non voglia) ha voluto che questi morisse per causa della lunga chioma

A questo punto ti consiglio di erigergli una statua e magari individui anche come si chiamava la figlia femmina
.


FREDDIE:
Non sai neanche riportare bene ciò che scrivi. Se hai copiato da chi, a sua volta, ha copiato male si capisce la cazzata che scrivi. Il brano del Levitico recita: Non vi taglierete in tondo il margine dei capelli né deturperai ai margini la tua barba. In altre parole, gli Israeliti non dovevano tagliarsi la chioma né in fronte, né ai lati della testa, né dietro la nuca. Per questo, ancora oggi, gli Ebrei ortodossi portano la fronte incorniciata da capelli, boccoli fluenti e riccioli lunghi ai lati del capo (a patto di non essere dei calvi). Proseguendo nella lettura fino al verso 29 si rileva che vengono elencati una serie di divieti nel praticare usanze di popoli pagani. Ma tu non riesci nemmeno a renderti conto di ciò che è comprensibile a tutti ed è sotto gli occhi di tutti ! Il versetto di Geremia 9,25, poi, conferma ciò che è stato già scritto parlando appunto di tempie rasate. Quanto al versetto EZ. 44,15-20 è scritto a chiare lettere che si riferisce ai sacerdoti del Tempio e non al popolo d’Israele nel suo complesso. Inoltre il brano – che, come al solito, tu estrapoli senza ritegno e da perfetto ignorante – rientra nel più vasto contesto delle regole di ammissione al Tempio per gli stranieri, i leviti e i sacerdoti, appunto. E sebbene si parli di taglio, non è specificato DI QUANTO dovevano essere tagliati i capelli, restando sempre salva l’usanza per il popolo israelita (testimoniata da numerosi scritti, da prove archeologiche e pittoriche, dal perpetuarsi dei costumi e delle tradizioni tramandate nei secoli) di poter portare una chioma folta e curata. Gli ebrei, come gli altri popoli semiti, consideravano tener in ordine i capelli come una buona cosa. Infatti, i capelli folti e lunghi erano considerati un segno di vitalità e di forza. Assalonne (lo ripeto a beneficio di altri), il pretendente al trono di Davide, viene descritto come un uomo bellissimo, con capelli folti e lunghi che si faceva tagliare una volta l’anno quando diventavano troppo pesanti (2Sam.14:25,26). Visto che l’idrofobo cita i versetti della Bibbia, non vedo perché questi versetti siano meno importanti di quelli che posta lui, visto che provengono anch’essi dalla Bibbia. Per cui, tutta l’ironia che ci mette a commento mostra solo la mediocrità del suo ragionamento!
La calvizie, per contro, non veniva assolutamente amata. Veniva spesso collegata al lutto e alla disgrazia (Is.3:17,24), come anche i capelli spettinati o disordinati (Lev.10:6). Il profeta Eliseo è stato deriso per la sua calvizie (2Re 2:23). Il timore per la calvizie poteva anche essere dovuto alla sua associazione con la lebbra (cfr. Lev.13). Come rito di purificazione, al lebbroso veniva chiesto di radersi tutti i capelli, un atto che attirava l’attenzione pubblica su questa umiliante malattia (Lev.14:8,9).
E’ pur vero che le acconciature variavano nella società ebraica. I capelli degli uomini venivano tagliati periodicamente, specialmente tra i più poveri che non potevano permettersi il tempo ed il denaro richiesto per mantenere un’acconciatura più lunga. Gesù, al solito, andava controcorrente: non era benestante, ma nulla vieta che potesse portare lunghi capelli e Paolo – ricordo per l’ennesima volta - non si rivolge a lui nel verso riportato dallo SPARAPALLE, ma ai Corinzi! Se il sedicente evangelico anticonvenzionale del 1^ secolo si degnasse di infrangere il suo opportunistico e complice silenzio, confermerebbe, persino lui, che ciò che ho scritto è indiscutibilmente vero. Credetemi sulla parola!

!Freddie!, 29/11/2013 15:48:
________________________________________


Ai sacerdoti giudei, inoltre, non era permesso di tagliarsi i capelli, ma nemmeno tenerli incolti come facevano i Nazirei.

________________________________________



DALLO SPARAPALLE:
Ne hai sparata un alta nevvero? Ma non mi meraviglio visto sei degno compagno dell'impostura

N.b. Ai sacerdoti ebrei non era permesso radersi(che è ben diverso da tagliare) i capelli



FREDDIE:
Ma neanche è scritto che i capelli dovessero essere necessariamente corti!


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.






!Freddie!, 20/05/2014 21:49:



!Freddie!, 29/11/2013 15:48:
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Eccoti serviti alcuni casi in cui i capelli erano portati lunghi. Per giunta, sei così cieco che non ti accorgi che Paolo in 1CORINTI si rivolge a coloro che erano diventati cristiani e non anche agli ebrei (i quali continuavano a portare lunghi capelli e barbe folte) né tanto meno stava parlando di Gesù (questa è una tua personalissima quanto inconsistente interpretazione); ci manca pure che Paolo si metta a criticare il Maestro!!! Infine, occorre ricordare per l'ennesima volta che è sempre fuorviante estrapolare singole frasi dal contesto in cui sono inserite; pertanto, la frase andrebbe riletta e compresa alla luce di quel contesto. E il contesto è questo:

11 1 Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
2 Vi lodo perchè in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse. 3 Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio. 4 Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo. 5 Ma ogni donna che prega o profetizza a capo scoperto, manca di riguardo al proprio capo, perchè è come se fosse rasata. 6 Se dunque una donna non vuole coprirsi, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra.
7 L'uomo non deve coprirsi il capo, perchè egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. 8 E infatti non è l'uomo che deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; 9 nè l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. 10 Per questo la donna deve avere sul capo un segno di autorità a motivo degli angeli. 11 Tuttavia, nel Signore, nè la donna è senza l'uomo, nè l'uomo è senza la donna. 12 Come infatti la donna deriva dall'uomo, così l'uomo ha vita dalla donna; tutto poi proviene da Dio. 13 Giudicate voi stessi: è conveniente che una donna preghi Dio col capo scoperto? 14 Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli, 15 mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere? La lunga capigliatura le è stata data a modo di velo. 16 Se poi qualcuno ha il gusto della contestazione, noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le Chiese di Dio.


SPIEGAZIONE:
Le indicazione rabbiniche dicevano che le donne sposate non potevano uscire di casa senza portare un velo sulla testa come segno di modestia e di accoglienza dell'autorità maritale. Anche nel mondo greco-romano era abbastanza diffuso il costume che la donna avesse un velo sul capo quando si mostrava in pubblico.
A Corinto, nelle assemblee liturgiche, le donne avevano preso a stare a capo scoperto. In sé il fatto non aveva niente di assolutamente riprovevole, ma lo erano le motivazioni di emancipazione dall'uomo, secondo l'abile femminismo presente tra le matrone romane, che il velo non lo portavano proprio, ma facevano sfoggio di acconciature con spille d'oro, d'argento, d'avorio, nastri, e a volte applicavano ai capelli piccole spirali d'oro a forma di boccoli pendenti alle tempie. Non mancavano le tinture per i capelli fatte con varie essenze, e si giungeva a fare delle vere costruzioni di riccioli sulla fronte a tracciare diademi coi capelli. Tutto ciò per aumentare il potere di seduzione. Nel mondo romano le donna altolocate arrivavano spesso a influire sui vertici dell'impero. Plutarco (Vita di Cicerone) riferisce queste parole di Cicerone:Tutti gli uomini comandano sulle loro donne, noi su tutti gli uomini, e le nostre donne su di noi.
Ciò minava l'ordine voluto da Dio nel creare l'uomo e la donna, e tale ordine Paolo lo afferma con forza dando valore all'uso di portare il velo. Tuttavia egli non trascura di dire che il velo non tocca la bellezza della donna perchè la capigliatura lunga le è consona, e dunque il velo si accompagna alla lunghezza della capigliatura: La lunga capigliatura le è stata data a modo di velo.
Circa l'uomo Paolo afferma che stia a capo scoperto e non abbia i capelli lunghi, seguendo l'uso romano che per i capelli aveva un taglio semplice e corto. Solo i facoltosi avevano acconciature con leggeri arricciamenti alla fronte, ma sempre con capelli corti; per loro la moda era dettata dall'acconciatura degli imperatori. Gli efebi (giovani greci) tenevano i capelli lunghi acconciati in ciocche a riccioli attorno al capo, come se fossero una corona.
L'apostolo lascia da parte la condizione del nazireato praticato nel giudaismo, che voleva che l'uomo si lasciasse crescere la capigliatura (Nm 6,5; Gdc 13,5). Ciò apparteneva ad un'altra cultura non a quella romana propria della grande maggioranza dei cristiani di Corinto venuti dal paganesimo. Paolo, nel quadro giudaico, si era lasciato crescere i capelli per un voto, radendosi poi a Cencre (At 18,18). Il voto Paolo indubbiamente lo fece dopo la permanenza a Corinto, altrimenti gli sarebbe stato ben difficile affermare che l'uomo non deve tenere i capelli lunghi, perchè indecoroso.


Quindi, ricapitolando in soldoni, da questo si capisce chiaramente che:
Paolo - sì, ebreo, ma cittadino romano per nascita - si rivolge ALLA GRANDE MAGGIORANZA DEI CRISTIANI DI CORINTO VENUTI DAL PAGANESIMO E DI CULTURA ROMANA. E per i romani era indecoroso lasciarsi crescere i capelli. Gesù era Ebreo (Giudeo, nello specifico) e quindi non c'entra un emerito NULLA; altresì, Paolo con queste frasi non pensava neanche lontanamente di criticare Gesù e il suo modo di portare i capelli! Ma queste piccole "sfumature" sembrano non essere importanti allo SPARAPALLE il quale guidato dalla sua ignoranza in materia spaccia delle affermazioni che sono autentiche putt. . .cioè, fesserie. Alla luce di questa VERA spiegazione e rimettendo la frase nel suo giusto contesto, è ancora arbitraria l'affermazione - o possono esserci ancora dubbi riguardo a essa - che lo SPARAPALLE spara, appunto, delle grosse palle? Studiasse un pò di più ed è probabile che eviterà in futuro simili figure. . . di cacca!!!

________________________________________


DALLO SPARAPALLE:
Perbacco, lo sai che hai titolato alla perfezione questo tue argomentazioni?
Infatti sono: Re: Imperdibili chicche per chi vuole sorridere...piuttosto che piangere!!!!

Nel frattempo che io rido delle tue castronerie tu inizia a

Ti serve un lenzuolo per asciugarti le lacrime?



FREDDIE:
I fessi ridono, e tu non smentisci questa verità! Alla tua insulsa e spocchiosa ironia - dietro la quale c’è il vuoto assoluto e l’assenza di una decente replica che non riesce a raggiungere nemmeno il minimo sindacale accettabile - non posso che rispondere confermando ciò che ho già scritto in precedenza:

Quindi, ricapitolando in soldoni, da questo si capisce chiaramente che:
Paolo - sì, ebreo, ma cittadino romano per nascita - si rivolge ALLA GRANDE MAGGIORANZA DEI CRISTIANI DI CORINTO VENUTI DAL PAGANESIMO E DI CULTURA ROMANA. E per i romani era indecoroso lasciarsi crescere i capelli. Gesù era Ebreo (Giudeo, nello specifico) e quindi non c'entra un emerito NULLA; altresì, Paolo con queste frasi non pensava neanche lontanamente di criticare Gesù e il suo modo di portare i capelli!


Vai a studiare e torna quando sarai più preparato sull’argomento!!!!



Gesù non poteva portare i capelli lunghi.


Prima cazzata! Chi lo dice, tu? Il buon giorno si vede dal mattino. . .


Essendo conosciuto come un Rabbi, cioè un insegnante nelle sinagoghe, doveva radersi i capelli come tutti gli altri ebrei maschi, ubbidendo così alla Legge (Numeri 6:2-7).


Seconda cazzata! La popolazione e i discepoli lo chiamavano Rabbì, ma tale titolo non era riconosciuto dall’autorità ecclesiastica, il Sinedrio; Gesù non aveva frequentato alcuna scuola rabbinica né era stato un allievo di qualche rabbino come lo fu Paolo, cresciuto alla scuola di Gamaliele. Quindi, non era tenuto ad osservare alcuna Legge; soprattutto lui che della Legge, così come veniva insegnata dagli scribi e dai sacerdoti, continuava a trasgredirne i precetti (primo fra tutti: il sabato). Terza cazzata! Si è detto E TU LO HAI RIBADITO che radersi i capelli era vietato perché si trattava di un costume pagano (come gli egizi, per esempio), quindi, come poteva Gesù RADERSI i capelli? Inoltre, per quello che ho già scritto prima, le norme sul taglio dei capelli (non necessariamente portati corti) era riservato ai sacerdoti agli stranieri e ai Leviti che si presentavano al Tempio. E per concludere: Quarta cazzata! Il riferimento che fai a Numeri 6: 2-7 riguarda proprio il nazireato, l’opposto di quello che stai affermando!!! L’ho detto e lo ripeto: quando pretendi di salire in cattedra per dare lezioni sulla Bibbia, fai solo figure di cacca!!!!!


Solo i nazirei non dovevano tagliarsi i capelli né bere vino, e Gesù non era nazireo.


Infatti, per loro i capelli portati lunghi e NON CURATI era un obbligo; per Gesù, no! Lui il vino lo beveva senza problemi ed era liberissimo di portare i capelli come voleva, non escluso lunghi e fluenti!!!


Pertanto si sarà senz’altro fatto tagliare i capelli, come qualsiasi altro maschio ebreo.


Te l’ha detto lui? Ripeto: il taglio di capelli non implica che debbano essere portati necessariamente corti!


La testa dell’uomo sindonico porta i capelli fino alle spalle! … E’ vero che i suoi tratti sono semitici, ma non è possibile che corrisponda a quello di un maschio ebreo pubblico insegnante.


E questa sicurezza da dove la tiri fuori? I Vangeli, certo, non dicono come portavano i capelli gli insegnanti pubblici. Eppoi, abbiamo già detto che il suo titolo non era riconosciuto dall’autorità religiosa tant’è vero (se avessi letto bene la Bibbia che pretendi di conoscere, lo sapresti anche tu) che gli viene chiesto con quale autorità lui insegnava e faceva ciò che faceva (e questo è scritto chiaramente nei Vangeli)!


Oltre a ciò, ammesso e non concesso che quello sia il volto di Gesù, il modo in cui viene considerato dalle persone, incoraggiate dal clero, corrisponde esattamente a quello che le Scritture, e quindi Gesù stesso, condannano: idolatria.


Certo che tu, in quanto a logica fai cadere letteralmente le braccia. Il modo in cui le persone considerano o non considerano, non rappresenta una prova contraria né favorevole che il volto dell’Uomo della Sindone sia quello di Gesù. Possono esserci chilometri e chilometri di fila di persone che vogliono vedere la Sindone o non essercene affatto; se quello della Sindone è il volto di Gesù, sulla base di prove attendibili, lo è a prescindere dall’atteggiamento delle persone. Tu confondi l’ortodossia con l’ortoprassi e con la devozione popolare. In NESSUN documento ufficiale della Chiesa cattolica troverai scritto che bisogna adorare la Sindone (questa sarebbe idolatria); nel Credo che ogni domenica i fedeli proclamano in chiesa come professione di fede non c’è alcun riferimento alla Sindone; te lo può confermare anche l’amministratrice di questo forum che và a cantare in ben DUE chiese! Diversa cosa è la pratica individuale della propria fede.


Come spiegava bene The Catholic Digest, aprile 1979: “Se qualcuno basasse completamente la propria fede su un eccezionale pezzo di stoffa, sarebbe in effetti una forma di idolatria”.


Te lo dice anche The Catholic Digest dell’aprile 1979 che tu posti, ma che – evidentemente – non comprendi appieno. La parola chiave è l’avverbio COMPLETAMENTE. Se qualcuno basasse COMPLETAMENTE LA PROPRA FEDE su un pezzo di stoffa. Ma così non è, con buona pace di quello che affermi tu! Perché la fede cristiana – e cattolica, nello specifico – si fonda su una persona, non su un oggetto. Io stesso ho più volte ripetuto e ribadito in questo 3d tale posizione, riguardo la mia persona e non solo mia; anche se un domani si dovesse scoprire, ma sulla base di prove certe ed inconfutabili, che la Sindone fosse un falso, la mia fede (come quella di milioni e milioni di fedeli) non ne sarebbe intaccata minimamente. La prova provata di quello che affermo è ciò che successe nel 1988, all’indomani della conferenza con la quale i direttori dei tre laboratori affermarono che la Sindone era di origine medievale (qui mi sta scappando una risata, scusatemi!). Non ci fu affatto un crollo delle adesioni al cattolicesimo né si verificarono esodi di massa o crisi religiose diffuse a macchia d’olio. Al contrario, in quegli anni il numero dei fedeli e delle vocazioni crebbe! (invece, il caso dei preti pedofili ha allontanato molte persone dalla Chiesa o ha fatto sì che molti si mettessero in crisi). Quindi, la Sindone non è fondamento della fede; semmai, rappresenta un aiuto nel rafforzarla in coloro che si pongono di fronte ad essa in atteggiamento contemplativo e di silenzio o in quanti sono sinceramente in cammino alla ricerca di un senso da dare alla propria vita.


E'cosa disonorevole per un uomo portare capelli lunghi perché l'infallibile parola di dio lo dice: è un disonore per l’uomo portare la chioma?” (1Co 11:14)


Su questo ho già risposto in modo esauriente e diffuso; è sufficiente che torni a rileggere quanto ho scritto in precedenza. . .magari più e più volte, per essere sicuro di aver capito bene!


"Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli, mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere?" (Parola di dio o di Paolo?)


E dagli! Ma sei proprio de coccio? Qui Paolo stà affrontando un problema sorto nella comunità di Corinto che riguarda un aspetto comportamentale da tenere nelle riunioni di preghiera. Egli fa riferimento alla natura (creazione di Dio) per criticare un atteggiamento non conforme alle regole sociali del tempo: del SUO tempo! Infatti, oggi in chiesa si possono trovare tranquillamente i calvi, i capelloni, i barbuti, coloro che portano solo i baffi o i capelli corti o a cresta di gallo; chi veste all’ultimo grido e chi porta jeans sgualciti. Semmai, oggi ci sono altri comportamenti che non sono considerati idonei da tenere in chiesa: entrare in pantaloncini corti o mostrare eccessivamente spalle scoperte e generose scollature ecc, per esempio. Niente imposizione divina, solo norme di buon senso. Ma questa è un'altra storia; se vuoi disquisire su regole di bon ton seguite in chiesa, apri un nuovo 3d. Qui si sta parlando d’altro!!!


Se questo è l'ordine di differenziazione di dio per l'umanità, sarebbe Gesù andato contro quello? Avrebbe Gesù portato capelli lunghi per assomigliare ad una donna? Non era Gesù il figlio di dio e non una figlia? Non venne Gesù sulla terra per portare a termine i volere del padre perfettamente??

“Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali,” (1Co 6:9).



Alla luce delle precedenti repliche, queste osservazioni sono inutili oltre che superficiali e superate!I riferimenti biblici riportati, poi, sono quanto di più sconclusionato possa esserci. Ma conoscendo la persona che esprime le prime e posta i secondi, non c’è nulla di cui meravigliarsi!


Se Gesù avesse avuto capelli lunghi, contrariamente allo stile di allora, non sarebbe stato necessario di usare un segnale speciale (un bacio) per indicarlo ai Suoi nemici. Cristo sarebbe stato facilmente distinguibile dalla folla e tutto quello che Giuda avrebbe dovuto fare era di dire ai farisei: "guarda, è quel tipo con i lunghi capelli con riccioli!" senza aver avuto bisogno di mettersi in mostra per accusarlo.


Cercherò di spiegare il motivo del bacio in modo molto chiaro, usando frasi brevi e coincise che anche un bambino di sei anni potrà comprendere! Siamo nel Getsemani o Orto degli Ulivi, un uliveto, una piantagione di alberi con folte chiome. E’ buio, non c’è alcuna luce, neanche un lampione stradale! Forse la luna è coperta da grandi ammassi di nubi e, comunque, in ogni caso la sua luce fa fatica a filtrare attraverso le grandi fronde degli alberi che, in questo caso, generano anche ombre scure sul terreno. Ci sono circa una dozzina di persone che portano tutti, compreso Gesù, una tunica pressoché identica (al buio i colori non si vedono). Qualcuno di essi (se non tutti), compreso Gesù, porta anche un copricapo; chi non lo porta magari ha una fluente chioma (non si esclude lo stesso Gesù); ci sarà anche qualcuno (se non proprio tutti), compreso Gesù, che porta la barba più o meno folta è più o meno lunga tale da nascondere i tratti somatici del volto già resi indistinti dal buio che li avvolge. Consideriamo anche che molti - se non tutti i componenti della folla arrivata per catturare il Figlio di Dio (servi del Tempio, guardie, curiosi, qualche romano) - non avevano visto Gesù di persona pur avendone sentito parlare molto o, almeno, non erano sicuri di riconoscerlo ora, al buio (a quei tempi non c’era la televisione, non c’èrano giornali né volantini con sopra una bella foto da appendere ai muri). E ci sono almeno dodici persone lì presenti tra cui cercarlo. Cazzo, ma qui sembra di stare al gioco delle tre carte moltiplicato per quattro!!!!! Tra questi nuovi arrivati, però, ce n’è uno che ha vissuto col Maestro (non riconosciuto dalle autorità religiose come tale) per tre anni, circa; ha mangiato con lui, ha dormito con lui, ha camminato tanto con lui, è stato testimone di molti avvenimenti che lo hanno coinvolto. Ha cenato con lui fino a pochi momenti prima e il Maestro lo ha anche imboccato personalmente. Questo tizio, dunque, conosce bene Gesù, davvero molto bene; lo potrebbe riconoscere anche nel fondo buio di un culo di bottiglia tra dozzine di persone e per individuarlo senza ombra di dubbio gli si avvicina per baciarlo. Per baciare lui e lui soltanto e per farlo ha dovuto metterci. . . la faccia! Ma questo è sufficiente perché gli altri individuino il “ricercato” e lo arrestino. FINE DELLA STORIA! La prossima volta consiglieremo a Gesù di mettersi una bel lampeggiante rosso sulla testa così sarà più facilmente distinguibile tra la folla e Giuda lo potrà indicare ai suoi nemici senza mettersi in mostra per accusarlo facendo contento anche lo SPARAPALLE che in questo modo potrà esporre le sue ipotesi senza mettere in mezzo barba e capelli a meno che non si trovi seduto nella bottega del suo barbiere di fiducia!!!!!


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.




CONCLUDIAMO >>>>>





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15/06/2014 16:50
 
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Usi e costumi antichi circa la capigliatura


   Egizi. Dallo storiografo Erodoto sappiamo che gli antichi egiziani radevano la testa ai loro maschietti, lasciando solamente qualche piccolo riccio di capelli, ma gli adulti maschi si radevano poi queste poche ciocche considerate infantili. I capelli lunghi maschili erano considerati in Egitto un segno di lutto o indice di trasandatezza. L’ebreo Giuseppe, dopo la liberazione dalla prigione, si rase prima di essere condotto davanti al faraone che lo aveva convocato. – Gn41:14.


   Per ciò che riguardava le donne, queste portavano invece i capelli lunghi, come mostrano le numerose mummie che li hanno conservati in ottimo stato.


   Assiri, babilonesi. I bassorilievi assiri mostrano uomini con capelli molto lunghi, addirittura arricciati sulle spalle. A quanto pare, aggiungevano anche capelli finti per allungarli ancora di più.


   Ebrei. Gli antichi uomini ebrei non portavano i capelli lungi ma si lasciavano crescere la barba, che doveva però essere ben curata (Lv 19:27; Ger9:25,26;25:23;49:32). I capelli maschili lunghi erano segno di lutto e dolore (2Sam 19:24). Secondo il comando di Dio, i sacerdoti dovevano tagliarsi corti i capelli, senza radersi la testa. – Ez 44:15,20.


   Le donne ebree portavano i capelli lunghi (Gv 11:2) e li curavano molto, considerandoli espressione di bellezza (Cant 7:5). Solo in caso di lutto o cordoglio se li tagliavano. – Is 3:24.


   La prima chiesa dei discepoli di Yeshùa fu all’inizio composta da soli giudei. È naturale quindi che, secondo i costumi ebraici, gli uomini portassero i capelli corti e le donne i capelli lunghi. Tra l’altro, ciò ci fa riflettere su tanti dipinti cristiani che, sbagliando del tutto, raffigurano “Gesù” con i capelli lunghi. La chiamata degli eletti fu poi allargata ai gentili o pagani. La chiesa di Corinto ne è un esempio. Corinto era una città importante dell’antica Grecia. Come si acconciavano i greci? La chioma fluente per gli uomini era manifestazione di potenza. L’acconciatura femminile della Grecia antica riserva invece delle sorprese: era talmente “moderna” che sarebbe attuale anche oggigiorno. Sebbene le donne greche portassero i capelli lunghi, se li raccoglievano a chignon o li tenevano raccolti in reti o cerchi metallici oppure li legavano con nastri. In ogni caso, la contestazione paolina mostra che l’usanza corinzia dei capelli lunghi per gli uomini e dei capelli corti per le donne non corrispondeva all’usanza ebraica delle chiede di Dio. Anche Pietro lamenta l’intrecciatura femminine dei capelli (1Pt 3:3). Lo stesso Paolo è esplicito in merito: “Desidero che le donne si adornino con veste convenevole, con modestia e sanità di mente, non con forme di intrecciature di capelli … come si conviene a donne che professano di riverire Dio” (1Tm 2:8,10, TNM). Come deduciamo da Gv11:2, le donne ebree portavano i capelli sciolti. Agghindarsi alla maniera dei pagani non avrebbe distinto i credenti.





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16/06/2014 17:14
 
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Te la do io la sindone!!!

Benedetto XVI bacia la prietra dell'unzione, ma la lastra è simbolica. Quella che si vede ora è una lastra relativamente recente, posta nel 1808 dopo che quella del 12esimo secolo fu completamente distrutta. [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]






[Modificato da ReteLibera 16/06/2014 17:44]



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