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Sindone: ancora tu

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2014 23:47
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31/05/2014 17:51
 
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Riflessioni.


No tesoro. Ho preso anche il tuo. Ce l'ho da parte per quando ti servirà. [SM=g27828]

Pur nutrendo il dubbio che tu possa riconoscere un cervello se lo vedessi, dalla tua affermazione si possono dedurre almeno due cose: nella migliore, che sai apprezzare la qualità; nella peggiore, che sei una ladra! Ma visto che le mie funzioni neurologiche ci sono tutte, forse il cervello che dici di tenere è di qualcun altro. Avendo avuto a che fare con alcuni frequentatori assidui di questo forum, mi vengono in mente due o tre nomi che potrebbero essere deficienti (nel senso di mancanti) di un tale e prezioso organo.


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
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In effetti ci sono stati alcuni rimarchi da parte mia in passato, non per l'uso della wikipedia italiana ma per quello di altri siti, ancora meno affidabili, che ogni tanto vengono usati qui. Succede, alle volte, ma che posso farci? Ognuno è libero fare quello che preferisce.


Senza dubbio! Ma io non mi riferivo a te. Semmai, tu confermi che la wikipedia italiana non è così affidabile come qualcun altro ritiene, qui sul forum, tanto da farne la sua principale – per non dire esclusiva – fonte d’informazioni!



Il punto è che questo tuo ragionamento, indipendentemente dalla logica sottostante, è privo di prove o dimostrazioni a proprio sostegno.

Sappiamo che il C14 è un esame obiettivo e basato su precisi principi fisici, ergo, in assenza di alterazioni della composizione molecolare del telo, dovrebbe essere affidabile.
Postuliamo che le alterazioni ci siano? Benissimo, allora nel caso specifico non sarà più affidabile, ma serve una giustificazione per questo postulato. Qualcuno ha mai trovato attraverso metodi scientifici questa giustificazione?



Non solo ci sono prove scientifiche al riguardo (le numerose foto al microscopio elettronico a scansione, per esempio e le affermazioni di studiosi che le hanno rilevate, compresi esperti carbonisti) e che tu potrai leggere se vai a ritroso nel 3d, ma anche gli indizi e la conoscenza delle vicende storiche che hanno visto coinvolta la Sindone – in aggiunta alla più semplice constatazione visiva – ci dicono che quel telo è tra i reperti più inquinati a livello fisico e chimico che possano esserci a tal punto che lo stesso Libby, l’inventore della radiodatazione al C14 e vincitore del premio Nobel per questa scoperta, ricordiamolo, espresse chiari dubbi sull’affidabilità dei risultati ottenuti con quel metodo sul telo sindonico (le parole precise dovresti trovarle sempre nelle precedenti pagine del 3d).



La ricerca storica non è un esame obiettivo, ma fornisce comunque indizi che collocano la Sindone in un periodo storico preciso.


Indizi che collocano l’esposizione pubblica della Sindone in un periodo storico, ma non dicono nulla riguardo la sua esistenza in un periodo precedente che non può escludersi. Ritorno per la terza volta su un esempio classico già menzionato sul quale non ho riscontrato alcuna replica da parte tua: dopo il 12 ottobre 1492 in tutta Europa si venne a conoscenza che al di là dell’Oceano Atlantico esisteva una terra (poi chiamata America) la cui esistenza era praticamente ignorata fino ad allora. Immagino che nessuno, da buon Pierino della situazione, voglia affermare che il continente americano è venuto ad esistenza intorno al 1492!!!



Postuliamo che prove essenziali della storia della Sindone siano andate perdute? Benissimo, ma serve una giustificazione per postularlo. Qualcuno ha mai trovato documenti che puntavano in quella direzione?



Esistono numerosi indizi (addirittura vicinissimi ad essere considerati delle prove) di diversa natura: letteraria, pittorica, archeologica, numismatica, ecc. ecc. che forniscono una fondata ragione per ritenere la Sindone di molto più antica del 1260 (limite inferiore del periodo determinato col C14). Guarda, è stato già scritto tutto in precedenza; dovresti solo armarti di buona e santa pazienza e andarti a rileggere le pagine inerenti all’argomento in questione.


In definitiva, le domande che lasci irrisolte sono tre:

Qual'è la tua giustificazione per sostenere che il C14 non sia affidabile?

Qual'è la tua giustificazione per sostenere che la ricerca storica sia falsata o incompleta?

Qual'è la tua giustificazione per ignorare il fatto che i risultati prodotti da questi due approcci, ciascuno dei quali dal tuo punto di vista falsato e quindi aperto a dare qualsiasi possibile data, finiscano invece per coincidere?




Alla luce di quello che avrai letto, vedrai che ci sono valide ragioni (o giustificazioni, come le chiami tu) alla luce delle quali quelle tre domande, che ritieni siano state lasciate irrisolte, trovano invece plausibili e fondate risposte. Visto che qui sono continuamente chiamato a ripetermi, fornisco a te - e ad altri lettori che si affacciano solo adesso a questo 3d e non hanno avuto né la possibilità né la voglia, né la pazienza di sciorinarsi 45 nutrite pagine di controinformazione (farciti da insulti, sbeffeggiamenti, basse ironie, vituperi, emerite sciocchezze e banali superficialità) - una sintetica replica.

Qual'è la tua giustificazione per sostenere che il C14 non sia affidabile?


La mummia egizia 1770 del museo di Manchester ha fornito date diverse per le ossa e per le bende; queste ultime sono risultate a una prima datazione 800-1.000 anni più giovani delle ossa. A una seconda datazione sono risultate 220-460 anni più giovani delle ossa. Successive datazioni hanno continuato a fornire risultati contraddittori e sempre le bende risultavano notevolmente più giovani delle ossa. A Zurigo (uno dei tre laboratori scelti per la radiodatazione della Sindone) il famoso direttore del laboratorio ha ottenuto risultati sorprendenti con la tovaglia di lino di sua suocera: il tessuto, non più vecchio di mezzo secolo, al C14 risultò avere 350 anni! A Oxford (altro laboratorio della triade scelta), invece, alcuni dipinti sudafricani su pietra furono datati come risalenti a 1200 anni fa, mentre erano stati eseguiti undici anni prima del test radiocarbonico. Ma anche Tucson(il terzo laboratorio scelto) non scherza: Un corno di mucca di epoca vichinga (VII-X sec. d.C.) è stato datato al 2006 d.C.!!! Finito? Macchè! La stazione preistorica di Jarmo (Iraq) è stata datata al 4700 a.C.; nuove prove hanno fornito come epoche il 10.000, il 7.000 e il 6.000 a.C. (al confronto, il gioco delle tre carte è roba da deficienti). Foglie di platano raccolte a Roma un anno prima, apparivano vecchie di 400 anni perché avevano assorbito dall’aria carbonio dovuto alla combustione di derivati del petrolio, idrocarburo antichissimo e quindi povero di radiocarbonio. L’uomo di Lindow è stato datato in un primo tempo dal laboratorio di Harwell e dal British Museum (grande sponsor della datazione al C14 della Sindone) come risalente al 300 a.C. con i metodi convenzionali. Successivamente, nuovi metodi di datazione hanno attribuito I secolo d.C. (Oxford) e V secolo d.C. (Harwell). Ossa di pesce provenienti da Hong Kong, appartenuti indiscutibilmente al Neolitico (almeno 3000 anni fa), hanno dato età inferiori a 280 anni per la frazione di collageno e 2110 anni per la frazione di carbonato. Mentre i resti umani del Neolitico dello stesso sito hanno dato meno di 165 anni per il carbonato e 800 per il collageno. In una serie di prelievi provenienti da siti storici della Jugoslavia, campioni di legno del XIII secolo hanno fornito date di 240 e 580 anni fa; uno del XIV-XV secolo ha fornito un’età di 940 anni fa; altri del I-II secolo a.C. sono stati datati a 2170, 6030 e 5600 anni fa. Il sito di Akrotiri (Grecia) distrutto dall’eruzione di Thera verso il 1450 a.C. e sigillato da uno strato di cenere alto tre metri, era ritenuto una fonte ideale di campioni per il radiocarbonio. Ebbene su una serie di otto prelievi solo quattro risultati (il 50%) si possono ritenere attendibili.

E questa carrellata di cantonate è solo un minimo estratto di quelle raccolte col C14, pur riconoscendo che esso è e rimane un metodo VALIDO, ma a determinate condizioni e che di certo non è l’infallibile esame detentore dell’ultima ed indiscussa parola come qualcuno, invece, cerca di spacciare. A questo si aggiungano anche dichiarazioni di archeologi, professori, esperti della materia e carbonisti che mettono in guardia dal prendere come certo e senza un minimo di giudizio critico i risultati ottenuti con la radiodatazione al C14!


Qual'è la tua giustificazione per sostenere che la ricerca storica sia falsata o incompleta?


Il Codice Pray (dal nome del suo scopritore) è un antico codice conservato nella Biblioteca nazionale ungherese (quindi, qualcosa di concreto e tangibile; come potrebbe essere una “leggenda”, come pretendi di affermare?). Esso ha grande rilevanza per la storia della Sindone. Si sa con sicurezza che questo codice e i documenti che lo compongono sono stati scritti tra il 1192 e il 1195.

Cristo del Mandilion (VI secolo); Cristo della chiesa di Santa Sofia a Salonicco (VII secolo); Cristo Pantocratore (XI secolo); Cristo benedicente, custodito nel Duomo di Monreale(XII secolo); Cristo del Meliore Toscano (XII secolo); Cristo del Monastero di Chilandari (XII secolo). Il confronto per sovrapposizione dei contorni dei vari volti di Cristo raffigurati nelle suddette icone, contorni ottenuti con un algoritmo di evidenziazione delle transizioni, mette in risalto l’esistenza di lineamenti comuni con quelli del volto dell’Uomo della Sindone a conferma dell’unicità dell’immagine di Cristo tramandata nei secoli. I risultati ottenuti sono sorprendenti ed evidenziano un altissimo numero di punti di congruenza (che nel Cristo Pantocratore raggiunge il numero di 250) tali da far ritenere che il volto dell’Uomo della Sindone sia stato il prototipo al quale l’iconografia cristiana si è ispirata a partire dal VI secolo.

L’emissione di due monete: il SOLIDUS e il TREMISSIS coniati da parte dell’imperatore Giustiniano. Il SOLIDUS di Giustiniano riporta un Cristo Pantocrator che è stato studiato da Alan Whanger, docente al Duke University Medical Center di Durham e Mario Moroni. I tratti del volto del Cristo richiamano in modo impressionante quelli dell’Uomo della Sindone per le proporzioni, per la riproduzione e l’accuratezza dei particolari, per il loro numero.
Nella iconografia ortodossa (ben anteriore al 1260) il corpo di Gesù crocifisso non è più rappresentato rigido ed eretto, ma con il capo flesso verso destra e il corpo spostato a descrivere una curva definita dagli studiosi “curva bizantina, chiaro richiamo ad una leggenda che vuole Gesù zoppo. Essa però non ha alcun precedente nei testi, nei documenti o nelle rappresentazioni. L’unico aggancio è quello con l’asimmetria degli arti inferiori che si osserva sulla Sindone, ove la rigidità cadaverica li ha fissati nell’assetto che avevano assunto durante l’inchiodamento in croce. A conferma di ciò, basta dare un’occhiata alla raffigurazione delle croci ortodosse in cui si nota che uno dei tre bracci orizzontali, quello posto più in basso è inclinato come se idealmente su quella croce ci fosse un uomo con la gamba più corta.

La stessa Sindone rivela che si è di fronte ad una sepoltura ebraica il cui rito non era conosciuto in epoca medievale. Le stesse ferite, o meglio: la particolarità della natura e dell’entità delle ferite, dell’Uomo della Sindone rivelano i particolari di una crocifissione di cui nel Medio Evo si era persa la memoria e che la guida dei soli vangeli non poteva compensare.


Anche questi sono solo alcuni esempi (forse tra i più significativi) perchè si nutrino seri e profondi dubbi riguardo l’ esatta conclusione della ricerca storica.



Qual'è la tua giustificazione per ignorare il fatto che i risultati prodotti da questi due approcci, ciascuno dei quali dal tuo punto di vista falsato e quindi aperto a dare qualsiasi possibile data, finiscano invece per coincidere?


In realtà, da quanto prima scritto, risulta molto difficile credere che i risultati dei due approcci, così come i detrattori della Sindone li illustrano, finiscano per coincidere. Inoltre, la loro infondatezza non apre la via ad una qualsiasi possibile data, ma ad una data ben precisa: I sec. d.C. o, comunque, molto vicina ad essa. Ragionevolmente propenso a ritenere che non può trattarsi del periodo 1260-1390.



Avevo letto che assomigliava di più a una bruciatura chimica, ma accetto ovviamente correzioni. Ho chiamato il creatore "pittore" solo perché "versatore di prodotti chimici su un telo" mi sembrava stucchevole perfino per una lingua verbosa come l'italiano.


E avresti sbagliato ugualmente. Perché sull’immagine non vi sono tracce di pigmenti né di prodotti chimici. Le immagini ottenute mediante strinatura o utilizzo di sostanze chimiche (dirette o indirette), per quanto abbiano realizzato un prodotto che ad una analisi superficiale sembri riprodurre i tratti dell’Uomo della Sindone, in realtà il loro stato non soddisfa diverse condizioni riscontrate con quelle del telo.



Hmmm... giusto per fare una riflessione: se fossi in te, non mi arrogherei il privilegio di definire i desideri di un dio verso quelle che, almeno per i cattolici, sarebbero le sue creature predilette. Io non sono credente, questo è vero, ma se lo fossi mi aspetterei che un'entità che ha creato delle forme di vita intelligenti e capaci di automigliorarsi (almeno in linea teorica) si aspetti che col tempo esse diventiamo in grado di comprendere la natura del proprio creatore e dei suoi mezzi. E' perlomeno una ragionevole supposizione, e non vedo perché scartarla a piè pari.


Hmmmm. . . giusto per fare una riflessione: io non mi arrogo alcun privilegio di definire alcunché per quanto riguarda Dio. Ma una piccolissima idea a Suo riguardo ce l’ho e viene dall’osservazione di ciò che ci circonda, da ciò che altri prima di me hanno interiorizzato come esperienza personale, ma soprattutto per come un tizio chiamato Gesù (che è storico molto più di un Vercingetorige, stando alle fonti) ce lo ha rivelato e a cui io ed un altro migliaio e mezzo di milioni di persone crediamo! E vedo che sei anche male informato su ciò che è prediletto a Dio; a Dio sta a cuore l’Uomo! Non mi aspetto che tu ci creda o te ne convinca. Tienilo solo a mente, al momento l’argomento non è oggetto della nostra discussione! Un Creatore è sempre più ampio della propria creatura, è lapalissiano. Sono convintissimo che al buon Dio non dispiace affatto che l’uomo progredisca e cresca in dignità e conoscenza, ma è pur vero che per quanti sforzi l’uomo potrà fare, non potrà comprendere (nel senso di capire e di abbracciare) totalmente la Sua conoscenza. Intanto, Lui ci manda infiniti segni per aiutarci a conoscerlo un po’ di più e meglio, ma questi segni devono essere letti e compresi con attenzione, attraverso occhi, mente e cuore nuovi. Non voglio fare prediche; non mi si addicono, non è il momento né il luogo adatti. Comunque, nella mia risposta non c’è alcun riferimento esplicito o implicito inteso a scartare alcuna ragionevole supposizione; ho solo scritto che ci è preclusa la conoscenza dei dettagli, al momento, non quella del quadro generale!



Mi rendo conto che per una persona che ha dedicato tanto tempo ed energie allo studio di questo artefatto, come sei tu, avere un interlocutore che usa termini banali e approssimativi per mancanza di cultura sull'argomento (come il sottoscritto) sia frustrante. In altri tempi e luoghi mi sono ritrovato proprio nella tua posizione, ergo ti capisco benissimo.

C’è un detto che recita: “A pensar male si commette peccato, ma spesso ci si azzecca”!Io, di natura, sono un “ben pensante”, nel senso che penso bene degli altri (fino a prova contraria) e non vado dietro ad improbabili quanto fantasiose dietrologie. Però qualche cattivone e contorto lettore potrebbe pensare che questa tua “lisciata di pelo” e questo riconoscimento, oltremodo sofferto, della scarsa conoscenza che hai dell’argomento, se non sono proprio posizioni falsamente lusinghiere, si potrebbero definire quanto meno “sospette”. Cattivi, cattivi lettori che pensano male degli altri! Al contrario, sono certo che le tue parole sono profondamente sincere e spontanee. Però, visto che riconosci di essere un interlocutore che usa termini banali ed approssimativi, mi scuserai se oso correggerti per l’uso improprio di un termine. Hai scritto della Sindone come di un ARTERFATTO a cui io avrei dedicato tanto tempo ed energie per studiarlo. Confesso di aver dato un’occhiata al dizionario on line, ma solo per riportarne, poi, il suo esatto significato. Orbene, secondo questo dizionario per artefatto s’intende: Fatto con artifizio, artificioso, adulterato e ancora di seguito: Opera che deriva da un processo trasformativo intenzionale da parte dell’uomo. Secondo me avresti fatto meglio ad utilizzare altri termini quali: oggetto o reperto (magari avresti anche potuto azzardare: reliquia). Già, perché artefatto dovrebbe essere un eventuale punto di un possibile arrivo, non certo il punto di partenza. Non trovi? In altre parole: si dovrebbe ancora provare che la Sindone sia un artefatto – ossia un prodotto artificiale dell’uomo – e non considerarlo già tale se lo scopo di questa discussione è quello di fare più chiarezza intorno ad essa.


Però, in questo caso, non nascondiamoci dietro i formalismi come se cambiassero la sostanza delle cose. Non è una "pittura" perché non è a pennellate, benissimo, è una "impronta lasciata da composti chimici venuti a contatto con il telo", se preferisci. La sostanza di tutto quello che abbiamo detto non cambia.


Non ci sono formalismi dietro cui nascondersi; non è una pittura e non ci sono composti chimici sull’immagine. Puoi pensarla come vuoi, ma questo e’ IL DATO DI FATTO!



"La forza di gravità fu studiata nel 1666"? Certo, ma che cosa c'entra? Il modo in cui i corpi agiscono sotto la spinta del proprio peso è stato studiato e riprodotto dagli artisti da millenni. Ma dico, pensa soltanto a Leonardo e Michelangelo, ti sembra che i loro affreschi trascurino i comportamenti umani indotti dalla gravità? Venivano secoli prima dei modelli matematici, ma non per questo non sapevano rappresentare una schiena curva sotto il peso di un oggetto, o il lancio di una pietra, o del sangue che scorreva verso il basso! Ma che ragionamenti sono questi? E il fatto che non ci fosse ancora stato Malpighi a dimostrare l'esistenza della circolazione sanguigna, vuole forse dire che la gente dell'epoca non aveva mai visto come cola il sangue da una ferita? E dove sta l'uso della prospettiva, o dei negativi, nella Sindone? E' un'immagine irrealmente piatta (di un corpo tridimensionale...). Per favore, cerchiamo di restare un attimo con i piedi per terra.



Purtroppo, in questo passaggio devo tristemente constatare che le tue scarse conoscenze sull’argomento (parole tue) e i luoghi comuni che circolano sulla Sindone di cui sei evidentemente intriso stiano spiegando i loro nefasti effetti. Qui non si tratta di studiare il “modo in cui i corpi agiscono sotto la spinta del proprio peso” perché la conoscenza di un movimento non implica necessariamente la consapevolezza del perché ed in quali circostanze tale corpo agisce in quel preciso modo (e, comunque, questo non ha niente a che fare con la forza di gravità), piuttosto è il comportamento del flusso di sangue sulle braccia dell’Uomo della Sindone che cozza contro l’iconografia dell’epoca e che denota conoscenze (nello specifico, della forza di gravità) non ancora acquisite. Scusa, parlavamo prima di ricerca storica; ebbene, se la storia registra che la forza di gravità viene studiata per la prima volta (quindi con mezzi e mentalità scientifica) nel 1666, perché ora la contesti? Hai citato Leonardo e Michelangelo, ma senza dovermi scomodare a formulare profondi discorsi, posso ribatterti con una evidenza che è, sì, terra-terra, ma che è sufficiente a smontare la tua tesi. Ammesso (e non concesso) che questi fossero già a conoscenza degli effetti della forza di gravità (i loro disegni non fanno alcun testo perché essi riproducevano quanto era da loro visto empiricamente), stiamo parlando di personaggi nati ben oltre il 1390 (termine massimo del famoso periodo individuato dal C14). Citami altri nomi compresi tra il 1260 e il 1390 che fossero a conoscenza della forza di gravità o una citazione, anche minima, riguardo a questa forza! Riguardo alle ferite, possono esserci state milioni di persone che hanno visto sanguinare una ferita, ma NESSUNO, in epoca medievale avrebbe potuto riconoscere (non c’è alcun trattato di medicina né altro scritto in merito, sempre secondo la ricerca storica) un flusso sanguigno di natura arteriosa o di natura venosa e capirne la differenza. Scusa se è poco (MA FONDAMENTALE!)!!! Quanto all’uso dei negativi in pittura devi sapere che tale tecnica nel rappresentare un volto, per esempio, utilizza l’uso della luce al contrario di quello che è visibile nella realtà, proprio come in un negativo fotografico. Ma questa tecnica – ed è qui il bello – presuppone la conoscenza della fotografia e di come si comporta un negativo fotografico. Se avessi un po’ di conoscenza di storia dell’arte medievale o se vessi osservato un semplice quadro composto in quell’epoca, avresti anche capito perché nel Medio Evo mancasse ogni nozione di prospettiva; non hai mai visto persone su di un prato che hanno la stessa altezza di militi sulle mura di un castello in lontananza? Quello è il classico esempio di assenza di prospettiva; prospettiva che è rispettata nel caso dell’immagine dell’Uomo della Sindone, unico caso di rappresentazione prospettica in un periodo in cui NESSUNA CREAZIONE PITTORICA la conteneva!!! La tridimensionalità è dovuta ad una diversa intensità del decadimento della cellulosa (dovuto, si ipotizza, ad una scarica intensa, ma brevissima di energia) a livello di fibre del tessuto in rapporto alla distanza che il corpo aveva rispetto al telo. Già nella descrizione si evidenzia la complessità del concetto tridimensionale che molto, ma molto difficilmente (per non dire impossibile) poteva avere l’uomo del Medio Evo!



Io ti scuso, ma tu renditi conto del paradosso: io discuto di idee su come una sostanza chimica nota ai pittori del medioevo possa essere stata alterata da secoli di bizzarre vicissitudini (documentate); tu invece parli di creazione del telo tramite quella che è a tutti gli effetti magia. Pensi davvero di essere nelle condizioni di chiamare ridicola la mia tesi?


Tu discuti su di una situazione che non c’è: non c’è alcuna sostanza chimica sull’immagine! Eppoi, di quale sostanza chimica nota ai pittori dell’epoca si starebbe parlando? La tua idea è alquanto nebulosa e molto evanescente. Non conosci la tecnica praticata, non conosci la sostanza usata, non conosci il nome di colui che ha prodotto l’immagine, non conosci la sua vita e i suoi studi. Scusa, ma se non sbaglio sei tu che stai parlando di magia! Sì, alla luce di quanto scritto sono pressoché sicuro, anche se non al 100%, che questa tesi, malgrado sia tua, è ridicola! Senza offesa. . .


Ma nessuno sta negando quello che dici tu. Sei tu che vedi un conflitto, laddove il conflitto non esiste.


Sei tu che sostieni di vedere che io vedo un conflitto laddove il conflitto non esiste. Esiste solo una differenza di competenze in differenti campi. Punto!



Un tramonto è, scientificamente parlando, un fenomeno ottico causato dalle interazioni fra la luce della nostra stella e l'atmosfera della Terra quando ricorrono determinate condizioni astronomiche e atmosferiche, ed è anche una splendida fonte di bellezza e di ispirazione poetica per la nostra mente. Le due cose non sono scindibili l'una dall'altra, sono lo stesso identico fenomeno, cambia soltanto la nostra descrizione. In che modo comprendere scientificamente il tramonto ne "rovina" la bellezza estetica? Non c'è conflitto.


Chiedilo alla ragazza (o amica o moglie. . .o altro) quando tenendola abbracciata le sussurrerai all’orecchio di fenomeni ottici, atmosfera della terra, lunghezze d’onda ecc. Oppure, presentati in un’aula del corso di astronomia e comincia a parlare del tramonto in questi termini:


Questo è un altro aspetto rasserenante della natura: la sua immensa bellezza è lì per tutti. Nessuno può pensare di portarsi a casa un’alba o un tramonto.
Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra.



Uno splendido tramonto arrivò ad occidente, così rapido e inatteso da dare la sensazione che il cielo si stesse muovendo velocissimo.
Banana Yoshimoto, Chie-chan e io



Ogni volta che osservi un bel tramonto, pensa fra te e te: “È Dio che dipinge il cielo”.
E quando guardi in viso le persone che incontri, pensa: “È Dio che ha assunto questa forma”.
In ogni tua esperienza fa che sia questo il tuo modo di pensare: “Il sangue che scorre nel mio corpo è Dio; la ragione che illumina la mia mente è Dio; l’amore che fa palpitare il mio cuore è Dio; tutto ciò che esiste è Dio”.
Paramhansa Yogananda, Verso la realizzazione del sé



Come minimo ti cacceranno a calci nel sedere!
E’ più che ovvio che un linguaggio differente, una diversa prospettiva non esclude l’altra; quello che intendevo sostenere – e che è ben provato - è che NESSUN PIANO (tantomeno quello scientifico), è in grado di cogliere, di sintetizzare, di comprendere, di spiegare in modo completo, esauriente ed esaustivo TUTTA l’essenza, TUTTO il significato di ciò che siamo e di ciò che ci circonda. Così come la scienza non è in grado di spiegare il perché delle cose. E’ un fatto! Non credo troverai un trattato scientifico che spieghi il perchè dell’esistenza dell'uomo o delle cose.



D'altro canto, se uno ha una considerazione di bellezza preconcetta su un oggetto, e la descrizione scientifica di quell'oggetto in seguito smonta quella considerazione, allora vuol dire che quella bellezza non era reale, era basata sull'attribuzione di caratteristiche che in realtà non c'erano. Non dovresti essere contento di averlo scoperto, così da essere ora più vicino alla verità, e libero di cercare una fonte di VERA bellezza? Preferivi forse essere ingannato?


Non è questo il caso. Eppoi, cos’è che è vera bellezza? Chi è in grado di saper discernere questo? Il volto sfigurato di un uomo crocifisso o il volto solcato dalle rughe della vita e della sofferenza di una suora in India possono essere ugualmente belli come il corpo di una avvenente pin up; tutto dipende con quali occhi si guarda. . .


Goditi il tramonto, Freddie, e cerca la bellezza laddove è reale.


I miei tramonti me li sono goduti alla grande. Tu puoi dire altrettanto dei tuoi?



Di primo acchito ti direi, con un sorriso un po' divertito e provocatorio, che sottovaluti molto cosa un valido approccio scientifico possa misurare o studiare;


Ed io ti direi con un sorriso divertito e provocatorio che la presunzione, soprattutto quando è mal riposta, è fonte di vulnerabilità e potresti ritrovarti a fare magre figure.


ma non importa, perché so che sarebbe una annotazione futile, anzi, la troveresti odiosa.


Più precisamente: inutile!



Mi appare evidente che la prospettiva di comprendere da un punto di vista scientifico la psiche umana è per te fonte di genuino orrore.


No! E’ fonte di incredulità quando la scienza vuole invadere campi che non le competono. Liberissima di studiare la psiche umana, le emozioni, i desideri ecc. Ma che questi non siano ridotti a formule matematiche o, peggio, chimiche per cui una pilloletta sarebbe in grado di darci la felicità, come è apparso tempo fa su diversi giornali.


Quello che vorrei che comprendessi, è che di nuovo, stai vedendo una contrapposizione che in realtà non esiste.


Precisiamo: questo è quello che intendi tu, non quello che intendo io. Sul punto ti ho già risposto più sopra!


"pensiero, emozioni, sentimenti, pulsioni, sogni, traguardi, forza, inquietudine, meraviglia, ecc. ecc." esistono in questo universo, sono una realtà che noi tutti conosciamo, la scienza cerca soltanto di definire cosa siano materialmente, come e perché esistano, in modo da darci maggiore conoscenza (e quindi, potere d'azione) su di essi, ma nulla di ciò che ha scoperto o potrà scoprire cambierà il valore intrinseco che noi diamo a questi stati della nostra psiche.



Qui non si tratta di cambiare il valore delle emozioni. Qui si tratta di fenomeni per nulla scientificiche rischiano inevitabilmente di essere ridimensionati e sviliti nel momento in cui sono costretti entro dimensioni e categorie proprie della scienza.


C’era una moglie di un famoso e celebrato scienziato, candidato al premio Nobel per la chimica. Ma era una donna sola e triste per le continue assenze del marito che saltava da un aereo all’altro e da una conferenza all’altra. Quando sorprendeva la moglie a piangere, il professore reagiva in modo duro e scostante. Un giorno, vedendo le lacrime scorrere sul viso della donna, l’uomo le passò bruscamente un dito sulla guancia e raccolse una lacrima. Avvicinò il dito al volto della moglie e freddamente disse:
“A che ti serve piangere? Guarda: le lacrime sono solo un po’ di albumina, sodio, calcio, lisozima, glucosio, qualche proteina, carbonio. . .in quantità ridicola. Che cos’è una lacrima? Un’inutile secrezione di acqua sporca
”.


Scientificamente parlando la descrizione è ineccepibile. Spero che quando vedrai un tuo caro piangere tu sappia dare un valore più alto ad una lacrima. . .Troppo spesso si guarda il mondo con l’occhio del chimico. In questo modo hanno ragione quelli che dicono che il corpo umano è soltanto una quantità di grasso sufficiente per produrre sette pezzi di sapone, abbastanza ferro per produrre un chiodo di media grandezza, una quantità di fosforo sufficiente per allestire due mila capocchie di fiammiferi, abbastanza zolfo per liberarsi dalle proprie pulci. E allora anche l’amore è solo una reazione chimica, una specie di malattia; gli esseri umani sono una merce in vendita, il mondo dello spirito una forma di stupidità. Spero che tutti i lettori che si sentano più di sette pezzi di sapone, più di un chiodo di media grandezza, più di duemila capocchie di fiammiferi e per nulla degli antiparassitari abbiano il coraggio e la coscienza di rivendicare la dimensione nobile della nostra esistenza che va al di là di quello che cade sotto l’aspetto meramente sensoriale.



"Sapere" che le sinapsi di determinati circuiti nervosi del nostro cervello sono gli hard drive della nostra memoria, e che i nostri ricordi emergono come tali quando determinati impulsi elettrici transitano attraverso i depositi di proteine di quelle sinapsi - definendo quindi materialmente COSA SIA un ricordo - cambia forse il valore che diamo ai nostri ricordi? Toglie bellezza a quello del volto di nostra madre quando eravamo bambini? Toglie calore al ricordo del giorno in cui è nato nostro figlio? Toglie disperazione dall'immagine dell'incidente stradale che ha portato via un nostro caro? Ovviamente no.


Certo che no! Il punto è quando si vuole ridurre tutto ad un mero processo di sinapsi per spiegare perché ricordiamo. Infatti tu poni l’accento su cosa sia un ricordo e fai bene. Ma quando ci si muove nel campo del perché ricordiamo, le cose cambiano. Eccome!


La scienza ci ha fornito conoscenza, e forse in futuro ci darà anche potere, su questo aspetto di noi stessi. Potrebbe perfino aiutarci a migliorare questa nostra funzione, chi lo sa. Ma è forse entrata in conflitto con il valore che davamo a qualche aspetto della nostra psiche? Ovviamente, no.


Sulla psiche, non so. Però so che all’inizio del ‘900 si ebbero le maggiori e più importanti scoperte scientifiche tanto da far considerare il novecento come il secolo futuristico e della pace. Nello stesso secolo si sono avute anche le due più sanguinose guerre della storia umana e la scienza, unita alla tecnologia, ha dato, purtroppo, il suo contributo al conteggio finale delle vittime. Ovviamente, c’è stato anche il buono offerto all’Umanità (mi astengo dallo snocciolare il lungo elenco di ciò che di positivo ha portato la scienza e lo sviluppo tecnologico ad essa connesso). Ma rimane sempre il fatto INCONTROVERTIBILE che la scienza rimane una figura dalle due facce: esaltarne solo una, pensando di far passare inosservata l’altra, è un grave e fatale errore.


In conclusione, tu parli della creazione di "nuovi mostri". Non lo so, io posso dirti che l'unico mostro che personalmente conosco è l'ignoranza, e non è un mostro nuovo, è molto antico.


Così come antico ed altrettanto letale è l’irrefrenabile desiderio di raggiungere il limite di ogni scoperta (senza se e senza ma) alzando ad ogni nuovo traguardo raggiunto l’asticella verso il successivo e più ambito fine. Ma non tutto ciò che è possibile è altrettanto lecito. Mary Shelley, nel suo romanzo: Frankestein, pone degli inquietanti interrogativi riguardo una scienza che nel nome di una sua presunta autoreferenzialità e nel perseguimento di un traguardo apparentemente filantropico crea, in realtà, dei mostri. Non sono certo un oscurantista che nega valore al progresso scientifico, ma mi pongo di fronte ad esso come un nuotatore si pone di fronte all’oceano: con rispetto e cautela; l’oceano è bellezza, è infinito, è libertà. Ma è anche pericolo; se si abbassa la guardia, se si sottovalutano i segnali di attenzione e si confida sulle sole proprie forze, si rischia di annegare! Del resto, la stessa Margherita Hack, scienziata atea, ha evidenziato in un suo brillante articolo tutti i limiti connessi alla scienza.


Ti consiglio di non cercare mai di annidarti fra le sue pieghe, per quanto confortevoli possano sembrare; la scienza, forse, non può spiegare tutto. ignorarla, non spiegherà mai nulla.


Non mi annido nelle pieghe dell’ignoranza perché credo nel valore della conoscenza e della dignità umana che camminano di pari passo. Condivido anche l’aforisma di Albert Einstein il quale afferma che se la fede senza scienza è cieca, è altrettanto vero che la scienza senza fede è zoppa!


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
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[Modificato da !Freddie! 31/05/2014 18:51]
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Punti di vista...


Rain, come spieghi le cose tu non lo fa nessuno. Mi mancava.


"De gustibus non disputandum est"!



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Re: Punti di vista...
!Freddie!, 31/05/2014 18:22:



Rain, come spieghi le cose tu non lo fa nessuno. Mi mancava.


"De gustibus non disputandum est"!



Un fraterno saluto. [SM=g27811]

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Oltre che senza cervello, pure invidioso. [SM=g27828]



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Re: Riflessioni.
!Freddie!, 31/05/2014 17:51:



No tesoro. Ho preso anche il tuo. Ce l'ho da parte per quando ti servirà. [SM=g27828]

Pur nutrendo il dubbio che tu possa riconoscere un cervello se lo vedessi, dalla tua affermazione si possono dedurre almeno due cose: nella migliore, che sai apprezzare la qualità; nella peggiore, che sei una ladra! Ma visto che le mie funzioni neurologiche ci sono tutte, forse il cervello che dici di tenere è di qualcun altro. Avendo avuto a che fare con alcuni frequentatori assidui di questo forum, mi vengono in mente due o tre nomi che potrebbero essere deficienti (nel senso di mancanti) di un tale e prezioso organo.


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
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Meglio ladra che senza cervello. [SM=g2535979]



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Incomprensioni...


Oltre che senza cervello, pure invidioso. [SM=g27828]


Affatto, era una semplice constatazione. In quanto ad essere acefali credo proprio che tu non sia seconda a nessuno.
E i tuoi interventi in questo 3d danno AMPIA conferma! Anche questa è una constatazione!!!


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

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Meglio ladra che senza cervello

Potrebbe esserci una terza via che non mi meraviglierebbe: una ladra...senza cervello!!! [SM=x789053]


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Re:
!Freddie!, 31/05/2014 18:57:



Meglio ladra che senza cervello

Potrebbe esserci una terza via che non mi meraviglierebbe: una ladra...senza cervello!!! [SM=x789053]


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

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Impossibile. Per credere basta la fede, per non credere è necessaria la ragione.




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Re: Incomprensioni...
!Freddie!, 31/05/2014 18:54:



Oltre che senza cervello, pure invidioso. [SM=g27828]


Affatto, era una semplice constatazione. In quanto ad essere acefali credo proprio che tu non sia seconda a nessuno.
E i tuoi interventi in questo 3d danno AMPIA conferma! Anche questa è una constatazione!!!


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto. Signore, io cerco.




Perchè non mi piego alle logiche cattoliche? Che poi di logico hanno ben poco. Perchè non mi incantano le vostre arrampicate sugli specchi?

Qui di acefalo c'è solo la tua ottusità.



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31/05/2014 23:43
 
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Curioso...


Impossibile. Per credere basta la fede, per non credere è necessaria la ragione.

...In un solo rigo hai parlato di due cose in cui difetti enormemente: fede e ragione! In compenso, però, eccelli in ignoranza!!!


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

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