Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Sindone: ancora tu

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2014 23:47
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 58.167
Post: 9.341
Città: PISA
Età: 84
Sesso: Maschile
Utente Gold
Padre Guardiano
01/12/2013 21:55
 
Quota

Re: Re:
Max Cava, 01/12/2013 20:59:



E se va male?

[SM=g2407711]



Il bisnonno di Freddie!!!! [SM=x789048] [SM=x789050]





O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 14.714
Post: 9.849
Sesso: Femminile
Utente Gold
Madre Badessa
01/12/2013 22:12
 
Quota

Re:
=omegabible=, 01/12/2013 20:18:

Se va bene è un Templare o giù di lì!!! [SM=g27833] [SM=g2407713]






Infatti è un templare. [SM=g27828]




La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.053
Post: 1.197
Sesso: Maschile
Utente Master
02/12/2013 22:59
 
Quota

Re: Cazzate, cazzate, cazzate...
!Freddie!, 30/11/2013 22:22:




Ignorantone che non sei altro ma l'hai capito o no che nel frattempo la sindone si è stirata e di quelle monete non esiste manco l'ombra?


Allora, prima, i segni c'erano! Fesso, non sai neanche ribattere a tuo favore!!!!




Cazzo hai ragione. Tu ovviamente credi che queste sparizioni fan parte dei miracoli della chiesa [SM=x789049]

!Freddie!, 30/11/2013 22:22:


Tecnicamente: Le presunte monete romane nella sindone non sono affatto documentate, ma solo un effetto della pareidolia in chi osserva il lenzuolo.


Sei proprio un CAZZONE! Io ho parlato del SOLIDO e del SEMISSE; due monete coniate da Giustiniano nel VII secolo sulle quali è riprodotta con circa 150 punti di contatto in luce polarizzata, la figura dell'Uomo della Sindone. E queste non c'entrano NULLA con le monete che sembrano fossero sugli occhi dell'immagine. Continui a far finta di non capire, ma visto che questa è forse la settima, ottava volta che lo ripeto, mi sorge il forte sospetto che non capisci una emerita mazza di quello che scrivo!!!!



Ma ti rendi almeno conto delle cazzate che scrivi?

Chiude col botto Luigi Garlaschelli. A livello microscopico non sono identiche nemmeno due monete uscite dallo stesso conio.

!Freddie!, 30/11/2013 22:22:


Oculisticamente: Hai capito che succede a chi porta i paraocchi

Sì! Capisco che sei un emerito imbecille!!!!




L'asina di Balaam (tal !Freddie!) ha parlato.





OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.053
Post: 1.197
Sesso: Maschile
Utente Master
02/12/2013 23:23
 
Quota

Re: Risposte per chi continua a fare figure di cacca!!!!
!Freddie!, 30/11/2013 23:05:




Quindi a che servono i voli pindarici di questo bavoso (tal !Freddie!) quando lo stesso, dopo poche righe afferma:


Peraltro poi se ne accorge e sbava ancora peggio di prima:
!Freddie!, 10/11/2013 01:16:
________________________________________

Quindi, il nocciolo dell’articolo è l’esistenza o meno di un esperimento ritenuto “fantasma” su alcuni campioni di bende della mummia 1770 di Manchester e non CHE NON SIA AVVENUTA ALCUNA RADIODATAZIONE AL C14 CHE AVESSE FORNITO DATI ANOMALI!
________________________________________



A questo punto mi dite voi cosa cerca ancora questo ignorante patentato?

Ah Già:

Lo studio di Garza-Valdès non fu mai pubblicato in alcuna rivista scientifica di settore, e il cardinal Saldarini, durante il Convegno Mondiale a Torino del 1998, dichiarò ufficialmente che i campioni di tessuto sui quali Garza-Valdès aveva lavorato non provenivano dalla Sindone. La sua ricerca fu dichiarata invalida e non venne pubblicata negli Atti di quel convegno. Dopo di che è calato il silenzio. Nessuno ha avuto più la sfrontatezza di citare Kuznetsov o Garza-Valdès, almeno in confronti pubblici.

Le teorie di Leoncio Garza-Valdès sono state messe in dubbio dagli stessi organi di stampa della Diocesi di Torino, che hanno pubblicato un'intervista a A.J.T. Jull, dell'Università di Tucson che effettuò i test al 14C, il quale ha dichiarato con inequivocabile chiarezza:
Anche se vi fosse un fungo [rimasto sulla Sindone dopo le operazioni di ripulitura dei campioni prelevati] questo incorporerebbe il carbonio dal tessuto e avrebbe un contenuto in14C simile a quello del tessuto stesso.
Inoltre, lo stesso Jull, in un'altra occasione, è stato ancora più chiaro circa la possibilità che i campioni della Sindone datati con il metodo del radiocarbonio non fossero stati trattati e puliti accuratamente:
Il nostro campione della Sindone era molto pulito e su di esso non c'era alcuna patina. Anche se ipoteticamente quel microrganismo ci fosse stato, la quantità necessaria per far sballare di 1300 anni la radio datazione sarebbe stata visibile a occhio nudo.



No affermo questo:

Prima imprecisione: non vi è alcuna “teoria di Garza-Valdes di un rivestimento di funghi e batteri”. La scoperta di un complesso biologico composto da funghi e batteri che ricopre come una patina i fili della Sindone e non eliminabile con i trattamenti di pulizia che furono usati dai tre laboratori nel 1988 è stata confermata anche da Harry E. Gove dell’Università di Rochester (uno dei sette laboratori scelti a suo tempo per effettuare le misurazioni al C14, prima di essere, poi, ridotti a tre) il quale è stato uno dei pionieri del nuovo metodo di datazione AMS (più veloce, ma non più affidabile del precedente). Egli ebbe interesse per gli studi di Garza-Valdes e ha condotto con quest’ultimo ed altri scienziati una ricerca che è stata pubblicata sul periodico scientifico “NUCLEAR INSTRUMENTS AND METHODS IN PHYSICS RESEARCH”. Gove CONFERMA l’esistenza di una possibile contaminazione organica che potrebbe cambiare la vera età della Sindone in una più giovane. Altresì, aggiunge che questi depositi di sostanze organiche, composti probabilmente da microrganismi (funghi e batteri) e materiali eterogenei non cellulari di natura organica, circondano completamente le singole fibre introducendo nel tessuto del C14 aggiuntivo che si fissa attraverso legami chimici. Pertanto, la pulizia dei campioni del 1988 riuscì ad eliminare solo il 10% scarso di questi funghi e batteri, ma non eliminò i legami chimici prodotti da essi perché intimamente connessi con la struttura chimica delle fibre di lino. Questo grazie alla incredibile decisione (ma non così tanto incredibile, se si guarda al perchè) da parte dei direttori dei tre laboratori di rifiutare qualsiasi indagine multidisciplinare sui campioni al solo fine di propagandare il nuovo metodo di radiodatazione che si stava affermando e di procacciarsi una fama consolidata su scala mondiale. Un chimico avrebbe utilizzato enzimi più specifici per la pulizia. L’unico dubbio di Gove riguardava la loro percentuale di influenza sulla datazione.
Punto Primo: E’ evidente che l’autore continua a negare ciò che non può essere negato: cioè, che anche Henry E. Gove conferma (con altri scienziati) l’esistenza di depositi di sostanze organiche, composti probabilmente da microrganismi (funghi e batteri) e materiali eterogenei non cellulari di natura organica.
Punto Secondo: Quindi, ancora una volta nell’articolo è affermato che si tratterà del (presunto) esperimento di Garza-Valdes, ma non viene negato il fatto che la mummia 1770 di Manchester sia stata sottoposta a numerose datazioni al C14 (mentre per la Sindone se ne registra solo UNA) che hanno SEMPRE avuto come risultato un divario notevole fra la datazione delle bende e quella delle ossa, segno inequivocabile di una fonte d’inquinamento delle bende che porta a “ringiovanirle”. La successiva riduzione del divario degli anni – a seguito di ulteriori e più approfondite (ma ancora insufficienti) pulizie effettuate sui campioni delle bende – confermano il dato tendenziale che una pulizia veramente totale delle impurità presenti sulle bende porterebbe queste ultime ad essere congruenti con l’età delle ossa che avvolgono e questo A PRESCINDERE se l’esperimento in questione sia avvenuto oppure no. E’ una conseguenza logica che capirebbe chiunque abbia una intelligenza media. Ma qui si sta parlando dello “SPARAPALLE”; per cui, ciò che normalmente è un dato acquisito, nel suo caso è un ambizioso traguardo!

Quando fu scelto di applicare alla Sindone il metodo AMS lo stesso Libby affermò che l’impresa sarebbe stata fallimentare. E questo, non perché il sistema fosse di per sé difettoso, ma piuttosto a causa degli alti livelli di contaminazione a cui il telo era andato incontro. Il telo, spiegò Libby, era stato a lungo sottoposto al fumo e alla cera delle candele, entrambi ricchi di carbonio14, e questo avrebbe fatto apparire la Sindone più recente di quanto non fosse in realtà. Parlò, inoltre, di contaminazioni dovute alla presenza di funghi, sudore e resti di insetti, arrivando a calcolare che il materiale organico estraneo costituisse il 10-15% del peso totale della Sindone (il peso rilevato dalla bilancia elettronica del campione prelevato nel 1988, visibile nel filmato dell’epoca, suggerisce che sia addirittura il 100% visto che tale campione pesava il doppio di quanto stimato) . Il fatto che l’inventore stesso di questo metodo lo ritenesse inattendibile ai fini della datazione della Sindone non è sicuramente da sottovalutare. Tuttavia, ci sono persone con un elevato grado di arroganza e presunzione – di cui lo “SPARAPALLE” ne è un degno esemplare e un miserabile alfiere – che pretendono di saperne più dello scienziato che ha inventato il metodo di radiodatazione al C14. A questo si deve aggiungere che proprio Rinaldi - sì, l’autore che ha scritto questo stesso articolo e che lo “SPARAPALLE” si vanta di aver trovato – ha scritto: Non è che all’epoca si ritenesse che il metodo AMS dovesse essere il migliore, semmai il contrario (La statistica della datazione della Sindone pg. 36). In pratica, si vuol far passare l’idea – contrariamente alla logica e alla luce di tali fatti – che l’unica misurazione effettuata sulla Sindone sia stata quella buona e che sia stata “azzeccata” al primo colpo nonostante tutte le incongruenze legate al prelievo dei campioni, alle mancanze e alla superficialità perpetrate nelle procedure e agli errori commessi nei calcoli dei dati acquisiti, come hanno dimostrato – tra gli altri – lo scienziato americano Bryan J. Walsh e l’ingegner Brunati sulla base di quanto riportato dai tre laboratori nella rivista scientifica “Nature” (e che non vedo l’ora di rendere noto, il prima possibile). Senza contare che la difficoltà principale è proprio connessa all’ignoranza della dinamica di formazione dell’immagine che può aver influito in modo decisivo sul risultato della radio datazione al C14, tanto che lo specialista Robert Stuckenrath è giunto al punto di affermare che: “La datazione di un campione la cui origine sia sconosciuta è più che inutile: è fuorviante”. A questi gli fanno eco - come già scritto da me in passato (e che riporto nuovamente) - William Meacham, un archeologo statunitense dell’Università di Hong Kong che vanta una vasta e lunga esperienza nell’applicazione del C14, il quale afferma: “Nessun archeologo ricercatore competente si affiderebbe ad una sola data o ad una serie di date su un solo punto per definire una importante realtà storica, per stabilire un sito o una cronologia culturale. Nessuno scienziato del radiocarbonio (a parte i tre direttori dei laboratori che effettuarono la misurazione sulla Sindone, parole mie) potrebbe affermare con certezza di aver tolto qualsiasi contaminazione né che una serie di date prodotte per un campione sia senza dubbio la sua effettiva età secondo il calendario”. Lo stesso prosegue così: “Una o due date non dovrebbero mai essere usate da sole per stabilire la cronologia di un sito. Sono così tante le date che hanno dimostrato di essere inutili per la contaminazione o altre cause che una cronologia radiocarbonica con certi requisiti di affidabilità si può determinare solo se parecchie date riguardanti lo stesso sito rientrano in uno schema omogeneo che concordi con la sequenza stratigrafica”. Un’altra archeologa statunitense, Eugenia Nitowski, precisa che: “Se ci sono dieci prove di cui una è il C14 ed esso è in conflitto con le altre nove, l’archeologo non esita a respingere la datazione radiocarbonica come inesatta a causa della contaminazione imprevista. D’altronde, non è sufficiente a definire l’età di un oggetto una data radiocarbonica isolata dal suo contesto archeologico”. Ogni altro commento è superfluo!!!!



Chi volesse leggere tutte le altre obiezioni che ho esposto e che mettono lo SPARAPALLE in seria difficoltà e con le spalle al muro, legga direttamente i post da pag. 30 e seg.




Prendiamone 2 a caso....


Il professor Harry Gove, direttore del laboratorio di Rochester (uno dei laboratori non selezionati per eseguire la prova - e che caso -), ha anche ipotizzato che una contaminazione batterica "bioplastica", che era sconosciuto durante i test del 1988, renderebbe le prove imprecisa. Egli ha però anche riconosciuto che i campioni erano stati accuratamente puliti con prodotti chimici aggressivi prima delle prove.


Brunati. Qui c'è da divertirsi. Questo signore sostiene che nei dati forniti dal laboratorio di Tucson, Arizona, ci siano degli errori di calcolo intenzionali, tesi a far quadrare i conti con i dati degli altri due laboratori (che invece sono esatti), e che ciò che tutti e tre hanno analizzato, grazie al solito intrigo internazionale, non era la Sindone ma un altro telo molto più recente (che si sarebbe rivelato troppo recente, donde la necessità di falsificare i calcoli). In particolare per Brunati è errata la tolleranza media della datazione fornita da Tucson: ha rifatto i conti e non tornano.

A ogni laboratorio sono stati forniti campioni di altri tessuti, di cui già si conosceva la data, per testare la capacità dei laboratori. Ebbene, anche nelle tolleranze delle datazioni medie di questi campioni fornite da Tucson Brunati scopre errori di calcolo; come mai?



TUTTAVIA se al porco con le ali tal !Freddie! non bastassero questi semplici confutazioni, Lo/vi inviterei tutti, a leggere pazientemente questo link che mette a tacere definitivamente il porco con le ali, le sue fonti, le sue frottole e le sue illazioni:


La statistica della datazione della Sindone
Prestando una particolare attenzione dal paragrafo: II – Le accuse dei sindonologi (da pag. 21 a seg.)


[Modificato da ReteLibera 02/12/2013 23:34]



OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.053
Post: 1.197
Sesso: Maschile
Utente Master
02/12/2013 23:54
 
Quota

Osservazione:

Perchè i "capi della chiesa" pur accettando i test di datazione non si esprimono?

Semplice mandano avanti i loro somari, i porci con le ali, evitando altresì di sottoporsi a nuove prove che potrebbero far crollare definitivamente l'intero castello costruito sulla pia frode





OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.949
Post: 523
Città: SALERNO
Età: 59
Sesso: Maschile
Utente Veteran
20/05/2014 18:43
 
Quota

Re: Re: Imperdibili chicche per chi vuole sorridere...piuttosto che piangere !!!!
ReteLibera, 01/12/2013 19:12:



Impara!!!






E cosa dovrei imparare e, soprattutto, da chi? Da due scrittori, membri della massoneria, che nel libro da cui è tratta la pagina che hai postato sostengono che il volto dell’Uomo della Sindone è quello di Jacques de Molay, il Gran Maestro dei Templari? Una panzana di prima grandezza che non ha alcun fondamento storico e che il CICAP (comitato per nulla cattolico e nemmeno lontanamente simpatizzante) ha provveduto a confutare con prove certe. Una cavolata (per non dire altro) che solo persone ignoranti o prevenute (entrambe le categorie hanno degni rappresentanti in questo forum) possono ancora pensare di credere o di accarezzarne l’idea o di considerarla appena appena plausibile. Due scrittori che con pretese storiche arbitrariamente ricostruiscono e svelano pseudo misteri, rivelano sedicenti verità nascoste in riti e documenti esoterici con abbondanza di secondi e terzi Vangeli, secondi e terzi Messia, sacri Graal a destra e a manca, Arche sante e discendenti diretti di Gesù! Gli stessi due autori che, visto l’enorme successo ottenuto da Dan Brown col libro: Il Codice Da Vinci, non hanno esitato a querelarlo per plagio spinti dalla misera motivazione d’intascare parte della fortuna economica e pubblicitaria che pioveva letteralmente addosso al loro collega. Se queste sono le persone a cui occorre dar credito, se queste sono le tesi che portano avanti, è meglio credere ai ciucci che restano sospesi; almeno questo è possibile, in particolari circostanze (in assenza di gravità, per esempio). Anche l’uso di determinati termini denota la loro superficialità e la limitatezza delle loro affermazioni; “La figura decalcata sul lino è quella di un uomo nudo” . Ora, il decalco è una tecnica decorativa, la si può considerare l’antenata degli adesivi, quasi a voler insinuare che la figura che appare sul telo sia stata in qualche modo appiccicata sopra, o sia il frutto del contatto di pigmenti colorati con parti del lenzuolo o il frutto di una imprecisata tecnica pittorica. Questo denota una completa ignoranza e trascuratezza delle caratteristiche peculiari delle fibre del tessuto interessate dalla formazione dell’immagine. Sulle insormontabili difficoltà che un ipotetico artista avrebbe incontrato utilizzando una qualunque tecnica pittorica o attraverso l’uso della strinatura o tramite l’applicazione di acidi per strofinamento (come ha fatto Garlaschelli), ritornerò più avanti.
“. . .apparentemente morto o che comunque doveva essere in uno stato d’incoscienza e di assoluta immobilità nel momento della formazione dell’immagine.”

Ai due autori, evidentemente, devono essere sfuggite un paio di cose per affermare ciò; la prima è che quella macchia di sangue, coaguli e siero al di sotto della ferita del costato dell’Uomo della Sindone sono la dimostrazione del fatto che l’Uomo era GIA’ MORTO quando gli fu vibrato il colpo. I margini della ferita sono rimasti allargati e sono ben delineati, tipico fenomeno che si riscontra nei cadaveri. In alcuni punti dell’immagine è visibile una rigidità cadaverica sul corpo avvolto nel telo (come il capo reclinato in avanti o la gamba destra flessa). L’insieme di questi particolari unito al fatto che siero e parte corpuscolata rossa siano separati – a dimostrazione dell’assenza di circolazione sanguigna almeno un’ora prima che la ferita fosse inferta – consente quindi di affermare che il corpo fu coperto dalla Sindone DA MORTO! La seconda cosa cozza violentemente con l’ipotesi di uno stato d’incoscienza perché, in tal caso, si sarebbero dovute rilevare macchie di umidità all’altezza del naso a riprova di una attività delle funzioni vitali, seppur minima. Ma tutto questo passa sotto silenzio perché manda in frantumi la tesi di una morte apparente o di uno stato d’incoscienza, premesse necessarie per affermare che il corpo avvolto nel telo fosse del Gran Maestro dei Templari (castronata di prima grandezza, come già detto. . .confermata perfino dal CICAP). Che i capelli dell’Uomo della Sindone non cadono verso il basso è spiegato dal fatto che il capo (sostenuto forse da un cuscino o da un appoggio rigido) era inclinato in avanti anche a causa del RIGOR MORTIS (e i capelli possono benissimo essere stati sistemati da una mano pietosa, nel sepolcro durante la sistemazione del cadavere); questo spiega l’assenza del’impronta del collo sulla figura frontale mentre esso risulta allungato per la tensione dei muscoli sull’immagine posteriore con conseguente innalzamento delle spalle e della parte superiore del torace (e, a questo punto, le mani possono facilmente raggiungere la zona del pube!). La presenza di tracce di aloe, mirra ed oli profumati lungo i fianchi del telo, suggerisce che lungo il corpo non ancora completamente avvolto in maniera definitiva, a causa dell’approssimarsi del riposo del sabato, fossero collocate alcune bende imbevute di sostanze antiputride ed è plausibile che anche sulla pietra tombale tali sostanze fossero presenti in forma vegetale a mò di tappeto. Riguardo le parti del corpo non a contatto col telo, ma lo stesso visibili, è possibile spiegarlo con la presenza di un fenomeno radiativo che ne avrebbe fissato l’immagine più o meno come è avvenuto ad Hiroshima dopo lo scoppio della bomba quando sulle pareti di alcuni muri è rimasta impressa l’ombra dei corpi vaporizzati delle vittime. Una proiezione di tipo ortogonale associato ad un effetto termico che ha sensibilizzato parte della superficie delle fibre (come ha cercato di spiegare un recente esperimento dell’ENEA) e provocato determinati effetti come la non distorsione dell’immagine del volto dell’Uomo della Sindone che, evidentemente, non era avvolto dal telo, ma solo coperto per via di una sepoltura affrettata e incompleta a causa dell’approssimarsi della Parasceve.


Fra le particolarità dell’immagine sindonica, che ancora oggi sfidano la scienza, spicca la sua superficialità tanto a livello macroscopico (rispetto al centinaio di fibre di lino che compongono ciascun filo del tessuto, soltanto una dozzina di fibre più esterne è infatti colorata), quanto a livello microscopico (la colorazione risiede unicamente nella pellicola di polisaccaridi che riveste la fibra di lino, mentre la cellulosa interna non è colorata). Inoltre, sulla superficie dei fili di lino ci sono fibre colorate accanto ad altre non colorate. Per comprendere meglio queste caratteristiche, immaginiamo di prelevare un filo di immagine corporea dalla Sindone e di ingrandirlo trecento volte. Idealmente si può immaginare un fascio di un centinaio di cannucce da bibita. Ogni cannuccia corrisponde ad una fibra di lino del diametro di circa 0,0015 mm, invisibile quindi ad occhio nudo. Esternamente al lato di questo fascio di cannucce che rappresenta – ricordiamolo - un filo sindonico di circa 0,25 mm ci sono una dozzina di cannucce/fibre colorate affiancate a cannucce/fibre non colorate; tagliando, poi, longitudinalmente la pellicola colorata della fibra di lino, al suo interno la cellulosa è incolore. Se si volessero riprodurre anche soltanto queste caratteristiche con una qualsiasi tecnica pittorica le difficoltà sarebbero insormontabili. Prima di tutto l’ipotetico pittore dovrebbe intingere il suo pennello non in un barattolo di colore, dato che nei fili non sono stati trovati pigmenti, ma in un recipiente contenente un acido che faccia reagire i polisaccaridi della fibra di lino, colorandoli. Dato che l’artista deve vedere ciò che dipinge, dovrebbe colorare preventivamente l’acido (che è trasparente), ma a lavoro finito dovrebbe togliere ogni traccia di colorante dalla Sindone. Per dipingere singolarmente ogni fibra, il pennello deve essere costituito da una sola setola dal diametro inferiore a quello delle fibre, quindi non maggiore di 0,01 mm! L’acido deve essere appoggiato sulla fibra soltanto per una frazione di secondo, in modo da non agire in profondità intaccando anche la cellulosa, ma deve essere esteso in modo uniforme su tutta la fibra che, ricordiamo, è colorata lungo l’intera circonferenza. Risulta impossibile immaginare come l’ipotetico esecutore possa andare col pennello all’interno del filo per colorare anche il retro delle fibre in modo uniforme senza presentare traccia alcuna di direzionalità. E l’ipotetico artista dovrebbe dipingere con questa modalità OGNI SINGOLA FIBRA DEI MILIONI che costituiscono la Sindone! I problemi non sono finiti qui, poiché la cannuccia dell’esempio è visibile ad occhio nudo, ma la fibra di lino, no. Quindi sarebbe necessario l’utilizzo di un microscopio (che di certo non esisteva nel Medioevo), da posizionare stabilmente su ciascun punto della Sindone, che ha un’area di più di 4 mq. Ma l’immagine sindonica è così sfumata che l’artista, per controllare l’opera, dovrebbe stare ad almeno un metro di distanza. Quindi, o usa un pennello lungo più di un metro, oppure si serve di un opportuno sistema di specchi che gli permetta una vista allo stesso tempo microscopica e a largo campo. Tutte difficoltà insormontabili anche per un genio dei nostri giorni. Già questo basterebbe a mettere in discussione quanto affermato dai due autori massoni con velleità di esperti in sindonologia. A corollario di quanto scritto và anche ricordato che il libro dei “Gianni e Pinotto” è stato pubblicano nel 1998. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti!!!!!
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.949
Post: 523
Città: SALERNO
Età: 59
Sesso: Maschile
Utente Veteran
20/05/2014 21:40
 
Quota

Finalmente!...


MAX:
Questa discussione sta degenerando.


FREDDIE:
. . .Qualcuno prende le distanze da uno squallido e volgare modo di fare forum. Chissà perché non mi meraviglio che una voce “contro” venga proprio da Max a cui và incondizionatamente il mio apprezzamento e il mio rispetto. Purtroppo, è sempre vero ed attuale il detto secondo il quale il pesce puzza dalla testa e con la testa, o meglio, con alcune teste che questo forum si ritrova, non c’è da stupirsi se le pseudo discussioni, i confronti-farsa prendano sovente (per non dire quasi sempre) questa mefitica piega. Come sosteneva un operatore ecologico: “Pure alla puzza ci si fa l’abitudine”. Mi rincuora il fatto che qui ci sia ancora qualcuno che a questa puzza si ostina a non farci l’abitudine! Qualcuno che è anche troppo buono se considera la volgarità, l’insulto, la truculenza, il turpiloquio espressi fino a questo punto (con il beneplacido di parte dell’amministrazione) qualcosa che si avvicini anche lontanamente ad una discussione. Ritengo che la presenza di persone come Max (che pur di sostenere coerentemente le sue convinzioni non ritiene necessario offendere la dignità di chi la pensa diversamente da lui; senza per questo fargli degli sconti) riscattino la mal’aria (da cui: malaria) e i soffocanti miasmi che si elevano da discussioni, confronti e dibattiti trasformati troppo spesso in putridi pantani, torbide paludi, mefitiche pozze da parte di coloro che di questa trasformazione ne hanno fatto un’arte. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco e alla grettezza dei modi, al becero qualunquismo, alla vile mistificazione, alle false affermazioni, alle comode omissioni, ai miopi preconcetti espressi da alcuni fanno da contraltare i miei interventi tesi a fornire una informazione alternativa che semini il dubbio, susciti curiosità, formuli nuove domande, faccia riflettere quanti abbiano il sincero desiderio di leggere questo 3d senza inforcare gli occhiali distorcenti che il viscerale pregiudizio impone di usare.
Con questa doverosa premessa, passo ad entrare nel vivo della discussione (se ancora la possiamo intendere in questo modo) riprendendo, più o meno da dove ci si era fermati.


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.949
Post: 523
Città: SALERNO
Età: 59
Sesso: Maschile
Utente Veteran
20/05/2014 21:40
 
Quota

Prefazione (d'obbligo) e prime repliche. Cominciamo dagli "orti"!

Il 21 aprile u.s. mi ha ricordato che in quello stesso giorno del 1988 avveniva il famoso prelievo dei reperti della Sindone di Torino dati a tre laboratori perché venissero sottoposti alla radiodatazione col C14. La ricorrenza di quell’evento e la concomitanza col periodo pasquale che sta trascorrendo, secondo il calendario liturgico, mi spinge a continuare il discorso interrotto e non ancora esaurito riguardo la Sindone; l’intento è sempre quello di soffermare l’attenzione su quegli argomenti, su quelle prove, su quelle ipotesi secondo cui il telo è un falso medievale per contestarne la qualità e la bontà per nulla scontate e fuori discussione. Ben consapevole di non trovarmi ad un incontro internazionale di scacchi, in cui ogni mossa deve essere compiuta entro un determinato intervallo di tempo (o di partecipare ad un quiz a premi dove occorre dare la risposta in pochi secondi) e constatato che anche altre discussioni su questo forum sono state interrotte per essere riprese molto tempo dopo o che proseguono in modo altalenante perché - di tanto in tanto - si registra un nuovo intervento di qualche forista, non ritengo di dare scandalo o suscitare ipocrite contestazioni (con conseguenti roboanti lacerazioni di vesti) nel voler riprendere da dove ci si era fermati . Del resto, non si vive di solo Internet e una risposta data con rapidità non necessariamente significa che sia anche una risposta di spessore o di buon livello! Riallacciare i fili è sempre un arduo compito perché occorre necessariamente fare un “riassunto delle puntate precedenti” se si vuol far capire ciò che si scrive e il contesto da cui nasce una determinata replica. Come scrissi a suo tempo, continuo a discutere sul tema Sindone perché su di essa non è stata ancora messa la parola “fine” , nonostante gli sforzi – scarsamente efficaci -profusi dai suoi detrattori. Il mio scritto si rivolge in particolare a coloro che hanno la sincera volontà di saperne un po’ di più in merito e di uscire dagli stretti e limitati confini alimentati dai luoghi comuni, dai “si dice”, dalle posizioni preconcette, dai giudizi superficiali, dalle omesse informazioni. Non mi sottraggo al confronto delle idee, a patto che mi si opponga argomento ad argomento; i puerili quanto mediocri tentativi di rendere autorevoli e credibili quelle che sono solo le proprie convinzioni personali non possono trovare spazio in una seria discussione. Diversamente, sarebbe come dare importanza alle urla e agli schiamazzi di una scimmia allo zoo!!! La pazienza è la virtù dei forti, si dice. Pertanto, spero che chi leggerà i prossimi righi sia davvero. . .fortissimo!!!

DALLO SPARAPALLE:

Come al solito il porco con le ali tal !Freddie! nega anche l'evidenza. Ed ecco come trasforma gli orti in giardini del re:



FREDDIE:
Il semi bestia farebbe meglio a riflettere bene prima di parlare perché le sue stesse parole gli si rivolgono contro facendogli fare - a lui, sì - delle figuracce tali da mettere la testa nella cacca (suo ambiente naturale). Ora mi gusto il piacere di mostrare come LO SPARAPALLE faccia onore, una volta di più, al nickname che gli ho affibbiato giustamente. Dimostrerò che questo individuo, facile al vituperio e all’offesa senza ritegno, sia un millantatore; uno che prende solo ciò che può accreditare le sue affermazioni occultando quello che non gli conviene (ma per sua sfortuna ci sono qua io a compensare le sue omissioni) e come sia anche di mentalità ristretta e poco alfabetizzato tanto da prendere alla lettera tutto ciò che legge (indice di mentalità arretrata). Di per sé, è bene dirlo, non che abbia una così grande importanza accertare se nei brani evangelici si parli più di orto che di giardino o viceversa, ma l’occasione è buona per mostrare ciò che poco più sù ho affermato circa la natura di questo essere che scrive:


Nuova Diodati
Giovanni 19,41-42
41 Or nel luogo dove egli fu crocifisso c'era un orto, e nell'orto un sepolcro nuovo nel quale non era ancora stato posto nessuno. 42 Lì dunque, a motivo del giorno di Preparazione dei Giudei, misero Gesù, perché il sepolcro era vicino.

Luzzi/Riveduta
Giovanni 19,41-42
41 Or nel luogo dove egli fu crocifisso c'era un orto, e nell'orto un sepolcro nuovo nel quale non era ancora stato posto nessuno. 42 Lì dunque, a motivo del giorno di Preparazione dei Giudei, misero Gesù, perché il sepolcro era vicino.

Giovanni 19,41-42
41 Or nel luogo dove egli fu crocifisso c'era un orto, e nell'orto un sepolcro nuovo nel quale non era ancora stato posto nessuno. 42 Lì dunque, a motivo del giorno di Preparazione dei Giudei, misero Gesù, perché il sepolcro era vicino.



LO SPARAPALLE cita la Nuova Diodati e la Luzzi/Riveduta a sostegno della propria tesi facendo credere al lettore che questa è la traduzione accreditata e definitiva, ma omette per dolo o per ignoranza - poco importa, il risultato è lo stesso - che La Diodati è una vecchia versione, ormai superata. La Bibbia di Gerusalemme e la Bibbia versione CEI, per esempio, parlano di GIARDINO! Non riporto i passi, ma chi volesse accertarsi della cosa, può farlo. Quindi, questo pittoresco personaggio è UN MILLANTATORE o, nel migliore dei casi, un OMISSIVO (per dolo o ignoranza)! Del resto, è difficile credere che in un orto in cui sono piantati (secondo LO SPARAPALLE) patate, melanzane, zucchine ecc. possa trovarsi un sepolcro!!! Che il semi bestia abbia anche una mentalità ristretta e poco alfabetizzata è provato dal fatto che ricordo almeno altri due casi (uno riferito proprio ad un luogo preciso, indicato nel Nuovo Testamento) in cui è usata la parola “orto” senza per questo riferirsi alle tipiche coltivazioni di ortaggi come, invece, interpreta alla lettera il triste figuro; il GETSEMANI, citato nel N.T., è comunemente chiamato “Orto degli Ulivi”, dove Gesù, preso dall’angoscia, pregò il Padre affinché passasse oltre il calice amaro della sua Passione. Ebbene, è fin troppo ovvio a TUTTI (tranne che allo SPARAPALLE) che ciò che viene denominato come “orto” sia, in realtà, una PIANTAGIONE di ulivi. Secondo caso: ve lo immaginate lo SPARAPALLE che acquista un biglietto d’entrata per andare a visitare un ORTO BOTANICO pensando di trovarci coltivazioni di melanzane, di peperoni, di pomodori, di cavoli, di lattughe, di carote, ecc. solo perché figura la parola “ORTO”? Trattandosi dello SPARAPALLE e di quello che scrive, non si fa alcuna difficoltà a considerare credibile una tale eventualità!!!



Indubbiamente questo cane bavoso (tal !Freddie!)è stato talmente addomesticato anche a mordersi la coda, tanto da trasformare gli orti in un giardini, come pure i cugini di campagna hanno trovato la tromba vuota


Alla luce di quanto ho scritto queste ultime parole risultano partorite da un povero mentecatto oggetto solo di un generico compatimento!


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.949
Post: 523
Città: SALERNO
Età: 59
Sesso: Maschile
Utente Veteran
20/05/2014 21:43
 
Quota

Perle sperapallesche su come comprendere la Bibbia...

DA FREDDIE:
---------------------------------------------------------------------------------

Come un detective da quattro soldi lo SPARAPALLE snocciola i Sinottici (che sono DA SEMPRE separati dallo stile di Giovanni) per evidenziare le differenze tra le loro narrazioni. Ci voleva lui perché mostrasse ciò che da più di duemila anni è sotto gli occhi di tutti. Arriva fresco fresco per segnalare queste discrepanze e crede di aver aperto gli occhi alle persone. Non tiene conto (e come potrebbe) che le differenze hanno una spiegazione ANCHE perché diversi erano i destinatari dei vangeli. Ma non è questo il luogo né è tempo per una lezione di teologia, di filologia e di costruzione biblica (tutte cose sconosciute alla semi-bestia), anche perché ci vorrebbero pagine e pagine per spiegarlo (non che mi dispiaccia, ma, a conti fatti, con un tipo simile è PERFETTAMENTE INUTILE!). Comunque mi riservo di farlo in seguito, se sarà necessario; almeno, per rispetto verso gli anonimi lettori che per i più svariati motivi leggeranno queste pagine. . . Però il mistificatore tralascia i passi altrettanto importanti che riguardano proprio la Sindone perché sia Marco che Luca parlano di un lenzuolo. Lo SPARAPALLE a tutt’oggi ancora non spiega perché debba essere più attendibile Giovanni rispetto agli altri due se non che quest’ultimo avvalora (secondo lui) le sue posizioni. Ma Bibbia è sia GIOVANNI che MARCO che LUCA (e Matteo, ovviamente).
________________________________________



SPARAPALLE:
Ma quali discrepanze, sono semplicemente mal di pancia di voi beoti con ali e paraocchi!

Inutile poi venire qui a dire chi sono i destinatari dei vangeli Lo hanno capiti pure loro:

Quando i missionari vennero in Africa loro avevano la Bibbia e noi avevamo la terra. Dissero: "Preghiamo". Chiudemmo i nostri occhi. Quando li riaprimmo, noi avevamo la Bibbia e loro avevano la terra.



FREDDIE:
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi circa l’efficienza delle capacità intellettive dello SPARAPALLE quest’affermazione dovrebbe togliere ogni residua speranza. Ho già spiegato in altre circostanze, ed è ben comprensibile anche nel brano quotato, che per destinatari dei Vangeli s’intendono – come lo intendevo io, del resto – le prime comunità cristiane , differenti tra loro riguardo le proprie origini etniche, culturali, sociali, geografiche ecc. e per le quali i redattori dei vangeli scrivevano. LO SPARAPALLE, nel delirio della sua mente, pensa invece che i destinatari siano i popoli africani che vennero in contatto con i missionari europei! Roba da far cadere le braccia!!!


Poi Giovanni, Marco,Luca e Matteo si autoescludono reciprocamente...Altrimenti che parola di dio sarebbe?


E che razza di affermazione sarebbe questa? Si autoescludono??? Ma cos’è, stiamo parlando di un’equazione matematica? E chi sostiene una panzana del genere, oltre lo SPARAPALLE? Siamo alle solite:quando il semi bestia pretende di salire in cattedra per “illuminarci” con le sue originalissime interpretazioni bibliche, è una frana completa; roba da far ridere a crepapelle i polli. Inoltre, con questa affermazione lo SPARAPALLE si castra come nessun altro. Infatti, se è vero quanto sostiene: Poi Giovanni, Marco,Luca e Matteo si autoescludono reciprocamente , allora come può dare credito a quello che scrive Giovanni (riportandone i versetti in diversi interventi) quando scrive a proposito delle bende che avvolsero Gesù, se il suo scritto si AUTOESCLUDE con quello che hanno scritto gli altri evangelisti che parlano, invece, di lenzuolo? Eppoi, sarei io quello che sostiene una cosa e dopo scrive il contrario? Ecco come, ritengo, lo SPARAPALLE tenta di giustificare l’ingiustificabile; visto che Marco e Luca – evangelisti al pari di Giovanni – parlano apertamente di lenzuolo E NON POTENDO DARE ALCUNA SPIEGAZIONE del perché Giovanni dovrebbe essere più attendibile dei primi due, il cafonazzo se ne esce con questa trovata del cavolo (per non dire altro) circa l’autoesclusione!!! Ma si può essere più fessi di cosi?


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.949
Post: 523
Città: SALERNO
Età: 59
Sesso: Maschile
Utente Veteran
20/05/2014 21:43
 
Quota

: Chi non muore, si rilegge. Sempre più avvilente... (bis)!

!Freddie!, 29/11/2013 15:46:
________________________________________



Quanto alle differenze di versioni contenute nei vangeli, ce ne sono ben più di quelle riportate dall’ignorante millantatore; e solo un ignorante come lui potrebbe giungere alle conclusioni a cui arriva sulla semplice base di tali differenze. Un esempio classico è il famoso Discorso della Montagna: Matteo lo colloca su un monte; Luca, invece, in pianura. Versioni contraddittorie? Evidenti incongruenze? Uno SPARAPALLE qualsiasi arriverebbe ad una simile conclusione, ma non è così! In breve, Matteo parla ad una comunità di ebrei convertiti e per gli ebrei il monte è il luogo dove avviene l’incontro con Dio (pensiamo a Mosè sul Sinai), è il punto geografico più vicino al cielo. Collocando il Discorso delle Beatitudini (il Nuovo Decalogo) sul monte, Matteo intende sottolineare che esso proviene da Dio e come Mosè dette la Legge delle Tavole al popolo ebraico nel deserto, così Gesù (nuovo Mosè) detta la nuova Legge scolpita nei cuori palpitanti e non nella fredda pietra. Mi fermo qui, ma ci sarebbe molto da scrivere in merito. Luca, viceversa, non ha questo problema perché parla ai gentili, ai non ebrei; per loro era indifferente il luogo dove avveniva il Discorso. Ma anche le parole del Discorso sono diverse tra i due autori. Ancora differenze? Ancora incongruenze? No! Le due versioni non si annullano a vicenda, ma si completano. La versione di Luca è più orientata ai bisogni materiali degli uomini; quando Gesù parla di poveri, di affamati, di assetati, secondo la versione lucana si tratta proprio di povertà, di fame, di sete perché per giungere al regno di Dio si passa attraverso l’aiuto materiale, la cura, l’attenzione verso i bisogni concreti dell’uomo. Ama l’uomo e amerai anche Dio! Nella versione di Matteo, invece, i bisogni umani vengono più idealizzati, spiritualizzati, universalizzati: si parla di poveri in spirito perché anche un ricco può essere un “povero”; si parla di coloro che hanno fame e sete di giustizia perché un mondo senza giustizia è un mondo dove prevale la sopraffazione, la forza; si dichiarano beati gli operatori di pace perché un mondo senza pace o con una pace imposta dalle armi è un mondo fragile che può cadere facilmente nella spirale dell’odio e della violenza tanto nei rapporti personali quanto nelle relazioni fra i popoli. Sotto questa luce, le differenze dei vangeli non sono poi così incomprensibili come sembravano all’inizio. . .a patto di non chiamarsi SPARAPALLE! Pertanto, la diversità di versioni tra i vangeli viene considerata prova di falsità o di frottole solo per coloro che sono degli ignoranti conclamati in materia a prescindere dal titolo di studio acquisito. Lo SPARAPALLE fa testo a parte!!!

________________________________________


SPARAPALLE:
Che vuoi che ti dica sul "Discorso della Montagna" se Matteo lo colloca sul monte, del "Discorso della Pianura" se Luca lo colloca in pianura.



FREDDIE:
E che vorresti dire? Non sai una mazza dell’argomento e vorresti pure parlarne? E’ meglio che stai “ZITTO”, ci guadagnerai in dignità!!!



E' un po come i quattro angoli della terra...non ti pare?



No, non mi pare affatto! Ribadisco che era meglio se ti stavi “ZITTO”!!!



Poi arriva uno SPARAPALLE e dice che la terra è rotonda..e apriti cielo, i cani bavosi si mettono a ululare ai catto-mormoni e se magari arriva la chiamata dello spirito santo, si va anche a suonare l'organo nelle sale del regno e in scientology.



Mi fa piacere che ormai sei cosciente del tuo altro nome: SPARAPALLE, tanto da citarlo parlando di te. In quanto a dire che la terra sia rotonda, la tua non è affatto una rivoluzione. Inoltre, t’informo che la Terra non è rotonda, ma ellittica e leggermente schiacciata ai poli (concetto spiegato già alle elementari). E per citare una fonte a te tanto cara a cui sei solito attingere (Wikipedia), preciso:
La forma della Terra è simile ad uno sferoide. Più precisamente si dice che è un geoide, solido che per definizione ha la forma della Terra. Un geoide è molto simile ad un ellissoide generato dalla rotazione di un'ellisse attorno al proprio asse minore, detto ellissoide di riferimento, rispetto al quale il geoide ha uno scostamento massimo di 100 metri.

Tanto per essere precisi e farti fare a te l’ennesima figura di cacca!!!!


Ma vai a morir ammazzato cretino che non sei altro



Oltre che volgare, squallido, mefitico, millantatore, bugiardo, omissivo, pallista, ignorante, sboccato, e chissà cos’altro ancora, sei anche un violento che augura la morte del prossimo. Sempre più chiaramente mostri la tua vera natura di fronte a tutti. Al peggio non c’è mai fine; aspetto di vedere quali altre profondità abissali, quali aberranti, malvagi e malevoli fondali intendi raggiungere, quali nauseabonde bassezze vuoi toccare nel corso di questo 3d. E il bello è che lo farai alla luce del sole cosicché TUTTI possono farsi una chiarissima idea della tua oscura essenza. Dal canto mio, oltre a dare una obbiettiva controinformazione sui luoghi comuni e sulle disinformazioni riguardo la Sindone, farò il possibile per mettere in luce quello che realmente sei.


p.s.

Un errore non si compensa con un altro errore... Si sommano!!!



Grazie, ma questo lo avevo già scritto io, precedentemente e nei tuoi riguardi. Ma come, ora gli “errori” (o le differenze tra le diverse trascrizioni, come è più giusto dire) si sommano? Ma non avevi scritto proprio tu qualche intervento prima che gli autori dei vangeli (e, conseguentemente, anche ciò che fu da loro scritto) si autoeliminano? Chi sarebbe, dunque, colui che scrive una cosa e poi ne scrive un’altra opposta e contraria? Non sei in grado neppure di mantenerti coerente nello spazio di qualche post.

Risposta Veloce
Nick  
Titolo
Messaggio
Smiles
Copia il codice di controllo qui sotto





Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:13. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com