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Sindone: ancora tu

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2014 23:47
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13/04/2013 13:27
 
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Re: Illazioni...
!Freddie!, 13/04/2013 13:20:



DAVID.BRE:
Kelly si è capito,è quel povero mongoloide di poly,ora da "impegnatissimo" che scrive a mesi alterrni è passato ad utente che passa la notte insonne,fino ed oltre le 5 del mattino,per scrivere in un forum in cui tutti lo disprezzano (uno degli infiniti,perchè a parte info...).
Se lo banni fai un favore alla sua salute,è solo un caso umano.



KELLY:
Ma infatti mi chiedevo cosa lo tenesse sveglio fino alle 5...

E' vero che io sono andata a dormire alle tre, ma ero occupata a postare sul sito e poi nei ritagli di tempo ho risposto a lui...

Lo banniamo, dici? E poi gliela diamo vinta, è quello che vuole



Certo si deve essere giunti proprio a raschiare il fondo del barile se non si trova di meglio che disquisire sulle mie abitudini (o disabitudini) notturne. Di fronte a fatti, nomi precisi e situazioni specifiche da me elencate e dettagliatamente riportate, capisco che ci sia poco da ribattere se non ripetere le stesse, logorroiche e monotone affermazioni basate su notizie datate o intrise di autoreferenzialismo e dubbia credulità a cui si affiancano comportamenti decisamente fideistici verso un dio per nulla infallibile (il C14) che farebbero impallidire i peggiori fondamentalisti di qualunque credo o fede religiosa esistenti. Eppoi, ecco piombare quasi per caso, ma con cinico e studiato tempismo l’arma della bannatura, sfoderata a mò di randello e minacciata quasi come un’ anatema quando non si sa più che dire. Curiosa, poi, è la strabica spiegazione data a due comportamenti ugualmente “notturni” tenuti da due persone: se l’amministratrice (o chiunque altro della sua “cerchia”) fa le tre del mattino, è per una nobile causa e giù tutte le giustificazioni del caso; se a tirare tardi è qualcun altro poco gradito, ecco che deve avere qualcosa che non và. Della serie: Il peto del padrone non puzza! Ma qui, francamente, di padroni proprio non ne vedo neanche l’ombra. La verità è che la puzza è puzza da chiunque provenga, nonostante gli affannosi quanti inutili tentativi di spacciarla come odore di rosa!!!


Un fraterno saluto. [SM=g27811]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.




Rosichi? Non hai nemmeno il senso dell'umorismo.

A te preme dimostrare qualcosa della sindone, a me personalmente non cambia nulla. Nemmeno se fosse di Gesù Cristo.

Anche se propendo comunque per la tesi che fosse di Jacques De Molay.



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Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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13/04/2013 14:15
 
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Re: Re: Illazioni...
kelly70, 13/04/2013 13:27:






Anche se propendo comunque per la tesi che fosse di Jacques De Molay.



Infatti una datazione intorno al 1300 è molto più reale che non una di 1300 anni prima. [SM=x789056]





O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

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Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


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13/04/2013 14:23
 
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Re: A Rete(sperapalle) Libera rispondo: e allora?
!Freddie!, 13/04/2013 13:15:




R.L.
PS. So che vi sono incongruenze di date. Le cose che ho riportato provengono da vari siti cattolici che si possono trovare con google alla voce "veronica reliquia". Ho lasciato ogni dato così come l'ho trovato perché è bene si sappia che, pur nella totale incertezza storica di ogni fatto di fede legato alla persona di Gesù (nessuno storico contemporaneo a Gesù, neppure gli ebrei conversi come Flavio Giuseppe - Le guerre giudaiche - o Filone d'Alessandria, ha mai riportato nemmeno un cenno lontanissimo a questo fatto clamoroso - Gesù, miracoli, processo, resurrezione, fenomeni soprannaturali - che sarebbe accaduto in un luogo non secondario dell'Impero di Roma) e quindi a seguaci vari, nessuno si preoccupa neppure di raccordare le cose tentando da una parte una storia condivisa e dall'altro la denuncia degli eventuali imbroglioni.

Ma sperare questo è credere ad una Chiesa che caccia la gran parte dei suoi fedeli
.

E allora?
Il tuo post scriptum la dice lunga su come lavori nella ricerca di notizie che sostengano le tue argomentazioni. Nell’ultimo caotico intervento che hai malamente sfornato c’è tutto e il contrario di tutto: dati scientifici, racconti, leggende, ipotesi, supposizioni, notizie storiche...una vera miscellanea degna del peggior arruffone! Non ti sei preso neanche la briga di riportare le informazioni in modo ordinato e compiuto; hai arraffato qua e là quello che ti sembrava utile senza un minimo di senso critico. Il tuo modo di fare è simile a quello di quei graziosi ed amorevoli cani meticci che allegramente scorrazzano nel giardino scavando buche a destra e a manca alla ricerca di non si sa bene cosa, basta che si scavi! Al solito, segui quella linea di condotta che ormai ti contraddistingue e di cui sei un fulgido alfiere: mettere tutto nel calderone sperando di azzeccare qualcosa. Un po’ come fa quel cacciatore inesperto che spara nel mucchio di probabili prede, alla cieca, sperando di colpirne qualcuna. Purtroppo, come quel cacciatore, dimostri tutta la tua inettitudine mancando, alla fine, il bersaglio grosso! Dopo aver constatato di essere stato rintuzzato in ogni affermazione che hai scritto riguardo la Sindone, dopo essere stato indottrinato su come si procede ad una sovrapposizione di punti con luce polarizzata, dopo averti snocciolato dati, nomi, circostanze, risultati scientifici vari TUTTI DOCUMENTABILI, alla fine cerchi di trovare una sponda su un argomento che è sostanzialmente un corollario del tema principale, tanto che in numerosi libri (che dubito fortemente tu abbia letto) sull’oggetto in questione sono dedicate solo qualche pagina - se non poche righe – come ulteriore informativa. Più significativa e pregnante è, invece, l’esistenza del Sudario di Oviedo, in Spagna il quale si intreccia molto con la storia e le vicende legate alla Sindone. Ti illumino sulla questione:

Il Sudario è una semplice tela delle dimensioni di cm. 85,5x52,5, composta da fili di lino con torcitura a “Z”, che hanno le stesse dimensioni di quelle della Sindone. Contiene gruppi di macchie irregolari, frastagliate e grossolanamente simmetriche rispetto ad una linea verticale. Il loro colore varia dal bruniccio al beige. In alcuni punti si ha l’impressione che siano state provocate da gettate diverse di un liquido di una certa densità e viscosità, che ha imbevuto il tessuto, passando dall’una all’altra parte prima di essiccarsi. Queste caratteristiche implicano che il Sudario fosse piegato in due su se stesso al momento in cui si produssero le macchie principali. Il liquido che determinò le macchie è riferibile a un edema polmonare a impronta emorragica che ha superato il tessuto per filtrazione, è passato all’altra metà ripiegata contro per contatto e ha nuovamente attraversato per filtrazione il tessuto. Le fotografie di dettaglio e l’elaborazione elettronica hanno permesso di accertare la similitudine del contorno delle macchie con un volto umano e in particolare di stabilire la posizione delle narici, della fronte e della bocca. Altre fotografie hanno consentito di risalire alla densità, alla successione e all’orientamento delle colate di materiali biologici che hanno prodotto le diverse macchie.

Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche si può riassumere questo:
Il Sudario mostra una serie di macchie originate da sangue umano, di gruppo AB (lo stesso gruppo riscontrato sulla Sindone). Questo tessuto sporco, spiegazzato, in parte lacerato e bruciato, è macchiato e presenta un grado elevato di contaminazione tuttavia non mostra segni di manipolazione fraudolenta né di degrado. Sembra trattarsi di un tessuto mortuario che, con tutta certezza, fu collocato sul capo del cadavere di un Uomo adulto, di normale costituzione. L’Uomo del Sudario aveva barba, baffi e lunghi capelli raccolti in corrispondenza della nuca. La bocca era quasi chiusa e il naso schiacciato e deviato verso destra per la pressione del tessuto mortuario. Entrambi questi elementi sono stati perfettamente identificati nel Sudario di Oviedo. Il soggetto era cadavere. Il meccanismo di formazione delle macchie è incompatibile con qualsiasi possibile movimento respiratorio. Nella regione sotto occipitale presentava una serie di ferite da punta, prodotte in vita, che hanno sanguinato per ore prima che il tessuto mortuario vi venisse posto sopra. In pratica, tutto il capo, collo, spalle e almeno parte del dorso di quest’Uomo erano insanguinati prima dell’avvolgimento da parte del tessuto. Lo si desume dall’impossibilità di prelevare le macchie che si osservano in corrispondenza dei capelli, della fronte e della parte superiore del capo come sangue di provenienza cadaverica. Pertanto, si può essere certi che quest’Uomo fu torturato prima della morte con strumenti che lo fecero sanguinare al cuoio capelluto e gli provocarono almeno ferite al collo, spalle e parte superiore del dorso. L’Uomo del Sudario presenta un cospicuo edema polmonare come espressione del processo terminale. (fonte).

L’analisi geometrica della disposizione delle macchie induce a pensare che il sudario sia stato applicato ad un cadavere in posizione verticale, come quello di un crocifisso, e che sia rimasto in questa posizione e che successivamente, durante manovre meccaniche, sia stato posto in decubito laterale sinistro per essere poi posto supino con il sudario avvolto come un cappuccio. L’elaborazione elettronica delle immagini, poi, ha consentito di osservare sul Sudario grosse macchie di materiale organico che non contengono alcuna informazione tridimensionale. La ricerca di possibili concordanze tra le macchie del Sudario e quelle della Sindone con varie tecniche ha permesso di accertare che tra le due immagini esistono numerosi punti di coincidenza contenendo, così, le tracce del medesimo volto umano; imprecise e confuse nel Sudario e di eccezionale perfezione sulla Sindone. La lunghezza del naso da cui il liquido di edema impregnò il Sudario è stata calcolata in 8 centimetri, poco più di 3 pollici. Questa è esattamente la stessa lunghezza del naso dell’immagine della Sindone. Se il volto della Sindone viene sovrapposto alle macchie del Sudario, si ravvisa una coincidenza immediata con la barba. Se il Sudario fu usato per pulire il volto dell’Uomo, risulta che vi fu semplicemente applicato sopra e non usato con qualche movimento di detersione. Il dottor Alan Whangher ha applicato la propria tecnica di confronto a luce polarizzata per la comparazione del Sudario con l’immagine e le macchie della Sindone. Le macchie frontali del Sudario mostrano settanta punti di coincidenza con la Sindone e il lato posteriore ne fa individuare cinquanta. Lo studio del polline è compatibile con un precorso attraverso l’Africa del Nord e sino in Spagna così come voluto dalla tradizione. Fin qui la ricerca scientifica che è ancora agli inizi.






Ma fammi capire. Tutta questa pappardella che hai riportata, vuol forse significare che il Sudario di Oviedo e la Sindone sono le stesse menzionate in Gv 20,7 ?


Sai...se cosi fosse, Vatti a nascondere e non affacciarti più in questo forum.

Poi ti spiego il perché. Infatti dubito che un ignorante incallito quale tu sei, possa capire. [SM=g2535979]





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Re: Re: A Rete(sperapalle) Libera rispondo: e allora?
ReteLibera, 13/04/2013 14:23:




Ma fammi capire. Tutta questa pappardella che hai riportata, vuol forse significare che il Sudario di Oviedo e la Sindone sono le stesse menzionate in Gv 20,7 ?


Sai...se cosi fosse, Vatti a nascondere e non affacciarti più in questo forum.

Poi ti spiego il perché. Infatti dubito che un ignorante incallito quale tu sei, possa capire. [SM=g2535979]






Ignorante è un complimento. [SM=g2535979] [SM=g2535979]



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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13/04/2013 15:39
 
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Re: Confronti...
!Freddie!, 13/04/2013 13:16:




FREDDIE:

Ma tu mi hai chiesto dei nomi, vero? Bene questi ce li ho relativamente al confronto del volto dell’Uomo della Sindone con l’emissione di due monete: il SOLIDUS e il TREMISSIS coniati da parte dell’imperatore Giustiniano. Il SOLIDUS di Giustiniano riporta un Cristo Pantocrator che è stato studiato da Alan Whanger, docente al Duke University Medical Center di Durham e Mario Moroni.




Alan Whanger [..] che tradotto in Italiano: (professore di psichiatria alla Duke University di Durham, North Carolina)

Ne hai davvero tanto ma tanto bisogno!!!! [SM=x1936756]

Riguardo al Moroni che fa rima con..........

Ti consiglio la lettura: La farsa delle monetine sugli occhi




[Modificato da ReteLibera 13/04/2013 15:39]



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13/04/2013 16:28
 
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Giovanni 11:43-44

43 E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 
44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario.


Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».


Giovanni 19:40

Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei.





Purtroppo ci sono molti finti «dialogatori»,
che sono più interessati a convertire che a capire,
e che dinanzi al dubbio fuggono a gambe levate.

Tra questi ci sono anche dei sostenitori
dell'autenticità della Sindone di Torino,
che preferiscono chiudere gli occhi e
tapparsi le orecchie
purché il dubbio
non penetri nelle loro menti.




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13/04/2013 18:05
 
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Re: Sassolini...
!Freddie!, 13/04/2013 13:20:





Ne abbiamo parlato mesi fa e tu ne torni adesso e ricominci la solfa. Te la sei scordata la storia dei rammendi invisibili, ma talmente invisibili che gli esperti non li avevano visti?

Il cosiddetto “rammendo invisibile” (che, ovviamente, invisibile non è) è una realtà confermata da diversi esperti del settore tessile i quali hanno descritto questa tecnica conosciuta e affermata in Europa a partire dal XVI secolo, soprattutto in Francia. Tutte le maggiori corti europee avevano squadre di abili tessitori e ricamatori di alta qualità; erano dei veri e propri maghi in quanto era difficilissimo identificare i loro rammendi se non con l’ausilio di occhi esperti. L’esistenza di tale tecnica (conosciuta da esperti del settore) è stata divulgata nel convegno sulla Sindone dell’Ohio nel 2008! L'amministratrice di questo forum continua in modo MOLTO eloquente a dimostrare la sua ignoranza riguardo l’esistenza di tale rammendo. Ricordo solo che lo “sparapalle”, in un lungo elenco stilato in un suo precedente post, cita il rammendo invisibile al punto 15 dimostrando, così, di conoscerne l’ esistenza (evento raro) e il peso che tale rammendo gioca nel valutare la Sindone come autentica o meno. Inoltre, lo studio ai raggi X dei frammenti residuali dell’originale lembo diviso tra i tre laboratori ha rivelato come il tessuto non fosse originale, ma contaminato dalla presenza di fibre di cotone in quanto non rendeva la superficie interessata fluorescente per cui la sua composizione chimica risulta diversa dal resto del telo. Questo spiega anche perché i tre diversi frammenti non avevano il medesimo peso, sebbene tratti dallo stesso lembo che di per sé non è rappresentativo dell’intero manufatto. La domanda se il frammento asportato poteva appartenere a una zona di tessuto restaurata non era affatto sbagliata o pretestuosa. Nel resoconto di Riggi (colui che tagliò il lembo sindonico per l’esame al C14) si legge che nella parte eliminata c’erano fili di altra natura che anche in minima quantità avrebbero potuto portare a varianti nella datazione, essendo di aggiunta tardiva. Nel laboratorio di Tucson verranno trovati un filo di seta rossa e fibrille blu (DOPO IL PRELIEVO E ALLA FACCIA DELLA PRESENZA DEGLI ESPERTI). Non si esclude che un restauro ben eseguito potesse essere sfuggito (e nel XVI secolo la tecnica era superba, a detta degli esperti, soprattutto in Francia). Lo stesso Riggi riconosce che i fili di impuntura adoperati per unire la Sindone alla tela d’Olanda come colore e dimensioni si mascherano bene col tessuto sindonico; tanto che si rammarica di non averli conservati per studiarli.
A Oxford sono state trovate fibre di cotone colorato nella Sindone probabilmente di origine egizia e piuttosto antico. Sfortunatamente, è impossibile dire come quelle fibre siano finite nella Sindone che è fondamentalmente fatta di lino. Possono essere state usate per restauri nel passato o semplicemente rimasero intrecciate ai fili di lino quando il manufatto fu tessuto. Và da sé rilevare che qualunque delle due sia stata la causa, questa può aver alterato la datazione! (l’episodio è citato nel rapporto stampato sulla rivista “NATURE”). Nessun chimico è stato interpellato per verificare l’appropriata pulizia dei campioni dalle impurità che li contaminavano. Gove - rappresentate del laboratorio di Rochester, in seguito escluso dalla datazione – ha visto un pezzo del campione di Tucson dopo il lavaggio e gli è parso molto pulito. Da fisico, si è accontentato di una ispezione oculare. Un chimico avrebbe verificato lo stato di pulizia con test specifici. Ma i fisici del radiocarbonio hanno rifiutato ogni collaborazione iterdisciplinare, cosicché nessuno successivamente ha potuto dire quale fosse l’esatta composizione chimica dei fili, importante elemento di conoscenza per una migliore e più credibile datazione. Per finire, solo una persona con una visuale limitata e superficiale potrebbe pensare che determinate scoperte riguardante specifici campioni possano rivelarsi in modo contestuale al loro prelievo senza accurate analisi successive nonostante la presenza di esperti sul luogo. . .


Guardacaso cosa vanno a prendere? Proprio i pezzi col rammendo "invisibile"!


Per la cronaca, i sindonologi avevano espresso seri dubbi circa la scelta del punto dove effettuare il taglio e avevano consigliato altre aree più sicure, ma l’arroganza e la presunzione dei direttori dei tre laboratori e del British Museum - che hanno escluso qualsiasi ipotesi di ricerche parallele e contestuali (forse per avere tutto il merito dei risultati, qualunque essi fossero stati?) - ha portato a quella scelta (infelice).





Povero Impostore e farabutto che non sei altro.

Il punto 15 al quale fai riferimento, cita testè:

15.Il rammendo invisibile che avrebbe tratto in inganno la datazione al radiocarbonio (perché effettuata proprio su un pezzetto di tessuto aggiunto nel 1300) non ha senso dal punto di vista logico (gli altri rammendi del 1532 sono molto vistosi e grossolani); inoltre durante il prelievo dei campioni per la datazione nel 1988 erano presenti esperti tessili, nessuno dei quali vide rammendi. Nessuna traccia di rammendi invisibili neppure nel restauro del 2002.

Vale a dire.... visto che ti debbono imboccare, che è illogico pensare ad un rammendo invisibile, quando successivamente tale invisibilità e cotanta tecnica lascia il posto a sprovveduti e imbecilli della tua risma.


Difatti:

 il rammendo medievale "invisibile"



Un rammendo medievale sulla sindone
 
Un rammendo medievale sulla sindone

L'immagine <i>jpeg</i> ingrandita da Marino e Benford che rappresenterebbe la prova del rammendo medievale invisibile.
 
L'immagine jpeg ingrandita da Marino e Benford che rappresenterebbe la prova del rammendo medievale invisibile.


Dopo il fallimento delle pseudo-teorie di Kuznetsov e Garza-Valdès, si è lentamente affermato il convincimento - o la speranza, direi io - che il prelievo dei tre campioni di lino sindonico fosse stato effettuato in un'area in cui erano presenti dei rattoppi medievali.

I più convinti sostenitori di tale congettura furono un ex monaco benedettino, Joseph Marino, e la sua compagna Sue Benford.

Al Congresso Sindonico Mondiale di Orvieto nell'agosto del 2000 presentarono una relazione e del materiale fotografico per ribadire che l'età radiocarbonica della Sindone era errata, poiché erano presenti dei rammendi nella zona del prelievo


Un anno più tardi la rivista 
Radiocarbon rifiutò di pubblicare il loro contributo. Perché? Semplice: Marino e Benford si erano basati sull'osservazione di fotografie e non su esami diretti sulla Sindone .

Come è mai possibile stabilire la presenza di rammendi estranei "invisibili" dall'analisi di fotografie?

Ecco l'altra grave anomalia pseudoscientifica. Gli scienziati che hanno effettuato lo studio del tessuto nel 1988 direttamente sul lino sindonico non avevano visto toppe, né rammendi e neppure fili medievali nella zona del prelievo proprio perché si trattava di un'area lontana dalle bruciature del 1532 e dalle successive cuciture di restauro.

Poi, con tutto il rispetto per gli americani Marino, Benford e Rogers, gli scienziati presenti al taglio dei tre campioni di lino il mattino del 21 aprile 1988 erano:
il prof. Renato Dardozzi, membro della Pontificia Accademia delle Scienze,
il prof. Franco Testore, titolare della cattedra di Tecnologie Tessili al Politecnico di Torino,
il dott. Gabriel Vial, direttore del Museo dei Tessuti Antichi di Lione,
i professori Robert Hedges e Edward Hall, responsabili del Laboratorio di Radiodatazione dell'Università di Oxford, e
il dott. Michael Tite, Direttore del Laboratorio di Ricerca del British Museum di Londra,
i proff. P. Damon e D. Donahue dei dipartimenti di Geoscienze e Fisica dell'Università dell'Arizona e
il prof. W. Woelfli del dipartimento di Fisica del Politecnico di Zurigo.

Ecco, secondo Rogers (e tal deficiente !Freddie!) questi illustri cattedratici non avrebbero visto i rammendi dopo un esame microscopico diretto sulla reliquia, mentre J. Marino e S. Benford lo avrebbero individuato da un'immagine in formato JPG a bassa risoluzione ingrandita a dismisura. Questa non è nemmeno pseudoscienza: è pura fantascienza





!Freddie!,
Vatti a nascondere e vergognati. Impostore e manipolatore che non sei altro.
Le frittate le puoi girar con gente di par tuo, quali gli imbecilli creduloni che ti sostengono, ma qui, non c'è trippa per gatti
Cmq, se ti accontenti di salsicce di varie lunghezze e diametri basta che apri bocca.



P.s.


 La realtà dei fatti resta che TUTTE le presunte reliquie di Gesù datate con il C14 (Sindone, Sudario di Oviedo, Tunica Argenteuil, Titulus Crucis, Sudario di Carcassonne) sono risultate essere medievali e fraudolente.

[Modificato da ReteLibera 13/04/2013 18:12]



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13/04/2013 20:22
 
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Re: Re: Re: A Rete(sperapalle) Libera rispondo: e allora?
kelly70, 13/04/2013 14:31:




Ignorante è un complimento. [SM=g2535979] [SM=g2535979]





In effetti....


Quale etichetta è piu consona per bollare tutte quelle persone che identificano la risurrezione con la scomparsa di un cadavere?

[SM=x789051] [SM=x789065]




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14/04/2013 15:44
 
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LA BUFALA DELLA SINDONE

 

        Quando la Chiesa è all'angolo, per qualunque motivo ma sempre indecente, richiama l'attenzione su altre cose che dovrebbero farla uscire dall'angolo. Cosa c'è di meglio che il miracolo ? la metafisica ? l'i8gnoto ? l'inspiegato ?

In fondo i grandi sacerdoti hanno sempre vissuto su questo e, per la verità si sono ingrassati fino al punto di avere in omaggio dai fedeli loro figlioletti per differenti riti sacrificali.

        Il giorno di Pasqua del 2010, quando il Papa era chiamato in causa da decine di denunce non perseguite di pedofilia, divagava sull'aborto che è un dramma non suo né dei preti a vari livelli ma di chi lo subisce. Poiché le accuse continuano da varie parti del mondo e dalle più diverse fonti, l'attenzione da un incauto predicatore ufficiale vaticano, tal Cantalamessa (omen nomen), si spostava sull'olocausto e poco oltre da un altro campione di democrazia, perché fedele amico della giunta assassina argentina, cardinale Sodano, alle accuse per lui false a Pio XII. Insomma manca solo il comunismo e poi abbiamo Papa Berlusconi.

        Lo scandalo è però enorme perché vi sono documenti che mostrano questo Papa, allora cardinale, in combutta con il predecessore, ad assolvere i pedofili (violentatori di bambini a centinaia) per evitare lo scandalo (povero Gesù come è trattato da questi anticristo !). Che fare ?

In questi casi la politica si rivolge agli eserciti per l'arma finale, quella atomica. La Chiesa all'enfasi alla Sindone, ad un lenzuolo che avrebbe impresse le immagini del corpo di Gesù.

        Poiché con la Sindone la Chiesa si è ingrassata parecchio e ha abusato della credulità popolare (ma vi è un giudice in Italia che accusi i responsabili di un tal reato ? O sono tutti credenti nei falsi ? O tengono famiglia ?), conviene fare chiarezza.


        Qualche piccolo dato storico che fa conoscere all'Occidente l'esistenza di un telo funebre appartenuto presumibilmente a Gesù:
  • nel 1353, a Lirey in Francia, il cavaliere Goffredo di Charny annuncia di essere in possesso del telo che avvolse il corpo di Gesù nel sepolcro.
  • nel 1453 Margherita di Charny, discendente di Goffredo, vende la Sindone ai duchi di Savoia, che la portano a Chambéry, loro capitale.
  •  
        Da questo momento la Sindone viene accettata come autentica con la benedizione definitiva di papa Giulio II nel 1506 in un momento storico delicatissimo per la Chiesa: era in corso lo scisma di Lutero.

        Prima del 1353 ?  Solo leggende, le citazioni dei Vangeli che parlano di Gesù avvolto in un lenzuolo (sindon in greco) da Giuseppe di Arimatea, una citazione in un vangelo apocrifo (questo Vangelo va bene alla Chiesa e gli altri che parlano o di Gesù come un assassino di bambini o della Madonna che è una nobildonna palestinese o dei molti fratelli di Gesù con la verginità che sparisce, ... non sono credibili) e leggende con nessuna valenza storica. Inoltre, dal fatto che vi sia stato un  lenzuolo ad avvolgere il corpo di Gesù, ad ammettere che quel lenzuolo di Torino sia il medesimo ce ne passa ! Infine, resta da capire come funzionò la Resurrezione .... un corpo nudo di Gesù sarebbe stato raccontato fino allo sfinimento.


        Si sa invece per certo che quella baldracca di Elena, madre di Costantino, Elena, che lavorava nei postriboli dei Balcani e che la Chiesa fece santa, iniziò a fare la collezione di reliquie di Gesù ed apostoli.

Eravamo nel IV secolo dopo Cristo e figurarsi quante cose si ritrovano 400 anni dopo oltre ad immaginare quanti falsi si costruirono per vendere reliquie alla baldracca. Ma qui siamo ancora in fase artigianale. Il vero commercio di reliquie iniziò con le Crociate. Le truppe dei Re cattolici erano fatte di disperati in cerca di fortuna, a qualunque prezzo e capirono che le reliquie da portare in Occidente erano quanto di meglio si potesse immaginare.

Nacque una vera industria delle reliquie che riempì Chiese, case, piazze, monasteri e cimiteri. Con i chiodi della croce si potrebbero costruire interi galeoni e con i legni di essa decine di case di montagna. Per non parlare del latte di Maria che doveva sgorgare a fiotti o del prepuzio di Gesù che doveva avere le dimensioni di un elefante. Eccetera con

l’asino della domenica delle palme

parti dei pannolini di Gesù

la cintura della Madonna, caduta mentre ascendeva al cielo

il pane piovuto dal cielo per gli ebrei nel Sinai

la scala del palazzo di Ponzio Pilato 

......

Tutto era buono per fare dei guadagni enormi e sistemarsi per tutta la vita.

Arriviamo, guardate un poco, al centro delle Crociate in Palestina dopo che Costantinopoli era stata saccheggiata, al 1353 ed un gran furbastro dice di avere  il telo sepolcrale di Gesù.

La Sindone dai Duchi di Savoia passa alla città di Torino e quindi alla Chiesa. Ora esiste questo telo e ciò è un dato di fatto.

Ma questo telo ha qualcosa a che fare con il presunto Gesù ? Per esserlo occorrerebbe che avesse circa 2000 anni di età. Come fare a sapere ciò ? Qui arriva il più micidiale nemico delle bufale della Chiesa, la scienza, ciò che la Chiesa ha sempre osteggiato e combattuto furiosamente.

Esiste un metodo di datazione di ogni particolare sostanza di origine organica (ossa, legno, fibre tessili, semi, carboni di legno,...) noto come metodo del Carbonio 14, ideato e messo a punto tra il 1945 e il 1955 dal chimico statunitense Willard Frank Libby, che per questa scoperta vinse il Premio Nobel nel 1960. La datazione ottenuta con questo metodo è misurabile per materiali di età compresa tra i 50.000 e i 100 anni ed è sempre utilizzato in paleontologia, archeologia ed in ogni disciplina che voglia risalire all'età di un qualsiasi reperto.

        Prima di entrare nei dettagli di cosa è avvenuto con la Sindone, anticipo in breve che, dopo molte insistenze, dal telo furono tagliati tre piccoli quadratini che furono distribuiti ai tre più accreditati istituti di ricerca del mondo perché datassero i campioni. La datazione avvenne nel 1988 con il metodo suddetto ed i tre istituti di ricerca dettero gli stessi risultati: la Sindone risaliva all'Alto Medioevo, in un'epoca databile tra il 1260 ed il 1390 (si osservi che le date sono completamente compatibili con il ritrovamento nel 1353 del cavaliere Goffredo di Charny). Tutto risolto, quello era un telo di qualche persona morta in quegli anni con il suo telo sottratto per essere spacciato come favolosa reliquia dalla quale fare molti soldi.

        Ma figurarsi se la Chiesa accetta un dato scientifico ! Subito furono sollevate obiezioni di due tipi: la prima era che il telo era stato rattoppato dopo un incendio. Il 4 dicembre 1532, infatti, la Sindone venne danneggiata da un incendio che la bruciò in più punti. Tra il 15 aprile e il 2 maggio dell'anno successivo le suore clarisse di Chambéry la ripararono applicando alcune toppe e cucendola su un telo di sostegno. Purtroppo l'epoca delle toppe alla Sindone non è compatibile con la datazione del Carbonio 14 che è antecedente di circa 150 anni. La seconda obiezione era relativa al fatto che la Sindone era sporca ed aveva sopra tante impurità successive alla sua origine ed il Carbonio 14 avrebbe letto le impurità. Su questo transigo per non offendere gli idioti che dicono ciò e che non hanno neppure idea quantomeno del fatto che il Carbonio farebbe almeno una media sulle percentuali di materiale presenti. E, a meno che la Sindone non fosse tutta monnezza, l'età che avrebbe dato sarebbe stata al massimo intorno al VI secolo dopo Cristo. Il bello è che la Chiesa pur di smentire la scienza si avvale delle presunte ricerche di un russo noto falsificatore ed addirittura del KGB. Tutto un programma di fede ecclesiastica.




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14/04/2013 16:46
 
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Re: E ancora...
!Freddie!, 13/04/2013 13:15:





La Sindone di Torino non è menzionata prima del XIV secolo.(PUNTO)


Punto, un paio di palle! Come direbbe un mio amico. A parte il fatto di trovarci di fronte ad un dato controverso frutto di una controversa procedura di radiodatazione al C14 ( i cui dati grezzi, ricordiamolo, non sono MAI stati resi noti dai tre laboratori, come logicamente si vorrebbe) ottenuta in violazione di tutti gli accordi di protocollo firmati nella circostanza e delle più elementari regole deontologiche. In seguito si è avuto la matematica certezza di un minuscolo errore di calcolo di quel risultato dalle colossali conseguenze che non dovrebbe né potrebbe fare uno studente al II anno di matematica e rilevato NON da uno specialista del settore, ma da un ingegnere: Ernesto Brunati. Mi fermo qui perché sono in possesso di tutte le fonti del caso. Dai, dammi l’occasione di spiattellartele in faccia così bissiamo la magra figura che hai fatto quando ti ho esposto la procedura di sovrapposizione dei punti di contatto con luce polarizzata!!!!




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La tua demenza senile non guarisce con presunte e/o eventuali fonti.Ci vuole ben altro... SUKA!

Ora te ne esci con gli ingegneri e insisti ancora con la carta carbone E non ti accorgi che le tue supposte sono solo il frutto e il desiderio irrefrenabile che ti portano a fare figure di merda? ecco solo questo puoi spiattellare. Tanta ma tanta merda.. Adesso sforzati come solo tu sai fare e vediamo in che quantità

P.s.

Affinché tu sappia che io sò:

nessuna rielaborazione statistica (se non nei sogni dei sindonologi) potrebbe collocare la data di nascita del tessuto della Sindone al primo secolo dell'era cristiana

Ergo. Tappati quella fogna ed evita di lasciare escrementi inutili



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