!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
Gli argomenti contrari all'autenticità della Sindone
1.Il vescovo di Troyes la ritenne subito un falso quando la Sindone comparve intorno al 1357 in Francia.
Da quando in qua un ateo crede a ciò che afferma un vescovo e per giunta senza che questi abbia effettuato alcun esame scientifico sull’oggetto del contendere? Su quali basi il vescovo in questione fece una tale affermazione (se non per ragioni finanziarie)? Alle parole di un vescovo del Medio Evo, io mi affido alle conclusioni di scienziati del XXI secolo!
E da chi credi sia stata guidata fino ad oggi la chiesa cattolica ?
Proprio da quel clero medioevale che ha creduto paro paro agli stessi profeti cammellati vissuti millenni prima di loro.
Se poi vuoi fidarti della scienza del XXI secolo, inizia col buttare a monte tante e troppe stronzate bibliche, quali la creazione del mondo, la storiella per beoti di Adamo e Eva, serpenti parlanti, il Diluvio Universale, Giona nella pancia della balena, stella cometa, re Magi, madonne piangenti, ecc,ecc,ecc………. fino ad arrivare alla sindone.
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
2.Fu ottenuta la confessione del falsario. Nel 1389, il vescovo di Lirey informò Papa Clemente VII (papa avignonese o antipapa) che il suo predecessore, Henri de Poitier, aveva ottenuto la confessione dell'artista che aveva dipinto il telo subtili modo(astutamente).
Fu ottenuta la confessione del falsario, bene. Però sono proprio gli atei di questo forum ad affermare con viva forza e a documentare che la Chiesa si avvaleva di mezzi di tortura per far affermare qualunque cosa da chi era sottoposto ad essa. In che modo fu estorta tale confessione? O la tortura è abominevole e le confessioni sono prive di fondamento quando si tratta di eresie o caccia alle streghe mentre hanno valore e sono credibili quando si tratta della Sindone? E quali artifici ha usato questo falsario per il suo falso quando, ancora oggi, l’uomo del terzo millennio non riesce ad ottenere un risultato che abbia le stesse caratteristiche e la medesima durata nel tempo?
E a che pro estorcere tale confessione quali sono le ragioni finanziare che pretendi di addurre ?
Ti ricordo che trascurate tali polemiche, furono i Savoia a promuoverne il culto grazie poi all’approvazione di alcuni papi quali un certo Giulio II che ne fissò nel 1506 addirittura la data dei festeggiamenti al 4 maggio. ( se non per ragioni finanziarie) ?
Ergo, non ti affidi (come falsamente vuoi darci a intendere) a scienziati ma a papi “medioevali”
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
3.L'antipapa Clemente VII vietò di descrivere la Sindone come autentica. In una bolla del 6 gennaio 1390, permise le ostensioni purché si precisasse ad alta voce che si trattava di una pittura o raffigurazione, ma non del sudario vero e proprio (dettagli).
Lo stesso Clemente VII modificò la descrizione della Sindone da: pictura seu tabula con la semplice indicazione di: figura seu rapresentacio.
Questo non lo scrivi, vero? A conferma della mia ipotesi che sei uno SPARAPALLE!!!!
Ma lo vedi che sei un caprone ?
Ti soffermi su delle parole in latino e ne stravolgi, invertendone il significato.
Infatti anche qui hai detto l’esatto contrario.
Tuttavia la parte significativa della bolla di Clemente VII, non è tanto nelle parole usate, ma piuttosto nella proibizione di tali cerimonie al fine di far cessare la frode. Oltretutto nella copia per l’archivio fu cancellato proprio tutto questo.
Perché?
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
4.I Vangeli non concordano sulla natura del telo: un Vangelo (Giovanni) descrive Gesù avvolto da fasce sovrapposte e da un sudario a parte per il volto (Giovanni 20:6-7), come per Lazzaro (Giovanni 11:43-44), ma parla anche anche di lenzuolo singolo (Giovanni 19:40-41); gli altri parlano solo di lenzuolo singolo (Matteo 27:59-60; Marco 15:46; Luca 23:53).[/]
I Vangeli non mostrano una discordanza nella natura del telo. I Sinottici parlano di telo mentre Giovanni concentra l’attenzione sulle fasce che avvolgono il telo. Se ci volessimo fermare su un mero criterio di quantità, TRE SU QUATTRO è un'accettabile probabilità in favore del telo...
Si, sì. Uno su mille ce la fa.
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
5.Per ben 1300 anni non ci sono tracce di un reperto così prezioso.
Il fatto che per 1300 anni non si parla della Sindone non significa che non sia esistita. Alcune raffigurazioni pittoriche ed immagini di monete antecedenti l’anno della datazione al C14 rimandano ineluttabilmente alla Sindone perché rappresentano l’Uomo in essa raffigurato: il Manoscritto o Codice di Pray, conservato nella biblioteca di Budapest e datato 1192-95 mostra chiaramente l’ispirazione alla Sindone. Se essa non esisteva, da dove ha tratto l’ispirazione il suo autore? Il Cristo Pantocratore, icona bizantina del VI secolo conservata nel Monastero di Santa Caterina, Sinai presenta 250 punti di contatto con il volto dell’Uomo della Sindone. Secondo un esame d’indagine forense riconosciuto attendibile ed utilizzato dalle più avanzate polizie del mondo - tra queste, quella americana – sono sufficienti SOLO 60 PUNTI DI CONTATTO per stabilire che due volti sono identici o appartengono alla stessa persona. In questo caso abbiamo un dato che è quasi CINQUE VOLTE di più del minimo accettato.
Ma sei proprio un caprone elevato al cubo
1- Il manoscritto o Codice di Pray non è altro che una leggenda del Mandylion di Agabar. Una favola dunque, dichiarata aprofica dalla stessa chiesa cattolica. Oltretutto dalle raffigurazioni e in special modo nella scena dell’ascensione, il presunto Gesù ha i buchi nelle mani e non nei polsi… e, udite udite il gesù cristo del manoscritto non ha la barba.
2- E chi sarebbe questo specialista che ha trovato cosi tanti punti di contatto fra il volto dell’uomo della sindone col cristo pantocrate?
Dai caprone facci ridere.
Dicci chi sarebbe lo specialista che ha trovato 250 punti di contatto.
Sarà mica dell’ F.B.I.
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
6.Era differente la tecnica di sepoltura dell'epoca nell'area di Gerusalemme, documentata dagli archeologi, era differente da quella mostrata dalla Sindone:
a) i cadaveri venivano avvolti collocando le braccia allungate lungo il tronco, non incrociandole a coprire i genitali;
b) i cadaveri venivano avvolti strettamente nel telo, con collo, polsi e caviglie avvolte da ulteriori bendaggi, non appoggiando il telo di piatto.
La sepoltura è una sepoltura giudaica; il cadavere che fu avvolto nella Sindone fu consegnato subito a chi si interessò della sua sepoltura; l’assenza di qualsiasi segno di decomposizione fa pensare anche ad un contatto del corpo con il telo solo per un breve periodo. La presenza del sangue dimostra la mancata lavanda del cadavere perché vittima di una morte violenta; ciò è giustificabile in una sepoltura onorifica solo in seno alla cultura giudaica, che tramonta con la fine di Gerusalemme (70 d.C.). L’Uomo della Sindone, in accordo con la cultura ebraica, è stato sepolto in un bianco lino; ancora oggi nella sepoltura ebraica si usa il tadesh, lenzuolo di lino posto sulla bara. La Sindone, inoltre, non contiene la mescolanza illegale con la lana chiamata shatnez . Quattro categorie di persone non ricevevano la purificazione rituale secondo la legge giudaica: vittime di una morte violenta; giustiziati per crimini di natura religiosa; proscritti dalla comunità giudaica; uccisi da non giudei. Gesù sarebbe stato incluso in tutte e quattro le categorie. Ricordo che l’avvolgimento nel telo era PROVVISORIO dato che si era entrati nel giorno di sabato; infatti, le donne alle prime luci del mattino del giorno DOPO IL SABATO portavano gli unguenti per lavare il corpo di Gesù.
Ma quante stronzate pretendi di sparare ?
Poco sopra mi hai menzionato, come prova pro sindone, il Manoscritto o Codice di Pray, asserendo che mostra chiaramente l’ispirazione alla sindone e ora te ne esci, contraddicendoti, con la sepoltura secondo i modi ebraici.
Prima però, avresti dovuto sapere (ma è troppo per un caprone come te), che il Talmud dice che il cadavere doveva per l’appunto, esser unto con aromi, e questo stride con la tradizione ebraica, poiché (come tu stesso affermi) era morto di morte violenta, ma guarda caso nella sindone si trovano tracce di aloe e mirra.
In più, (sempre per la tradizione), il cadavere avrebbe dovuto avere barba e capelli rasi (da qui l’ispirazione senza alcuna pretesa del Codice Pray). Ma questo stride con le “macchie di sporcizia” trovate sulla sindone.
Oltretutto rimane sempre in piedi il passo di Giovanni che a questo punto risolve, ai caproni che prendono solo in parte per buono alcuni versi, la sepoltura secondo i riti giudaici, e non le bende:
Giovanni 19
[40] Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei.
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
7.La Sindone è differente dall'unica sindone archeologica trovata a Gerusalemme e sicuramente risalente all'epoca di Cristo, la sindone di Akeldama, per due aspetti fondamentali:
a) il materiale è diverso (la Sindone è di lino, quella di Akeldama è di lana);
b) la tessitura è diversa (la Sindone è a spina di pesce 3:1, quella di Akeldama ha struttura 1:1).
Come già scritto, secondo la legge ebraica, il telo doveva essere di natura vegetale e non essere inquinato da fibre di natura animale (lana). La struttura a “Z” era tipica delle zone mediorientali, Palestina compresa.
Tutto qui ? Ti era stato posto un parallelo ma a quanto pare nessuna risposta.
Ripropongo la domanda in altri termini: Il lino della sindone era stato prodotto localmente oppure importato ?
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
8.In quanto alle immagini di monetine rinvenute sulle palpebre del volto sindonico da alcune analisi:
a) non era usanza locale collocare monete sulle palpebre del defunto;
b) i dettagli riconosciuti da alcuni studiosi sono più fini della trama del tessuto, che quindi non li può contenere; si tratta quindi di illusioni di percezione (pareidolia) basate oltretutto su fotografie molto vecchie e sbiadite, sottoposte ad elaborazioni esasperate che producono dettagli inesistenti. Scansioni a maggiore risoluzione effettuate nel 2002 hanno smentito la presenza di monete sulle palpebre.
Scavi archeologici recenti hanno dimostrato che nella Palestina del I secolo era in uso ANCHE tra gli ebrei porre monete sugli occhi del defunto. L’ho già scritto nei precedenti post e non intendo ritornarci. Una delle due monete è un lepton lituus, coniato sotto Ponzio Pilato tra il 29 e il 32 d.C. la forma e la dimensione coincidono con le monete effettivamente coniate da Ponzio Pilato. L’altra moneta consisterebbe di un lepton bronzeo che indicherebbe anche l’anno sedicesimo dell’imperatore Tiberio (29-30 d.C.).
Ulteriore cazzata che contraddice quanto avevi scritto poco sopra. O forse dobbiamo dedurre, dalle tue stronzate, che elevi al cubo, che l’uso di monete per chiudere gli occhi era per tradizione in uso presso gli ebrei ?
Insomma … si può essere cosi caproni da non provare a ragionar almeno una volta col proprio cervello?
Come si fa a credere che attraverso la “sindone” si possono vedere segni di monete fino a leggerne alcune lettere delle iscrizioni e ad identificare addirittura le due particolari monete: il lituo sull'occhio destro e il mestolo sul sopracciglio sinistro oltre alle tre spighe sull'occhio sinistro ?
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
9.La maggiore visibilità dell'immagine sindonica in negativo (per esempio quando la si guarda nel negativo di una sua fotografia su pellicola) è il normale risultato che si ottiene con il negativo di qualunque immagine sbiadita: l'occhio umano percepisce meglio dettagli chiari su fondo scuro che dettagli scuri su fondo chiaro.
La principale accusa dei detrattori della Sindone è che essa sia un dipinto, ebbene, nessuna rappresentazione pittorica riesce a riprodurre in negativo il suo positivo! Eppoi, come si sarebbe formata quell'immagine "sbiadita"?
Uno fra i tanti. Nathan Wilson ha replicato l'immagine sindonica (positivo e negativo fotografico)
- E l'uomo creò la Sindone.
- Processo alla Sindone.
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
10.La tridimensionalità del volto sindonico se sottoposto ad elaborazione al computer non è inspiegabile: ricalca quella che si ottiene elaborando nello stesso modo l'impronta di un bassorilievo che raffiguri un volto.
Ma non si era detto che la Sindone è un’immagine pittorica? Decidiamo: è un dipinto o è l’impronta di un bassorilievo? Tutt’è due le cose non può essere!!!
Oppebbacco Il caprone ci è cascato con tutte le scarpe.Infatti ha appena asserito che “tutte e due le cose non può essere!!!” .
Si cade forse in contraddizione o vuoi aggettivarlo diversamente?
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
11.La datazione al radiocarbonio effettuata nel 1988, che colloca la Sindone intorno al 1300, fu commissionata dalla Chiesa, che scelse i tre laboratori indipendenti incaricati della datazione. Tutti e tre diedero risultati concordi, che furono accettati dal cardinale Ballestrero.
Che i laboratori in questione fossero stati scelti dalla Chiesa Cattolica non significa che essa ne abbia trasmesso anche l’infallibilità o li abbia esclusi dal commettere errori. I risultati non furono accettati sic et sempliciter dal cardinale Ballestrero che nell'intervista alla "Voce del Popolo" di Torino , in sostanza, affermava che la Chiesa aveva dato voce alla scienza per sfatare la voce che la Chiesa avesse paura di essa. Ma non riconosceva come definitivi i risultati ottenuti dalla datazione al C14 (come non sarebbero considerati definitivi da nessuno scienziato degno di questo nome!).
E già … Il Cardinale Ballestrero.
Queste comunque le sue asserzioni: "Penso non sia il caso di mettere in dubbio i risultati. E nemmeno il caso di rivedere le bucce agli scienziati se il loro responso non quadra con le ragioni del cuore"
N.B.
Luigi Gonella, fisico del Politecnico di Torino e consulente scientifico del cardinale Ballestrero, troncò ogni polemica: "Quella della Sindone è un'immagine il cui dettaglio più piccolo, macchie di sangue escluse, è di mezzo centimetro.
Come le labbra. Appare quindi molto, molto incongruente che esistano dei dettagli dell'ordine di decimi di millimetro come le lettere sulle monete.
Ma si sa: a forza di ingrandire, si finisce a vedere anche quello che non c'è.
Sono soltanto loro, i cosiddetti sindonologi a scagliarsi contro il Carbonio-14.
Nel campo scientifico, fisico, chimico, non c'è nessuno che abbia il minimo dubbio. Nemmeno io.
Il sudario risale al medioevo".
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
12.Il carbonio aggiunto non può "ringiovanire" il telo. L'incendio del 1532 e le contaminazioni successive non possono aver fissato sulla Sindone così tanto carbonio nuovo da alterarne di 1300 anni la datazione. L'autore russo che propose quest'ipotesi inventò nomi di scienziati, musei, laboratori e riviste inesistenti per darsi credibilità.
E questa affermazione da dove proviene? I tessuti di natura organica sono quelli che più di ogni altro sono soggetti ad essere inquinati da batteri, muffe, ife di funghi; inoltre la Sindone è stata esposta a fumo di candele e d'incenso, bucata da metallo fuso, occultata in muraglie, impregnata di sudore delle tante mani che l’hanno toccata, sottoposta a restauri, ad incendi (non solo uno), acqua, contatto con stoffe più recenti che venivano appoggiate sulla reliquia stessa oppure erano usate per rafforzarla (come la tela d'Olanda, presente), ecc. tutto ciò potrebbe aver alterato SIGNIFICATIVAMENTE i risultati del C14. A questo si aggiunga che proprio l’angolo da cui sono stati prelevati i campioni, per la sua posizione, era una delle parti più manipolate durante le varie ostensioni e prova ne sono le diverse immagini in cui sono riprodotte tali ostensioni nella storia (o si crede che nel Medio Evo e anni seguenti si usasse vetro antiproiettile?).Inoltre, come già accennato, il reliquario d’argento coinvolto nell’incendio del 1532 fu avvolto dalle fiamme e l’alta temperatura in ambiente chiuso porta a scambi di isotopi facendo arricchire il carbonio radiattivo rendendo più “giovane” il tessuto. La reazione è favorita dalla presenza dell’argento. Alcuni batteri operanti sulla superficie del tessuto possono, attraverso la loro attività enzimatica, legare chimicamente gruppi alchilici alla cellulosa. Questi gruppi contengono carbonio derivato dall’ambiente locale. Anche se i batteri vengono rimossi dalla pulizia, le modificazioni della cellulosa restano. Le alterazioni dell’incendio e dei batteri sono di natura chimica e non fisica. Anche con una pulizia secondo metodi canonici volti a rimuovere la sporcizia (come hanno fatto i tre laboratori) non rimuove i gruppi contenenti carbonio che si sono aggiunti perché questi gruppi formano legami chimici direttamente con le molecole della cellulosa stessa di cui il telo è formato.
La sindone di Akeldama i frammenti rinvenuti a 'En Gedi Qumran, Gerico e Khibert Qazon solo per citarne alcune scoperte,tutte datate con il C14 sono risultate, a differenza della FALSA sindone di Torino, essere più o meno contemporanee a Gesù.
Ripeto: a differenza della FALSA sindone di Torino,
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
13.L'immagine sul telo sindonico può essere replicata senza pennellate usando come "tampone" un volontario e adoperando materiali e tecniche disponibili in epoca medievale, se si ha l'accortezza di usare un bassorilievo per imprimere il volto (dettagli).
E' possibile, ma non permette lo stesso IDENTICO risultato e in qualità e in durata nel tempo. Guarda caso, il video dove i membri dell'U.A.A.R. sostenevano di aver riprodotto l'immagine sindonica è stato oscurato...non certo da "poteri forti"! Penso, piuttosto, dagli stessi membri dell'U.A.A.R. che si sono resi conto della fesseria che avevano propagandato a mezzo stampa!!!!!
Senza contare che nel telo è stata riscontrata la presenza di sangue umano di gruppo AB grazie all’analisi dello spettro di fluorescenza a raggi x che rivela un tenore di ferro e di calcio e la presenza di globuline presenti proprio nel sangue umano.
E qui casca completamente il caprone, tal !Freddie!.
Infatti com’è possibile che il sangue di gesù cristo, primogemito figlio di una vergine, ingravidata dallo spirito santo, sia di gruppo AB ?
Come riportato da alcuni vangeli apocrifi, lo spirito santo si manifesto con l'aspetto di centurione romano, Yehoshua Ben Panthera.
Così da spiegare anche il gruppo sanguigno.
Se cosi non fosse, dovremmo dar credito proprio alla datazione della sindone con il C 14 visto che il gruppo di tipo AB risale appunto a 1000 1200 anni fa.
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
14.Il presunto ritrovamento di pollini mediorientali sulla Sindone, che ne documenterebbe e daterebbe il viaggio da Gerusalemme, è opera della stessa persona, il criminologo Max Frei, che "autenticò" i diari di Hitler risultati poi falsi. I suoi metodi e risultati non sono mai stati pubblicati su una rivista scientifica e non si sono mai viste immagini di questi pollini. I palinologi (gli esperti di polline) sostengono che l'identificazione della varietà delle piante che crescevano a Gerusalemme asserita da Frei è impossibile.
Max Frei Sulzer era laureato in botanica, esperto in microtracce e criminologo di fama internazionale che come protestante zwingliano non aveva il minimo motivo per credere alle reliquie cattoliche. Che abbia preso una cantonata sui diari di Hitler, non so (però, le cantonate del C14 passano inosservate?); certamente di pollini se ne intendeva. Non ha potuto concludere i suoi studi dopo ben NOVE ANNI di studi perché è morto anzitempo. L’analisi palinologica era il campo della sua specializzazione. Nessuno poteva competere con lui per la vasta conoscenza dei pollini delle piante mediterranee. Sapresti farmi qualche nome di coloro che hanno espresso dubbi sul suo lavoro? Inoltre, le sue conclusioni fanno il paio con la polvere presente sulla Sindone contenente un’alta percentuale di aragonite con tracce di stronzio e ferro proprio nella misura di quella presente a Gerusalemme!!!!!
Azz prima l’FBI ora addirittura l’interpol.
Ma dimmi… dove sono i reperti originali su cui Max Frei Sulzer ha lavorato?
E poi … si tratta dello stesso Max Frei Sulzerche che avrebbe dichiarato autentici alcuni diari di Hitler che poco dopo si sarebbero rivelati come un clamoroso falso?
!Freddie!, 21/09/2012 17.35:
15.Il rammendo invisibile che avrebbe tratto in inganno la datazione al radiocarbonio (perché effettuata proprio su un pezzetto di tessuto aggiunto nel 1300) non ha senso dal punto di vista logico (gli altri rammendi del 1532 sono molto vistosi e grossolani); inoltre durante il prelievo dei campioni per la datazione nel 1988 erano presenti esperti tessili, nessuno dei quali vide rammendi. Nessuna traccia di rammendi invisibili neppure nel restauro del 2002.
Il ”rammendo invisibile” è una tecnica affermata in Europa a partire dal XVI secolo (e non dal 1300, come hai scritto) soprattutto in Francia. Tutte le maggiori corti europee avevano squadre di abili tessitori e ricamatori di alta qualità; erano dei veri e propri maghi in quanto era difficilissimo identificare i loro rammendi se non con l’ausilio di occhi esperti. Ah, dimenticavo! La scoperta è stata divulgata nel convegno sulla Sindone dell’Ohio nel 2008. Aggiornati!!!!!! L'amministratrice di questo forum ha espresso in modo MOLTO eloquente la sua ignoranza riguardo tale rammendo. Il fatto che tu lo citi al punto 15 dimostra la sua esitenza e il peso che tale rammendo gioca nel valutare la Sindone come autentica o meno. Inoltre, lo studio ai raggi X dei frammenti residuali dell’originale lembo diviso tra i tre laboratori ha rivelato come il tessuto non fosse originale, ma contaminato dalla presenza di fibre di cotone in quanto non rendeva la superficie interessata fluorescente per cui la sua composizione chimica risulta diversa dal resto del telo. Questo spiega anche perché i tre diversi lembi non avevano il medesimo peso, sebbene tratti dallo stesso frammento. Altra scoperta importantissima per determinare l’età della Sindone riguarda la lignina e la vanillina. La vanillina è una componente della lignina che diminuisce con l’età. Nella zona incriminata la vanillina appare, mentre non c’è nel resto del lino (come non c’è nei Rotoli del Mar Morto). Se la Sindone fosse stata prodotta fra il 1260 e il 1390, come ha indicato il C14, la lignina sarebbe facile da identificare. Un lino prodotto nel 1260 avrebbe conservato circa il 37% della sua vanillina nel 1978 (anno dell’esame). La sparizione di tutte le tracce di vanillina dalla lignina presente nella Sindone indica un’età molto più antica di quella indicata dai laboratori. C’è da aggiungere che su questa affermazione basata su esami e calcoli ben eseguiti non si è alzata alcuna voce che affermi il contrario!!!!!
Ma guarda un po’
Hanno fatto il prelievo su un frammento invisibile piazzato proprio in quel preciso angolino.
Ammesso e non concesso sia vero mi dovresti spiegare come mai dopo l’incendio del 1532 la sindone fu rozzamente rattoppata senza farvi il solito rammendo invisibile.
D’altronde, come ti ho già detto ripetutamente in questa stessa discussione, nel 1988 il prelievo venne effettuato in presenza di esperti tessili e nessuno di loro vide alcun rammendo, tanto era invisibile ?
Per non parlare anche dell’ultimo restauro del 2002, in cui non si è trovato questo rammendo invisibile.
Tuttavia dopo quest’ultimo restauro, furono prelevati molti campioni, anche delle bruciature.
Quindi, oggi si potrebbero ripetere le analisi con il carbonio-14 su molti punti diversi e ricavare decine di datazioni.
Perché non lo si vuole fare ?
Riguardo alla lignina e vanillina è indubbio che vuoi trattare le ipotesi descritte dal chimico americano Ray Rogers
Peccato però che a contraddirsi è lui stesso e non serve che te lo spiego perché ormai si è capito perfettamente che sei solo un gran caprone.