Dio mandò il Profeta Cristo per confermare il piano divino (di Cristo ne è stato fatto un dio per proprio tornaconto).
L’affermazione del titolo può lasciare qualche dubbio, ma le cose stanno proprio così. I discepoli di Cristo sono convinti che Cristo è un Profeta, ciò risulta dalle Scritture, come segue.
1) Mosè dà questa testimonianza:
E l’Eterno mi disse: quello che hanno detto, sta bene; io susciterò loro un Profeta come te, di mezzo ai loro fratelli, e porrò le mie Parole nella sua bocca, ed egli dirà loro tutto quello che io gli comanderò. E avverrà che se qualcuno non darà ascolto alle mie Parole ch’egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto (Dt 18:18-19).
2) Ed ecco la replica dello stesso testo che i discepoli di Cristo conoscono:
Mosè, infatti, disse: Il Signore Iddio vi susciterà di fra i vostri fratelli un Profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dirà. Ed avverrà che ogni anima la quale non avrà ascoltato codesto Profeta, sarà del tutto distrutta di fra il popolo (At 3:22-23).
3) Ed ecco un altro testo che i discepoli riconoscono Cristo quale Profeta:
Questi è il Mosè che disse ai figlioli d’Israele: Il Signore Iddio vostro vi susciterà un Profeta d’infra i vostri fratelli, come me (At 7:37).
Questa è la vera annunciazione che viene da Dio, quella di angeli progettata non è credibile a causa delle molteplici mistificazioni di cui è infarcita. E la Scrittura afferma:
I miei testimoni siete voi, dice l’Eterno,
voi, e il mio servo ch’io ho scelto,
affinché voi lo sappiate, mi crediate,
e riconosciate che sono io.
Prima di me nessun Dio fu formato,
e dopo di me, non ve ne sarà alcuno (Is 43:10).
Per Dio, Mosè, gli Apostoli ed i discepoli Cristo è chiamato Profeta. Ma questo non poteva bastare per la religione che aveva mire alte. Un semplice profeta non avrebbe potuto darle l’autorità a cui aspirava. Era necessario che fosse un dio a pronunciarsi a suo favore. Ed ecco l’espediente: si chiama in causa un angelo, Gabriele, che avvertirebbe la futura madre, Maria, del Profeta che deve venire, che colui che nascerà sarà “Figliolo dell’altissimo”, sarà concepito per opera dello Spirito Santo. In pratica sarà egli stesso un dio. Un’impostazione molto semplice, ed il gioco è fatto.
A tempo debito il Profeta che sarebbe diventato Dio istituisce una chiesa (non importa che la Chiesa è spirituale, come è scritto); poi istituisce l’Eucaristia (non importa che tale istituzione è in netto conflitto con la Legge di Dio); poi istituisce la remissione dei peccati, la confessione (non importa che tale istituto è in netto conflitto con la teologia, col pensiero di Dio, come è indicato nelle Sacre Scritture).
Purtroppo l’angelo Gabriele avrebbe commesso un errore: ha indicato la gravidanza di Elisabetta, madre di Giovanni Battista, precursore di Cristo, e la gravidanza di Maria con un intervallo di 6 mesi. Mentre la Storia fa nascere Giovanni 7 anni prima, cioè il 7 a.C.
Inutilmente si è ricorso ai ripari portando la nascita di Cristo in un periodo anteriore. Ma si tratta di una manovra fallace, inventando due leggende: “la strage degli innocenti” e “la fuga in Egitto”.
Lo stesso evangelista Luca smentisce tale manovra, confermando l’età e la paternità di Giuseppe.
In questo link si possono leggere le due leggende accennate sopra.
www.lachiesadidio.it/100908annunciazione.html
Ora mi preme parlare della Legge di Dio che Cristo ha compiuto e confermato, come sta scritto:
Non pensate che io sia venuto per abolire la Legge od i profeti; io sono venuto non per abolire ma per compiere; poiché io vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della Legge passerà (Mt 5:17-18).
Nessuno ha potuto eliminare neppure una virgola della Legge, certamente Cristo non lo ha fatto. Chi ha scritto cose del genere bisogna considerarlo spergiuro. La Legge di Dio è in vigore, e Cristo ha pagato con la vita per affermarla.
Gli Apostoli ed i discepoli l’hanno osservata perché troviamo i riferimenti negli Atti degli Apostoli. Coloro che si definiscono cristiani dovrebbero seguire il loro esempio.
Inoltre è una usurpazione definirsi
Apostolica, come fanno molte confessioni ecclesiali. Dovrebbero seguire l’esempio degli Apostoli, come è indicato nelle Solennità che seguono.
Qui di seguito ne ho tracciato l’elenco valido per l’anno 2011.
LE SOLENNITÁ DI DIO.
(Lev 23; Nm 28 e 29; Col 2:16).
Sette sono le Solennità da osservare dal popolo di Dio, ma dopo il ritorno di Cristo (Elia il Profeta) tutte le nazioni della Terra dovranno osservarle, com’è chiaramente indicato nella Bibbia: l’inosservanza sarà punita da Dio (Zc 14:16-19).
La cadenza mensile per l’anno 2011:
1) Pasqua dell’Eterno, 17 Aprile (Lc 22:14-15; At 12:4; 1 Cor 5:7; Col 2:16).
2) Festa dei Pani Azzimi, 18-24 Aprile (At 12:1-3; 20:6; 1 Cor 5:8; Col 2:16).
3) Festa di Pentecoste, 12 Giugno (At 2:1; 20:16; 1 Cor 16:8; Col 2:16).
4) Solennità delle Trombe, 28 Settembre (Col 2:16).
5) Giorno delle Espiazioni, 7 Ottobre (At 13:2-3; 27:9; Col 2:16).
6) Festa delle Capanne, 12-18 Ottobre (Gv 7:37; Col 2:16; cfr Zc 14:16-19).
7) Ultimo Gran Giorno, 19 Ottobre (Gv 7:37; Col 2:16).
Celebrazione dei Noviluni.
(Nm 10:10; 28:11,14; 1 Sam 20:5,18; 2 Re 4:23; 1 Cr 23:31; 2 Cr 2:3-4; 8:13; 31:3; Esd 3:5; Ne 10:29-34; Sal 81:3-4; Is 1:13-14; 66:23; Ez 45:17; 46:1,3,6; Am 8:5; Os 2:11; Col 2:16).
[Tramonto del sole in parentesi] -- 5 Gennaio (1°, 16,39; 11, 16,49; 21, 17,00) – 4 Febbraio (1°, 17,14; 11, 17,27; 21, 17,40) -- 6 Marzo (1°, 17,50; 11, 18,01; 21, 18,13) – 4 Aprile (1°, 19,25; 11, 19,36; 21, 19,47) – 4 Maggio (1°, 19,58; 11, 20,09; 21, 20,19) – 3 Giugno (1°, 20,29; 11, 20,35; 21, 20,39) – 2 Luglio (1°, 20,39; 11, 20,36; 21, 20,30) – 30 Agosto (1°, 20,19; 11, 20,07; 21, 19,52) – 28 Settembre (1°, 19,34; 11, 19,17; 21, 19,00) – 28 Ottobre (1°, 18,43; 11, 18,26; 21, 18,10) – 26 Novembre (1°, 16,55; 11, 16,43; 21, 16,35) – 26 Dicembre (1°, 16,30; 11, 16,29; 21, 16,31).
(I tempi lunari sono espressi in Tempo Medio Europa Centrale – ora dei nostri orologi).
Osservanza dei CIBI PURI.
(Lv 11; Dt 14; At 10:10-16; Col 2:16).
Alcuni passi del N.T. sono addomesticati allo scopo di evitare l’osservanza dei CIBI PURI. Le Scritture, però, non lasciano dubbi riguardo la loro astinenza, come affermano sia l’apostolo Pietro (At 10:10-16) che Paolo di Tarso (Col 2:16).
I Dieci Comandamenti.
(Es 20:1-17; Dt 5:6-21).
Il Decalogo rimane il fondamento della Legge di Dio. Esso è stato ridotto alla più grave e vergognosa trasgressione. La Chiesa di Roma lo ha sfregiato perfino nel numero, riducendolo a 9 unità, come si evince dal suo catechismo.
Il Sabato, che è il ‘segno’ del popolo di Dio (Es 31:13), è stato declassato senza alcuna vergogna!
La dignità teologica di Dio, che Cristo ha testimoniato e confermato, ha subito una variazione pesante, che non si può giustificare agli occhi di chi ha sacrificato se stesso per una causa che Dio gli ha assegnato.
Il culto dei ‘santi’ viola sia il PRIMO che il SECONDO (intesi come li riporta la Bibbia e non secondo il catechismo cattolico). Inginocchiarsi davanti ad una statua equivale a disprezzare Dio nei suoi molteplici avvertimenti, citarli qui si riempirebbe la pagina.
Il profeta Geremia definisce le statue “pali in un erto di cocomeri”.
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Il "Messaggero di Giustizia" ha sanato la Legge e col sacrificio l'ha confermata per sempre!