LA PRESUNTA RISURREZIONE DI CRISTO.
C’è un alto numero di coloro che, ingenuamente, hanno creduto, e oggi ancora si crede, che Cristo sia nato da una vergine e sia risuscitato dopo 3 giorni.
Il racconto non è esclusivo riguardo a Cristo: è ben ultimo perché prima di lui ha riguardato Mitrha, Krishna ed altri ancora. Se tutti questi personaggi avessero dato tali avvenimenti il mondo intero si sarebbe convertito.
I Vangeli e le Lettere riportano la risurrezione di Cristo; molti credenti vanno dietro a questa diceria per ‘fede’. Ma cosa c’è di vero in questi racconti?
Da credente penso che una risurrezione esista; vado d’accordo con altri Vangeli, come riporto di seguito.
Vangelo di Filippo,
I Vangeli apocrifi, a cura di Marcello Craveri, Torino, 1969, riporta:
21. Coloro che dicono che il Signore prima è morto e poi e risorto, si sbagliano, perché egli prima è risuscitato e poi è morto. Se uno non consegue prima la risurrezione non morirà, perché – come è vero che Dio vive – egli sarà già morto.
23. Vi sono alcuni che hanno paura di risuscitare nudi. Per questo essi vogliono risuscitare nella carne, e non sanno che quelli che portano la carne, proprio essi sono nudi. Quelli che spogliano se stessi fino ad essere nudi, non sono nudi. Né carne né sangue possono ereditare il Regno di Dio. Qual è quello che non erediterà? Il corpo che noi abbiamo. Qual è invece quello che erediterà? Quello di Gesù* e il suo sangue. E’ per questo che egli ha detto: - Chi mangerà la mia carne e non berrà il mio sangue non ha la vita in se stesso -. E cosa sono queste cose? La sua carne è il Logos e il suo sangue è lo Spirito Santo. Chi ha ricevuto queste cose ha cibo, bevanda e vestito*.
90. Coloro che dicono prima si muore e poi si risorge, si sbagliano. Se non si riceve prima la risurrezione, mentre si è vivi, quando si muore non si riceverà nulla. Così pure si parla riguardo il battesimo, dicendo che il battesimo è una buona cosa, perché se si riceve si vivrà.
IL BATTESIMO SEGNA L’INGRESSO NELLA VITA SPIRITUALE PER CONSEGUIRE LA RISURREZIONE, MA OCCORRE CHE IL BATTEZZANDO SIA COSCIENTE DEL RITO E SI APPRESTI AL RAVVEDIMENTO.
TANTO PER NON RACCONTARE FAVOLE!
Ecco che una speranza c’è, si leggano queste scritture:
“E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo,
senza la mia carne, vedrò Iddio” (Gb 19:26).
“Prima che la polvere torni alla terra com’era prima, e lo spirito torni a Dio che l’ha dato. Vanità delle vanità, dice l’Ecclesiaste, tutto è vanità” (Ec 12:9-10).
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