La leggenda della incredulità di Tommaso.
Delle tante favole distribuite nei vangeli, oggi vi presento quella di Tommaso, il quale si è preso l’appellativo di essere un incredulo.
Si sente spesso dire: “Io sono come S. Tommaso”, volendo significare che si dubita di qualche cosa.
Mah, visto che avrebbe messo in dubbio la risurrezione di Cristo, non avrebbe meritato la santità, ironia della sorte!
Vado a raccontare i fatti, un capolavoro del falsario, ma questa volta si è distratto di molto; non c’è da scomporsi tanto per concludere che è un pasticcio.
I testi che riporto sono tutti dubbi, inverosimili:
“Or Toma, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. Gli disserro: Abbiamo visto il Signore! Ma egli disse loro: Se io non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò.
E otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Toma era con loro. Venne Gesù, a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: Pace a voi! Poi disse a Toma: Porgi qua il dito, e vedi le mie mani; e porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente. Toma gli rispose e disse: Signor mio e Dio mio!” (Gv 20:24-28).
Ecco, l’autore del testo avrebbe affermato che Tommaso non avrebbe creduto finché non avesse visto di persona Gesù. Non ha tenuto conto che in altre due parti dei vangeli ha affermato il contrario. E così dà forza alla falsità dei testi che vado a riportare.
Vediamo i testi controversi:
“Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato” (Mt 28:16).
[Qui il presunto incontro sul monte della Galilea, ma erano comunque undici (mancava Giuda Iscariota perché, secondo un’altra leggenda, si era suicidato), quindi ci sarebbe anche Tommaso].
“Di poi, apparve agli undici, mentre erano a tavola; e li rimproverò della loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che l’avevano veduto risuscitato” (Mc16:14).
[Qui il presunto incontro avviene in casa, ma sono sempre undici, quindi ancora presente anche Tommaso].
Come è evidente, anche Tommaso sarebbe stato presente al presunto incontro con Gesù, designarlo assente è sicuramente un falso, ammesso che si tratti di testi veri. Ognuno ne tragga le conclusioni, Io da tempo ne ho tratto le mie.
Scritto da EurekaLa cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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