Un approfondimento necessario si richiede sui testi post Cristo, trascurarne tale riflessione porta ad una errata interpretazione della figura di Cristo e ne sfigura l’opera.
Mi preme fare un esempio per tutti i casi in cui l’opera del falsario, dell’anticristo è intervenuta, sconvolgendo e diffamando lo stesso Cristo.
“Tutti quelli che sono venuti prima di me sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati” (Gv 10:8).
Vorrebbe dire che Cristo avrebbe condannato ogni forma di religiosità prima di lui; avrebbe rinnegato, e perfino insultato, i suoi avi e servi di Dio: … Abramo, Isacco, Giacobbe, Davide, Mosè, i profeti e tutti coloro che hanno servito Dio in umiltà e dedizione, prima della sua venuta.
Qui il falsario avrebbe fatto tabula rasa, riservando a se stesso il merito di essere tenutario ed unico rappresentante ed erede legittimo della purezza di religiosità.
Di interpolazione del genere, inserite a scopo strumentale, ce ne sono tante, che hanno mutato alle radici la verità di Dio. Fare opera di selezione approfondita significa ritrovarsi a camminare con quel Cristo che per la verità e la giustizia divina ha sacrificato se stesso.
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Il "Messaggero di Giustizia" ha sanato la Legge e col sacrificio l'ha confermata per sempre!