In premessa dico che Cristo è stato inviato a confermare la Legge, ha offerto la sua vita per liberare dalla schiavitù del peccato (Is 53). Ma il potere religioso ha annullato l’opera di Cristo per propri interessi, mortificando la spiritualità di miliardi di persone in buona fede.
Detto potere ha approfittato della persona di Cristo per abolire la Legge: il divorzio è previsto dalla Legge di Dio, mentre per bocca di Cristo, suo malgrado, è stato reso nullo. La Sacra Rota si arricchisce coi ricchi e i poveri ne sono esclusi di conseguenza. Sarà il mio prossimo argomento.
Il “peccato originale” è un sofisma ed anche una grande truffa della Chiesa di Roma. Con una evidente interpolazione viene fatto credere che si tratta di una scrittura di Paolo, questa: “Perciò. siccome per mezzo di un sol uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato v’è entrata la morte, e in questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato…” [i punti sospensivi sono del testo] (Rm 5:12).
Come si può evincere con questa scrittura si è andata formando la dottrina (falsa) del “peccato originale”. Il peccato di Adamo avrebbe coinvolto tutti gli uomini, cioè tutti gli uomini sarebbero colpevoli del peccato di Adamo. Ciò è completamente falso secondo il dettato di Dio, riportato dal Suo profeta, ecco il testo:
“E la parola dell’Eterno mi fu rivolta, in questi termini: Perché dite nel paese d’Israele questo proverbio: I Padri hanno mangiato l’agresto e ai figlioli s’allegano i denti? Come è vero ch’Io vivo, dice il Signore, l’Eterno, non avrete più occasione di dire questo proverbio in Israele. Ecco, tutte le anime sono Mie; è Mia tanto l’anima del padre quanto quella del figliolo; l’anima che pecca sarà quella che morrà.
Se uno è giusto e pratica l’equità e la giustizia, se non mangia sui monti e non alza gli occhi verso gl’idoli della casa d’Israele, se non contamina la moglie del suo prossimo, se non s’accosta a donna mentre è impura, se non opprime alcuno, se rende al debitore il suo pegno, se non commette rapine, se dà il suo pane a chi ha fame e copre di vesti l’ignudo, se non presta a interesse e non dà ad usura, se ritrae la sua mano dall’iniquità e giudica secondo verità fra uomo e uomo, se segue le Mie leggi e osserva le Mie prescrizioni operando con fedeltà, quel tale è giusto; certamente egli vivrà, dice il Signore , l’Eterno.
Ma se ha generato un figliolo che è un violento, che spande il sangue e fa al suo fratello qualcuna di queste cose (cose che il padre non commette affatto), e mangia sui monti, e contamina la moglie del suo prossimo, opprime l’afflitto e il povero, commette rapine, non rende il pegno, alza gli occhi verso gl’idoli, fa delle abominazioni, presta a interesse e dà ad usura, questo figlio vivrà egli? No, non vivrà! Egli ha commesso tutte queste abominazioni, e sarà certamente messo a morte; il suo sangue ricadrà su lui.
Ma ecco che questi ha generato un figliuolo, il quale avendo veduto tutti i peccati che suo padre ha commesso, vi pone mente, e non fa cotali Cose: non mangia sui monti, non alza gli occhi verso gl’idoli della casa d’Israele, non contamina la moglie del suo prossimo, non opprime alcuno, non prende pegni, non commette rapine, ma dà il suo pane a chi ha fame, copre di veste l’ignudo, non fa pesare la mano sul povero , non prende interesse né usura, osserva le Mie prescrizioni e segue le Mie leggi, questo figliolo non morrà per l’iniquità del padre; egli certamente vivrà. Suo padre, siccome è stato un oppressore, ha commesso rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in mezzo al suo popolo, ecco che muore per la sua iniquità.
Che se diceste: - Perché il figliolo non porta l’iniquità del padre? – Egli è perché quel figliolo pratica l’equità e la giustizia, osserva tutte le Mie leggi e le mette ad effetto. Certamente egli vivrà.
L’anima che pecca è quella che morrà, il figliolo non porterà l’iniquità del padre, e il padre non porterà l’iniquità del figliolo; la giustizia del giusto sarà sul giusto, l’empietà dell’empio sarà sull’empio.
E se l’empio si ritrae da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutte le Mie leggi e pratica l’equità e la giustizia, egli certamente vivrà, non morrà. Nessuna delle trasgressioni che ha commesse sarà più ricordata contro di lui; per la giustizia che pratica, egli vivrà. Provo forse piacere se l’empio muore? Dice il Signore, l’Eterno. Non ne provo piuttosto quand’egli si converte dalle sue vie vive? E se il giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l’iniquità e imita tutte le abominazioni che l’empio fa, vivrà egli? Nessuno dei suoi atti di giustizia sarà ricordato; per la prevaricazione di cui s’è reso colpevole per il peccato che ha commesso, per tutto questo morrà.
Ma voi dite: “La via del Signore non è retta…”. Ascoltate dunque, o casa d’Israele! E’ proprio la Mia via quella che non è retta? Non sono piuttosto le vie vostre quelle che non sono rette? Se il giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l’iniquità, e per questo muore, muore per l’iniquità che ha commessa. E se l’empio si ritrae dall’iniquità che commetteva e pratica l’equità e la giustizia , farà vivere l’anima sua. Se ha cura di ritrarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà; non morrà.
Ma la casa d’Israele dice: - La via del Signore non è retta. – Sono proprio le Mie vie quelle che non sono rette, o casa d’Israele? Non sono piuttosto le vie vostre quelle che non sono rette?
Perciò Io vi giudicherò ciascuno secondo le vie sue, o casa d’Israele! Dice il Signore, l’Eterno.
Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni, e non avrete più occasione di caduta nell’iniquità! Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuore nuovo; e perché morreste, o casa d’Israele? Poiché Io non ho alcun piacere nella morte di colui che muore, dice il Signore, l’Eterno. Convertitevi dunque e vivrete! (Ez 18).
Ecco, l’Iddio di Abramo così parla, così ha stabilito nella Sua giustizia. E la Sua Giustizia è giusta per l’eternità. La quale Giustizia fu trasmessa al Maestro per la quale spese la sua vita, versò il suo sangue affinché gli uomini potessero godere di quella Giustizia.
La Chiesa di Roma si è fatto un altro dio ammantato di ingiustizia perché ha preso il peccato di Adamo e lo ha spalmato su tutti gli uomini, annullando la giusta Dottrina Divina. Ed ha fatto di più: ha adoperato quel peccato per fare proseliti con l’uso del battesimo dei neonati.
L’Iddio di Abramo non punisce o castiga per l’eternità chi viola le Sue leggi: semplicemente ne dichiara la morte, la fine di ogni esistenza, cioè la vita eterna non ci sarà per i peccatori, una punta infinitesimale di esistenza terrena e poi nulla più. L’autore dell’Apocalisse presenta il giudizio del “gran trono” per mezzo delle Sacre Scritture (Ap 20:11-20). Ogni essere umano verrà giudicato, davanti al trono divino secondo quanto è detto dalle Scritture e confermato da Cristo. Il tempo del giudizio è cospicuo.
Qui vorrei introdurre un altro argomento, ma non lo sviluppo: la risurrezione della carne è un ulteriore sofisma, Cristo stesso ha parlato della risurrezione di solo spirito. E’ falso dire che ci sarà una risurrezione della carne, chi proclama tale presunto avvenimento dice il falso e non ha compreso le Scritture e Cristo.
Il dio della Chiesa di Roma, invece, punisce i peccatori responsabili della violazione delle dottrine cattoliche (non si tratta di violazione dei Comandamenti di Dio perché quelli li viola essa stessa) con un fuoco eterno, cioè l’Inferno. E’ questo un escamotage che mette in agitazione molti credenti, i quali si sottomettono ad ogni rito che viene proposto loro. Onde evitare il castigo dell’inferno. Una tale dottrina, confesso, mi crea un vero turbamento; mi suscita un sentimento di ripulsa per un tale metodo.
Ritornando al battesimo dei neonati, dirò che si tratta di un rito strumentale di nessuna utilità spirituale, come il profeta Ezechiele spiega. Si tratta ancora di un escamotage della Chiesa di Roma per acquistare proseliti. Poi la Chiesa di Roma si avventura a promettere lo Spirito Santo per mezzo del ‘battesimo’. E qui commette un atto blasfemo ed ingannevole. Per ottenere il Dono di Dio occorrono altre prerogative specifiche, che all’atto mancano del tutto. Essa si arroga autorità che non ha mai ricevuto; altro argomento è il presunto “primato di Pietro” il quale non ha mai calpestato il suolo di Roma. La Chiesa di Dio è spirituale, tanto è vero che gli Apostoli guidavano gruppi di credenti.
Credo di aver portato troppi argomenti da discutere, non vorrei aggiungerne altri, e ce ne sono tanti che sono stati posti in essere di natura strumentale. Quindi mi fermo qui.
www.lachiesadidio.it/050207peccato.html
----------------------
www.lachiesadidio.it
Il "Messaggero di Giustizia" ha sanato la Legge e col sacrificio l'ha confermata per sempre!