Uhm, interessante. Osservazione: lo chiami ateismo "umanistico"?
Lo dico perché se faccio un confronto, io di umanistico ho relativamente poco, ma se sostituissimo a quel termine una sua "antitesi" culturale, quale potrebbe essere per intenderci "scientifico" o "empirista", il resto della definizione sarebbe perfetto anche per me
Però l’ateismo scientifico è un po’ troppo dogmatico, mentre l’ateismo umanistico è stato accusato di nichilismo nitzschiano. In realtà, l’ateismo umanistico sostituisce Dio con l’uomo e recupera quella dimensione umana terrena che è stata usurpata dal Dio inventato. Feuerbach, che è stato l’iniziatore di questa corrente, non intendeva tanto sostituire i valori religiosi con quelli atei, perché egli sosteneva che quei valori, nonostante se li fossero accaparrati i credenti, solo condivisi del genere umano. Naturalmente, non tutti i valori dei credenti possono essere condivisi da un ateo. Un esempio che contempla questo aspetto è l’accusa da parte dei cattolici di misantropia degli atei. In verità, ricerche, sondaggi della situazione fattuale mettono in risalto la filantropia atea, che per certi aspetti è più “impegnata” e disinteressata di quella di un cattolico. Un esempio pratico: i missionari cattolici, sono indubbiamente brave persone, che portano il loro sostegno umano e “qualche volta” finanziario alle popolazioni del terzo mondo. Ma qual è l’impulso iniziale che li guida verso questi gesti solidaristici? La missione dell’evangelizzazione. Probabilmente, senza questo impulso che li guida, non sarebbero dei missionari. L’ateo invece, quando fa del bene lo fa in modo disinteressato, perché l’unico impulso che sottende la sua azione caritatevole è la filantropia.
Eheh, e chi mai sarebbe loro ostile, se se ne stessero per i fatti loro?
Ironia a parte, quante volte pensi che accada la congiuntura che hai citato? Spesso, raramente, mai...?
Dipende dagli ambiti dove si interagisce. In genere, nei gradini più basso e più alto della scala sociale si incontrano atteggiamenti omofobici, intolleranti e anche misogini. Perché accade? Perché una società bigotta come la nostra (almeno nelle alte sfere delle stanze dei bottoni), il “manager” deve apparire esteriormente impeccabile, con la sua famiglia tradizionale, il suo stipendio di quadro, la sua falsa moralità. Poi magari se la spassa con una polacca, non è capace nel suo lavoro, si cura poco dei figli ed è contro aborto, coppie di fatto e odia i miscredenti. Ma il problema non è il suo atteggiamento, quanto la maschera che si è costruito. Una maschera che gli serve come passepartout per accedere alle alte sfere. Ma questo è solo uno dei possibili esempi del falso bigottismo che impera qui in Italia.
La mia curiosità mi impone di chiederti di sviluppare questo argomento, se ne hai voglia...
I valori umanistici di cui sono portatrice sono tutti quei valori che mettono al centro l’uomo e i suoi diritti inalienabili. Credo che non occorra stilare un elenco di questi valori. A differenza dei credenti che stilano elenchi, scartoffie, contenenti principi dogmatici ai quali secondo loro tutta l’umanità dovrebbe adeguarsi, i non credenti non hanno bisogno di ridursi a scribacchini. Purtroppo, dopo i ripetuti attacchi da parte della CCR ai diritti individuali, oggi anche noi siamo costretti a ribadire in punti chiari quelli che sono i diritti inviolabili dell’individuo.
L’aspetto più degradante di tutto ciò è che mentre un tempo era la sola chiesa cattolica a mettere i bastoni tra le ruote al libero e pieno sviluppo dell’individuo, oggi questa azione è concertata in più ambiti istituzionali. Se pensavamo che la Sinistra era più laica della Destra, ci siamo sbagliati di grosso: sono entrambe una masnada di delinquenti al servizio di poteri forti. Gente che per incassare qualche voto in più è pronta a prostituirsi col Papa, con l’Imam di turno. Per non parlare dell’aspetto finanziario di questa corruzione dilagante: moschee , chiese, istituti religiosi costruiti con i fondi pubblici e quindi anche con i soldi degli atei, insegnanti di religione ignoranti e strapagati, cariche cumulative di parroci-insegnanti di religione (alla faccia del salario di 1000 euro del laureato precario, quando arriva a percepire questa somma), sgravi fiscali per nullafacenti dell'apparato cattolico. Insomma, sei cattolico? Ok, allora fai parte del nostro giro… Accomodati, il pranzo è servito. Definire questo stato di cose una “poltiglia melmosa” credo che sia un complimento troppo generoso.