MauriF, 01/09/2008 1.21:
Perspicace Jon....
Mi continuo a chiedere se Eureka conosce per filo e per segno tutti gli scritti elencati....
No perchè di storie ce ne sono molte altre su Gesù e volevo capire qual'è il metro di misura che gli ha fatto prendere in mano una Bibbia, un giorno della sua vita...costituita da libri sacri stabiliti da un canone del IV sec. d.C. da una Chiesa che considera apostata.
Ciao
Mauri
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Ma che vai cianciando! Ma non perdere tempo in cose inutili. Cerca piuttosto ciò che ti può essere utile sia a te che agli altri, che vi affannate nell’inutilità delle favole, dannose allo spirito. Per cui Cristo ha pagato con la vita perché non si ripetesse il danno spirituale, per sollevare dalla morte e condurre alla luce infinita di Dio.
Ti propongo, “Dieci Parole Divine” in luogo di tante scritture da te indicate: domandati perché sono state ridotte a NOVE, perché è stata eliminata la parola STATUE. E’ evidente che gli autori di tale operazione blasfema sono coscienti del crimine che hanno commesso contro i Comandamenti di Dio.
Allora perché rendere inutile il sacrificio di Cristo; Cristo è venuto a confermare la Legge, mentre qui si sta violando la Legge in grande stile. Quando le cronache riportano il fenomeno di una statua che lacrima non bisognerebbe gioire, ma tremare perché si sta provocando l’ira di Dio: si sta raccogliendo i frutti della violazione scellerata dei Comandamenti di Dio. Inoltre si aggiunge il danno dell’inganno previsto dalle Scritture.
Nel momento in cui si sta leggendo questo testo i fautori della violazione stanno calpestando i Comandamenti di Dio, non curanti del dolore straziante di un uomo, mandato da Dio, che ha pagato col suo prezioso sangue perché ciò non accadesse, e le creature di Dio potessero godere della Sua Pace, del Suo amore.
Mammona e la grandezza effimera hanno fatto scrivere ed insegnare tanti inganni; costoro hanno raggiunto lo scopo prefissato per il quale hanno pure perpetrato tante ingiustizie.
Ma chi li segue non può invocare, nel giudizio di Dio, la buona fede, addossando le proprie colpe ai ‘pastori’ delle pecore. Le colpe sono colpe e chi sbaglia ne porterà la pena.
Per arricchimento si viola perfino la sacralità della morte, si esumano perfino i morti, violando ogni sentimento umano, dopo la violazione del Comando di Dio.
Potrei continuare su questa linea, ma. credetemi, mi fa senso anche solo parlarne di queste cose così meschine.
Mi fermo qui riportando il pensiero del profeta Isaia:
Un popolo non deve egli consultare il suo Dio?
Si rivolgerà egli ai morti a pro dei vivi?
Alla Legge, alla testimonianza!
Se un popolo non parla così,
non vi sarà per lui alcuna aurora! (8:19-20).
[Modificato da Eureka4 03/09/2008 10:09]
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www.lachiesadidio.it
Il "Messaggero di Giustizia" ha sanato la Legge e col sacrificio l'ha confermata per sempre!